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di ricordi - Campo de'fiori

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38<br />

<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />

RUBRICA MEDICA<br />

Ho compiuto da poco 55 anni e, risolti<br />

alcuni problemi legati alla menopausa,<br />

mi sento veramente in forma.<br />

Ma il mio me<strong>di</strong>co insiste affinché,<br />

oltre ai perio<strong>di</strong>ci controlli senologici<br />

ed al pap test, mi sottoponga anche<br />

agli esami per la prevenzione del<br />

cancro del colon e del retto.<br />

Ora mi chiedo: è proprio utile questa<br />

prevenzione? A quale età conviene<br />

iniziarla? E con quali esami?<br />

Premetto <strong>di</strong> essere in piena sintonia con il<br />

Suo me<strong>di</strong>co. E se, nel consigliarLa, “insiste”,<br />

può considerarlo veramente “<strong>di</strong> fiducia”.<br />

● Lei vuole sapere se la prevenzione<br />

del cancro colo-rettale sia utile.<br />

Una spiegazione esaustiva richiederebbe<br />

molte pagine ed alcuni passaggi noiosi.<br />

Cercherò <strong>di</strong> essere chiaro e, al contempo,<br />

convincente, nello spazio limitato <strong>di</strong> cui<br />

<strong>di</strong>spongo. Il cancro del colon-retto<br />

(che in seguito abbrevierò “CCR”) è molto<br />

<strong>di</strong>ffuso in tutti i paesi industrializzati.<br />

La sua frequenza, bassa fino ai 40<br />

anni, aumenta progressivamente da<br />

tale età per raggiungere le percentuali<br />

più elevate intorno ai 70 anni.<br />

Si prevede che ogni anno, in una<br />

popolazione <strong>di</strong> 100.000 abitanti,<br />

insorgano oltre 50 nuovi casi <strong>di</strong> CCR.<br />

In Italia il CCR rappresenta la seconda<br />

causa <strong>di</strong> morte per tumore, sia tra<br />

le donne (dopo quello mammario)<br />

che tra gli uomini (dopo quello polmonare).<br />

Citare questi dati, seppur veritieri,<br />

in una rivista non destinata agli<br />

“addetti ai lavori” ma ad un ampio pubblico,<br />

potrebbe essere giu<strong>di</strong>cato un comportamento<br />

inutilmente allarmistico. Così non<br />

è. Innanzitutto, solo attraverso la comprensione<br />

della reale portata <strong>di</strong> un problema<br />

si può stimolare nei citta<strong>di</strong>ni il desiderio<br />

<strong>di</strong> sottoporsi spontaneamente ad esami<br />

preventivi oppure ottenerne ampia adesione<br />

ad eventuali programmi regionali <strong>di</strong><br />

screening.<br />

In secondo luogo, quanto più si è in grado<br />

<strong>di</strong> porre, su un piatto <strong>di</strong> un’ipotetica bilancia,<br />

armi in grado <strong>di</strong> ridurre fortemente<br />

l’incidenza e la mortalità del CCR, tanto più<br />

è colpevole nascondere all’opinione pubblica<br />

la <strong>di</strong>ffusione e la pericolosità <strong>di</strong> quanto<br />

è contenuto nell’altro piatto della bilancia.<br />

Recenti stu<strong>di</strong> sul DNA delle cellule<br />

neoplastiche del colon hanno confermato<br />

le tappe della progressione<br />

dalla mucosa normale al CCR:<br />

epitelio normale - iperplasia - polipo<br />

con <strong>di</strong>splasia lieve - (polipo con<br />

<strong>di</strong>splasia moderata) - polipo con<br />

<strong>di</strong>splasia severa - cancro in situ - cancro<br />

infiltrante - cancro metastatico.<br />

E’ solo un elenco <strong>di</strong> termini <strong>di</strong> scarso significato?<br />

No! Siamo letteralmente entrati in<br />

possesso dei piani <strong>di</strong> battaglia del nemico.<br />

Ma solo attaccando per primi lo sconfiggeremo.<br />

Sappiamo che da un’area <strong>di</strong> iperplasia<br />

nascerà un piccolo polipo. Questo dovrà<br />

crescere, percorrere 2 o 3 gra<strong>di</strong>ni <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>splasia, iniziare a degenerare in un’area<br />

ristretta della sua superficie e, prima <strong>di</strong><br />

essere quasi imbattibile, <strong>di</strong>venire infiltrante.<br />

Tanti passi, da percorrere più o meno<br />

lentamente. Ed allo scoperto.<br />

Allo scoperto perché con i nostri moderni<br />

e sofisticati strumenti elettronici, i videocolonscopi,<br />

siamo in grado <strong>di</strong> ispezionare<br />

agevolmente tutto il colon, spruzzarne le<br />

zone sospette <strong>di</strong> coloranti vitali per <strong>di</strong>scriminare<br />

tra iperplasia, adenoma (polipo) e<br />

carcinoma (cancro), infine ingran<strong>di</strong>re le<br />

immagini della superficie mucosa fino ad<br />

ottenere quasi un esame istologico “in<br />

vivo”.<br />

Ma possiamo fare <strong>di</strong> più. Con l’ausilio <strong>di</strong><br />

anse metalliche e <strong>di</strong> un elettrobisturi possiamo<br />

asportare sia aree piane <strong>di</strong> mucosa<br />

sospetta che polipi <strong>di</strong>splastici o già cancerizzati.<br />

Se l’esame istologico del materiale asportato<br />

non oltrepasserà lo sta<strong>di</strong>o del “carcinoma<br />

in situ” il nostro intervento endoscopico<br />

sarà stato curativo ed il cancro<br />

sconfitto definitivamente nel corso <strong>di</strong> un<br />

esame preventivo!<br />

Nel caso, invece, <strong>di</strong> un referto <strong>di</strong> “carcinoma<br />

infiltrante”, la <strong>di</strong>agnosi sarà stata<br />

comunque posta in uno sta<strong>di</strong>o del CCR più<br />

precoce rispetto a quello che sarebbe<br />

stato <strong>di</strong>agnosticato in un esame endoscopico<br />

eseguito per la comparsa dei sintomi<br />

specifici, quali dolore, anemia, emorragia<br />

o ostruzione. Un intervento chirurgico<br />

tempestivo avrà quin<strong>di</strong> maggiori probabilità<br />

<strong>di</strong> essere curativo e la prognosi, espressa<br />

come percentuali <strong>di</strong> sopravvivenza, sarà<br />

migliore.<br />

● Alla Sua domanda sugli esami da<br />

utilizzare per la prevenzione del CCR<br />

posso rispondere in poche righe.<br />

Innanzitutto non quali, ma quale. L’unico<br />

esame d’eccellenza, tanto da essere utilizzato<br />

da anni negli U.S.A. quale esame <strong>di</strong><br />

screening <strong>di</strong> massa, è la colonscopia.<br />

Sensibilità <strong>di</strong>agnostica superiore al 95%,<br />

specificità assoluta, capacità <strong>di</strong> essere al<br />

contempo <strong>di</strong>agnostica ed operativa, costo<br />

ragionevole, ampia <strong>di</strong>ffusione dei centri<br />

endoscopici e, grazie ai sedativi <strong>di</strong> recente<br />

introduzione, risoluzione del problema del<br />

“<strong>di</strong>scomfort” dei pazienti, sono i punti <strong>di</strong><br />

forza della colonscopia.<br />

Altri esami quali la ricerca del sangue<br />

occulto fecale, il clisma opaco, la colonscopia<br />

virtuale e la sigmoidoscopia, per<br />

varie motivazioni, non possono raggiungere<br />

risultati analoghi.<br />

● Circa l’età in cui iniziare la prevenzione<br />

del CCR questa varia, tra un<br />

in<strong>di</strong>viduo e l’altro, in base alla classe<br />

<strong>di</strong> rischio alla quale si appartiene.<br />

I soggetti apparentemente sani che non<br />

abbiano avuto casi <strong>di</strong> neoplasia <strong>di</strong>gestiva<br />

tra i familiari <strong>di</strong> 1° grado sono considerati<br />

a “rischio generico” per CCR. In questo<br />

gruppo, che è <strong>di</strong> gran lunga più numeroso<br />

degli altri, si svilupperà il 75% dei casi <strong>di</strong><br />

CCR. Verranno inseriti in un protocollo <strong>di</strong><br />

“screening” che prevede l’esecuzione<br />

della prima colonscopia al compimento del<br />

50° anno. Successivamente, fino agli 80<br />

anni, saranno sottoposti ad una colonscopia<br />

ogni 10 anni.<br />

Nella categoria dei soggetti a “rischio<br />

moderato”, che svilupperanno il 15-20%<br />

del totale dei CCR, rientrano coloro che<br />

hanno avuto casi <strong>di</strong> CCR tra i familiari <strong>di</strong> 1°<br />

grado.<br />

Non solo il rischio <strong>di</strong> ammalarsi, rispetto<br />

alla popolazione generale, aumenta <strong>di</strong> 2-3<br />

volte in base al numero dei familiari colpiti,<br />

ma anche l’età <strong>di</strong> insorgenza del CCR è<br />

più precoce. La “sorveglianza” inizia perciò<br />

a 40 anni, o 10 anni prima dell’età più<br />

bassa in cui è stata posta <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> CCR<br />

in un familiare, e prevede l’esecuzione <strong>di</strong><br />

una colonscopia ogni 5 anni.<br />

Il rimanente 5-10% dei casi <strong>di</strong> CCR colpisce<br />

i soggetti “ a rischio elevato”. In<br />

particolare gli appartenenti a famiglie con<br />

alterazioni genetiche che favoriscono lo<br />

sviluppo <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> cancro in più<br />

membri della stessa famiglia. L’età <strong>di</strong> inserimento<br />

nei protocolli <strong>di</strong>”sorveglianza<br />

intensiva” e la frequenza dei controllo<br />

cambia in base al tipo <strong>di</strong> sindrome ere<strong>di</strong>taria.<br />

Il mio consiglio, se si sono oltrepassati i 50<br />

anni o se nella propria famiglia si sono presentati<br />

uno o più casi <strong>di</strong> neoplasia, è quello<br />

<strong>di</strong> rivolgersi al proprio me<strong>di</strong>co, oppure ai<br />

sanitari <strong>di</strong> un centro <strong>di</strong> Endoscopia<br />

Digestiva, per la valutazione del livello in<strong>di</strong>viduale<br />

<strong>di</strong> rischio e l’inserimento in un protocollo<br />

<strong>di</strong> screening o <strong>di</strong> sorveglianza più o<br />

meno stretta.<br />

Dott. Gino G. Giuri<br />

Direttore della Struttura <strong>di</strong> Endoscopia<br />

Digestiva Ospedale <strong>di</strong> Civita Castellana<br />

INDIRIZZATE LE VOSTRE DOMANDE AI MEDICI SPECIALISTI CHE COLLABORANO A QUESTA RUBRICA DIRETTAMEN-<br />

TE PRESSO LA NOSTRA REDAZIONE, Piazza della Liberazione n. 2 - 01033 Civita Castellana (VT) - Tel/Fax:<br />

0761.513117 o per e-mail: info@campodefiori.biz

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