Ospedale dei Castelli: lavori fantasma - il Caffè

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6 Emanuele Menicocci La deliberazione numero 445 del 16 giugno 2009 della Giunta Regionale impone ai Comuni del Lazio di fornire dei documenti che diano una panoramica sul bilancio idrico del territorio di competenza. Questi dati attengono prevalentemente alla quantità di acqua consumata, al fabbisogno in essere e alle modalità con cui questo fabbisogno viene fronteggiato. Oltre che al come i Comuni intendano tutelare le risorse idriche. Su queste preziose e obbligatorie informazioni, Italia Nostra a luglio ha chiesto lumi ad Acea Ato 2 e ai Sindaci. Zero risposte. Dopo l’articolo nel numero 229 a pag. 6 de Il Caffè dei Castelli (leggilo sul sito www.ilcaffe.tv) alcuni Sindaci da noi interpellati ci hanno fornito maggiori delucidazioni su una situazione che ACQUA n. 232 - dal 15 dicembre 2011 all’11 gennaio 2012 Solo qualcuno risponde sull’importante documento informativo su qualità e quantità di acqua, necessario a pianificare servizi e cemento Acqua, sindaci ancora muti sul bilancio idrico A Castel Ganfolfo 50mila pozzi, moltissimi abusivi. Albano: Acea non risponde ACEA A PAVONA Lavori alle tubature nella frazione divisa tra Castel Gandolfo e Albano Idisservizi idrici di Acea Ato 2 approdano nelle frazioni più piccole del Comune di Marino. In questi mesi a Fontana Sala e Castelluccia, numerosi cittadini lamentanopresunte bollette pazze e fatturazioni mai arrivate nelle cassette delle poste. Un problema simile, ma di più ampie proporzioni, aveva colpito già a novembre la Capitale e aveva costretto il presidente dell’azienda idrica di piazzale Ostiense, Giancarlo Cremonesi, a scusarsi con i cittadini romani per il disagio. Nel suo piccolo, dunque, il problema è arrivato nella città del vino, suscitando le lamentele di ANGELO Residente a Fontana Sala a Marino molte famiglie che si sono attaccate al numero verde di Acea per ottenere informazioni più precise. «Le bollette sinceramente sono poco chiare», ha confessato Angelo, padre di famiglia di Fontana Sala. «Abbiamo chiamato il call center - ha tuonato invece Giovanni, giovane della zona -, perché non ci sono pervenute le penultime cartelle di pagamento e, quando sono giunte quelle di novembre (l’ultima bolletta, quella del terzo trimestre 2011, ndr), risultavamo praticamente morosi per il mancato pagamento della precedente». Fortuna ha voluto che i tecnici di Acea in quei giorni non si siano fatti vivi. delinea più una mancanza di dialogo con Acea che un passo avanti verso la redazione del bilancio. Il sindaco di Castel Gandolfo Colacchi dichiara: «Il bilancio idrico nel Comune è in una situazione di equilibrio, anche grazie al fatto che durante la mia amministrazione non abbiamo avuto aumenti di cubatura edilizia. Abbiamo fatto degli studi che hanno evidenziato la presenza di 50 mila pozzi, per la maggior parte abusivi, il cui emungimento è serio problema al quale è però difficile fare fronte a causa degli elevati costi di risanamento». Sul rapporto con Acea, Colacchi aggiunge: «Tra noi e il gestore i rapporti sono buoni. Abbiamo fatto grandi opere per migliorare l'approvvigionamento da Simbrivio e Acquamarcia: certo i problemi arrivano quando si tratta di interventi BOLLETTE NON PERVENUTE: DI CHI È LA COLPA? Ma a parte la buona sorte, il problema rimane e moltissime persone continuano a domandarsi le ragioni di questi reiterati disagi, legati soprattutto ai ritardi o alle mancate consegne delle fatture di pagamento. Come confermato da un operatore del servizio commerciale (anche chi scrive è stato oggetto di disservizio idrico, ndr) per la distribuzione delle bollette, Acea ha incaricato una ditta esterna. Allora ci si chiede: le inefficienze sono da addebitare alla ditta incaricata? Se sì, quanto sono stati efficaci (o estemporanei. Funzionano un po' come un ministero, quindi l'efficienza in questo caso è carente». Del documento di “Bilancioidrico” però nulla. Nessun documento nemmeno dal Comune di Albano, dal quale ci è giunta la seguente nota: «L’ufficio Ambiente ha ricevuto la lettera di Italia Nostra a seguito della quale ha inviato all’Acea Ato 2 con nota n. 0033846/S31842 Prot uscita del 25/07/2011 una richiesta di: 1) bilancio idrico nell’intero territorio relativo agli ultimi 2 anni; 2) risultati analitici acque, con cadenza quindicinale; 3) elaborato grafico con tracciati dei collettori di adduzione, dei pozzi e delle cisterne. Da Acea ancora nessuna risposta. In questi giorni l’ufficio sta mandando un ulteriore sollecito». Da contratto di servizio, il gestore inesistenti) sul territorio i controlli dell’azienda idrica in materia? Se io non pago, dal momento che non mi arriva a casa nessun pezzo di carta, l’Acea mi può limitare o interrompere la fornitura d’acqua? Dal numero verde Acea fanno sapere che loro possono ristampare la bolletta e farla pervenire all’interessato entro una decina di giorni. Ma, se alla direzione commerciale dell’azienda idrica quella bolletta mai pervenuta risulta “inviata”, una interruzione del servizio non è da escludersi. Rispetto ai “sudditi” di Acqualatina, gestore della provincia limitrofa, i giudici hanno già stabilito che questo è vessatorio. Ossia una Sportello per ridurre la bolletta Il comitato Acqua Pubblica di Velletri, visto il risultato del referendum del 12 e 13 giugno 2011, ha calcolato quanto pesa in bolletta il guadagno fisso per il gestore, pari al 7% abrogato dal referendum e che dovrebbe essere decurtato dal 20 luglio 2011, ma che le bollette ancora prevedono. Il Comitato perciò ha attivato uno sportello per l'autoriduzione delle bollette (per informazionicomitatoacquavelletri.blogspot.com). Intanto restano i disservizi: anche a Genzano gravi ritardi nell'invio delle bollette e distacchi acqua coatti che mettono in difficoltà molte famiglie, spesso ignare e raggiunte dalla riscossione crediti. L'amministrazione comunale sta chiedendo incontri con Acea. idrico è tenuto obbligatoriamente a fornire ogni 15 giorni i dati sulla qualità delle acque, cosa che puntualmente non accade e la griglia di dati provenienti dal Comune di Genzano ne è la prova: i dati più aggiornati sono di ottobre, con livelli che raggiungono i 18 microgrammi (20 è il limite massimo in deroga). Anche Genzano lamenta inefficienze negli interventi (nella zona dei Landi è un disastro), la chiusura dell'ufficio assistenza che ora è diventato un camper presente sul territorio due volte al mese e la mancanza dell'invio dei dati necessari per il bilancio idrico. Dalla segreteria ci parlano di un rapporto epistolare univoco (Acea risponde poco o mai) di sollecitazione da parte dell'amministrazione praticamente quotidiano. A Fontana Sala e Castelluccia i residenti denunciano bollette pazze: «Le fatturazioni non arrivano e il mese dopo risultiamo morosi» Marino, i disservizi idrici arrivano in frazione Per contratto, se non si riceve la bolletta ma ad Acea risulta inviata, possono staccare l’acqua. Assurdo illegittima prepotenza. Prima di far valere le proprie presunte ragioni con la forza, i gestori devono prima far riconoscere da un giudice il debito dell’utente. INFORMARSI E CONTESTARE Sugli altri disservizi, in primis le bollette pazze, il consiglio da dare (sulla scorta di quanto affermato nei giorni scorsi dall’Adoc, l’associazione per la difesa dei consumatori), a chi è convinto che l’importo dei pagamenti sia troppo grande rispetto ai metri cubi consumati, è quello di contestare, inoltrando reclamo all’azienda idrica: l’apposita modulistica è sul sito www.aceaato2.it alla voce “reclami” in basso a sinistra. Se dopo un mese non ci sarà alcuna risposta, il cittadino potrà contattare una delle associazioni dei consumatori e avanzare eventualmente domanda di conciliazione. In casi gravi, l’esperienza con Acqualatina dimostra che i cittadini aiutati dal Comitato Acqua Pubblica vincono quasi sempre davanti al giudice. Ottimo il sito acquabenecomune.org Marco Montini
n. 232 - dal 15 dicembre 2011 all’11 gennaio 2012 Se il gestore non interviene, finisce in tribunale Segnalate le strade pericolose Le insidie DA SEGNALARE Condizioni della strada Asfalto o pavimentazione dissestati, cunette non segnalate, pietrisco, dosso pericoloso, solchi, buca, frana, fondo sdrucciolevole, illuminazione e/o pubblicità confondente , effetto aquaplaning, liquidi scivolosi o oggetti abbandonati sulla sede stradale. Dissuasori Troppo alti, troppo ripidi, deformati, mal segnalati, illuminazione confondente, pubblicità laterale confondente. Cordoli Deformati, mal segnalati, poco visibili, sdrucciolevoli, illuminazione confondente, pubblicità confondente. Segnaletica stradale orizzontale Poco visibile e percepibile, realizzata con materiale sdrucciolevole, sporgente per più di 3cm. dal piano della pavimentazione stradale, troppo spessa, confondente, non prevista dal Codice della Strada, in zona non o scarsamente illuminata, con illuminazione confondente, in zona con pubblicità confondente. Segnaletica stradale verticale Poco visibile, coperta da vegetazione, con supporto inadeguato, in posizione errata, confondente, priva sul retro dei dati previsti all’articolo 77 del Regolamento di esecuzione del Codice della Strada e in particolare degli estremi dell’ordinanza istitutiva, non prevista dal Codice della Strada, con illuminazione confondente, in zona con pubblicità confondente. Barriere stradali di sicurezza Inesistente, danneggiata, pericolante, inutile, in zona non o poco illuminata, con illuminazione laterale confondente, con pubblicità confondente. Curva Poco visibile e percepibile, non segnalata, in zona non o poco illuminata, con illuminazione confondente, con sede stradale con poca aderenza, in zona con pubblicità confondente. Incrocio Difficile da percepire, con segnaletica confondente, con scarsa visibilità, in zona con illuminazione scarsa e/o confondente, in zona con pubblicità confondente. Tombino Deformato, sprofondato, scivoloso, sdrucciolevole, con illuminazione confondente, in zona con pubblicità confondente. Spartitraffico Poco visibile e percepibile, con catarifrangenti poco visibili, con vegetazione invadente, segnaletica scarsamente visibile, in zona con illuminazione scarsa, con illuminazione confondente, con pubblicità confondente. Lavori in corso Poco visibili e percepibili, sospesi ma con limitazioni in atto, mal segnalati, con illuminazione e/o pubblicità confondente, con indicatori di velocità non previsti dal Codice della Strada, cunette non segnalate, pietrisco, dosso pericoloso, solchi, buca, frana. Rotatoria Mal segnalati, con illuminazione laterale confondente, con pubblicità laterale confondente, con dimensioni tali da impedire la corretta immissione del veicolo. SICUREZZA STRADALE Al Sindaco del Comune di ________________________________________ (per strade comunali) Al Presidente della Provincia di _______________________________________ (per strade provinciali) Al Presidente della Regione _________________________________________ (per strade regionali) Al Direttore Centrale ANAS SpA (per strade statali) Via Monzambano, 10 - 00185 Roma o fax al n. 84.11.48 All’Amministratore Delegato Autostrade per l'Italia SpA Via Bergamini, 50 - 00159 Roma - o fax al n. 06 43.63.40.90 Io sottoscritto ______________________________________________________________ nato/a a___________________ il_____________ e residente ______________________ in via _______________________________ Tel. / e-mail __________________________ DICHIARO che in data ______________ alle ore _________ percorrevo la strada_______________ proveniente da ________________________ e diretto a ___________________________ all’altezza del km ___________________ RISCONTRAVO quanto segue... __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ Per tutto quanto qui indicato CHIEDO di intervenire tempestivamente al fine di: Accertare l’esistenza dell’insidia stradale segnalata - Ripristinare tempestivamente le condizioni di sicurezza - Adottare i provvedimenti previsti dall’art. 45 del Codice della Strada affinché l’ente proprietario della strada e/o il concessionario provveda alla tempestiva eliminazione dell’insidia segnalata Si avvisa che, mancando i tempestivi accertamenti e interventi di ripristino, saranno informate le competenti autorità giudiziarie con aggravio di responsabilità a Vostro esclusivo carico essendo a conoscenza dello stato di fatto con la presente reso noto e avendo trascurato gli obblighi di intervento a Vostro carico. Luogo, data e firma ______________________________________ Allego n° _____ fotografie - n° _____ disegni - n° _____ pagine relazione tecnica 7
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