di ricordi - Campo de'fiori
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<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
RUBRICA MEDICA<br />
Ho compiuto da poco 55 anni e, risolti<br />
alcuni problemi legati alla menopausa,<br />
mi sento veramente in forma.<br />
Ma il mio me<strong>di</strong>co insiste affinché,<br />
oltre ai perio<strong>di</strong>ci controlli senologici<br />
ed al pap test, mi sottoponga anche<br />
agli esami per la prevenzione del<br />
cancro del colon e del retto.<br />
Ora mi chiedo: è proprio utile questa<br />
prevenzione? A quale età conviene<br />
iniziarla? E con quali esami?<br />
Premetto <strong>di</strong> essere in piena sintonia con il<br />
Suo me<strong>di</strong>co. E se, nel consigliarLa, “insiste”,<br />
può considerarlo veramente “<strong>di</strong> fiducia”.<br />
● Lei vuole sapere se la prevenzione<br />
del cancro colo-rettale sia utile.<br />
Una spiegazione esaustiva richiederebbe<br />
molte pagine ed alcuni passaggi noiosi.<br />
Cercherò <strong>di</strong> essere chiaro e, al contempo,<br />
convincente, nello spazio limitato <strong>di</strong> cui<br />
<strong>di</strong>spongo. Il cancro del colon-retto<br />
(che in seguito abbrevierò “CCR”) è molto<br />
<strong>di</strong>ffuso in tutti i paesi industrializzati.<br />
La sua frequenza, bassa fino ai 40<br />
anni, aumenta progressivamente da<br />
tale età per raggiungere le percentuali<br />
più elevate intorno ai 70 anni.<br />
Si prevede che ogni anno, in una<br />
popolazione <strong>di</strong> 100.000 abitanti,<br />
insorgano oltre 50 nuovi casi <strong>di</strong> CCR.<br />
In Italia il CCR rappresenta la seconda<br />
causa <strong>di</strong> morte per tumore, sia tra<br />
le donne (dopo quello mammario)<br />
che tra gli uomini (dopo quello polmonare).<br />
Citare questi dati, seppur veritieri,<br />
in una rivista non destinata agli<br />
“addetti ai lavori” ma ad un ampio pubblico,<br />
potrebbe essere giu<strong>di</strong>cato un comportamento<br />
inutilmente allarmistico. Così non<br />
è. Innanzitutto, solo attraverso la comprensione<br />
della reale portata <strong>di</strong> un problema<br />
si può stimolare nei citta<strong>di</strong>ni il desiderio<br />
<strong>di</strong> sottoporsi spontaneamente ad esami<br />
preventivi oppure ottenerne ampia adesione<br />
ad eventuali programmi regionali <strong>di</strong><br />
screening.<br />
In secondo luogo, quanto più si è in grado<br />
<strong>di</strong> porre, su un piatto <strong>di</strong> un’ipotetica bilancia,<br />
armi in grado <strong>di</strong> ridurre fortemente<br />
l’incidenza e la mortalità del CCR, tanto più<br />
è colpevole nascondere all’opinione pubblica<br />
la <strong>di</strong>ffusione e la pericolosità <strong>di</strong> quanto<br />
è contenuto nell’altro piatto della bilancia.<br />
Recenti stu<strong>di</strong> sul DNA delle cellule<br />
neoplastiche del colon hanno confermato<br />
le tappe della progressione<br />
dalla mucosa normale al CCR:<br />
epitelio normale - iperplasia - polipo<br />
con <strong>di</strong>splasia lieve - (polipo con<br />
<strong>di</strong>splasia moderata) - polipo con<br />
<strong>di</strong>splasia severa - cancro in situ - cancro<br />
infiltrante - cancro metastatico.<br />
E’ solo un elenco <strong>di</strong> termini <strong>di</strong> scarso significato?<br />
No! Siamo letteralmente entrati in<br />
possesso dei piani <strong>di</strong> battaglia del nemico.<br />
Ma solo attaccando per primi lo sconfiggeremo.<br />
Sappiamo che da un’area <strong>di</strong> iperplasia<br />
nascerà un piccolo polipo. Questo dovrà<br />
crescere, percorrere 2 o 3 gra<strong>di</strong>ni <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>splasia, iniziare a degenerare in un’area<br />
ristretta della sua superficie e, prima <strong>di</strong><br />
essere quasi imbattibile, <strong>di</strong>venire infiltrante.<br />
Tanti passi, da percorrere più o meno<br />
lentamente. Ed allo scoperto.<br />
Allo scoperto perché con i nostri moderni<br />
e sofisticati strumenti elettronici, i videocolonscopi,<br />
siamo in grado <strong>di</strong> ispezionare<br />
agevolmente tutto il colon, spruzzarne le<br />
zone sospette <strong>di</strong> coloranti vitali per <strong>di</strong>scriminare<br />
tra iperplasia, adenoma (polipo) e<br />
carcinoma (cancro), infine ingran<strong>di</strong>re le<br />
immagini della superficie mucosa fino ad<br />
ottenere quasi un esame istologico “in<br />
vivo”.<br />
Ma possiamo fare <strong>di</strong> più. Con l’ausilio <strong>di</strong><br />
anse metalliche e <strong>di</strong> un elettrobisturi possiamo<br />
asportare sia aree piane <strong>di</strong> mucosa<br />
sospetta che polipi <strong>di</strong>splastici o già cancerizzati.<br />
Se l’esame istologico del materiale asportato<br />
non oltrepasserà lo sta<strong>di</strong>o del “carcinoma<br />
in situ” il nostro intervento endoscopico<br />
sarà stato curativo ed il cancro<br />
sconfitto definitivamente nel corso <strong>di</strong> un<br />
esame preventivo!<br />
Nel caso, invece, <strong>di</strong> un referto <strong>di</strong> “carcinoma<br />
infiltrante”, la <strong>di</strong>agnosi sarà stata<br />
comunque posta in uno sta<strong>di</strong>o del CCR più<br />
precoce rispetto a quello che sarebbe<br />
stato <strong>di</strong>agnosticato in un esame endoscopico<br />
eseguito per la comparsa dei sintomi<br />
specifici, quali dolore, anemia, emorragia<br />
o ostruzione. Un intervento chirurgico<br />
tempestivo avrà quin<strong>di</strong> maggiori probabilità<br />
<strong>di</strong> essere curativo e la prognosi, espressa<br />
come percentuali <strong>di</strong> sopravvivenza, sarà<br />
migliore.<br />
● Alla Sua domanda sugli esami da<br />
utilizzare per la prevenzione del CCR<br />
posso rispondere in poche righe.<br />
Innanzitutto non quali, ma quale. L’unico<br />
esame d’eccellenza, tanto da essere utilizzato<br />
da anni negli U.S.A. quale esame <strong>di</strong><br />
screening <strong>di</strong> massa, è la colonscopia.<br />
Sensibilità <strong>di</strong>agnostica superiore al 95%,<br />
specificità assoluta, capacità <strong>di</strong> essere al<br />
contempo <strong>di</strong>agnostica ed operativa, costo<br />
ragionevole, ampia <strong>di</strong>ffusione dei centri<br />
endoscopici e, grazie ai sedativi <strong>di</strong> recente<br />
introduzione, risoluzione del problema del<br />
“<strong>di</strong>scomfort” dei pazienti, sono i punti <strong>di</strong><br />
forza della colonscopia.<br />
Altri esami quali la ricerca del sangue<br />
occulto fecale, il clisma opaco, la colonscopia<br />
virtuale e la sigmoidoscopia, per<br />
varie motivazioni, non possono raggiungere<br />
risultati analoghi.<br />
● Circa l’età in cui iniziare la prevenzione<br />
del CCR questa varia, tra un<br />
in<strong>di</strong>viduo e l’altro, in base alla classe<br />
<strong>di</strong> rischio alla quale si appartiene.<br />
I soggetti apparentemente sani che non<br />
abbiano avuto casi <strong>di</strong> neoplasia <strong>di</strong>gestiva<br />
tra i familiari <strong>di</strong> 1° grado sono considerati<br />
a “rischio generico” per CCR. In questo<br />
gruppo, che è <strong>di</strong> gran lunga più numeroso<br />
degli altri, si svilupperà il 75% dei casi <strong>di</strong><br />
CCR. Verranno inseriti in un protocollo <strong>di</strong><br />
“screening” che prevede l’esecuzione<br />
della prima colonscopia al compimento del<br />
50° anno. Successivamente, fino agli 80<br />
anni, saranno sottoposti ad una colonscopia<br />
ogni 10 anni.<br />
Nella categoria dei soggetti a “rischio<br />
moderato”, che svilupperanno il 15-20%<br />
del totale dei CCR, rientrano coloro che<br />
hanno avuto casi <strong>di</strong> CCR tra i familiari <strong>di</strong> 1°<br />
grado.<br />
Non solo il rischio <strong>di</strong> ammalarsi, rispetto<br />
alla popolazione generale, aumenta <strong>di</strong> 2-3<br />
volte in base al numero dei familiari colpiti,<br />
ma anche l’età <strong>di</strong> insorgenza del CCR è<br />
più precoce. La “sorveglianza” inizia perciò<br />
a 40 anni, o 10 anni prima dell’età più<br />
bassa in cui è stata posta <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> CCR<br />
in un familiare, e prevede l’esecuzione <strong>di</strong><br />
una colonscopia ogni 5 anni.<br />
Il rimanente 5-10% dei casi <strong>di</strong> CCR colpisce<br />
i soggetti “ a rischio elevato”. In<br />
particolare gli appartenenti a famiglie con<br />
alterazioni genetiche che favoriscono lo<br />
sviluppo <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> cancro in più<br />
membri della stessa famiglia. L’età <strong>di</strong> inserimento<br />
nei protocolli <strong>di</strong>”sorveglianza<br />
intensiva” e la frequenza dei controllo<br />
cambia in base al tipo <strong>di</strong> sindrome ere<strong>di</strong>taria.<br />
Il mio consiglio, se si sono oltrepassati i 50<br />
anni o se nella propria famiglia si sono presentati<br />
uno o più casi <strong>di</strong> neoplasia, è quello<br />
<strong>di</strong> rivolgersi al proprio me<strong>di</strong>co, oppure ai<br />
sanitari <strong>di</strong> un centro <strong>di</strong> Endoscopia<br />
Digestiva, per la valutazione del livello in<strong>di</strong>viduale<br />
<strong>di</strong> rischio e l’inserimento in un protocollo<br />
<strong>di</strong> screening o <strong>di</strong> sorveglianza più o<br />
meno stretta.<br />
Dott. Gino G. Giuri<br />
Direttore della Struttura <strong>di</strong> Endoscopia<br />
Digestiva Ospedale <strong>di</strong> Civita Castellana<br />
INDIRIZZATE LE VOSTRE DOMANDE AI MEDICI SPECIALISTI CHE COLLABORANO A QUESTA RUBRICA DIRETTAMEN-<br />
TE PRESSO LA NOSTRA REDAZIONE, Piazza della Liberazione n. 2 - 01033 Civita Castellana (VT) - Tel/Fax:<br />
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