San Leonardo degli Slavi - Dott. Faustino Nazzi
San Leonardo degli Slavi - Dott. Faustino Nazzi
San Leonardo degli Slavi - Dott. Faustino Nazzi
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
della loro richiesta, "*se pre Tommaso risulterà sufficiente ed in possesso di lettere<br />
comprovanti la legittimità della sua ordinazione" 43 .<br />
Nel 1453 pre Tommaso, vicario di <strong>San</strong> <strong>Leonardo</strong>, muore. Le incertezze precedenti si<br />
erano dunque risolte con la nomina del socio in divinis di Caporetto. Al concorso per <strong>San</strong><br />
<strong>Leonardo</strong> si presentano pre Corrado e pre Antonio Paolo di Tolmino. Il capitolo sceglie pre<br />
Antonio "mediante examinatione" da sostenersi entro la prossima settimana di fronte al<br />
"maius capitulum". Il martedì successivo si presenta in capitolo e supplica la commissione di<br />
12 canonici a concedergli "beneficium <strong>San</strong>cti Leonardi de Sclavonibus cum cura". Viene<br />
esaminato dall’arcid. Battista "et, attenta eius sufficientia", promosso ed investito 44 .<br />
La chiesa di <strong>San</strong>t'Andrea di Cravero ♣ "*Per la comunità di Cravero ecc. Si presentano<br />
i nobili signori ser Nicola de Portis e ser Antonio Giovanni Battista che, a nome della<br />
comunità <strong>degli</strong> uomini e delle persone di Cravero e delle altre ville circostanti da loro stessi<br />
citate una ad una, proposero dicendo come gli uomini e le persone delle suddette ville, tutti<br />
d’accordo, sospinti da somma devozione e perché si trovano distanti dalla parrocchiale di<br />
<strong>San</strong> <strong>Leonardo</strong> ben due miglia, intendevano, sempre con licenza dei suddetti signori<br />
capitolari, di erigere una chiesa nella villa di Cravero e di dotarla in modo conveniente e di<br />
saldare al sacerdote che celebrerà in essa un onorario corrispondente alla sua fatica;<br />
richiedono dunque di concedere loro i necessari permessi. Sentita la supplica, considerata la<br />
loro devozione e la lontananza e le garanzie prestate ecc., i reverendi diedero la licenza di<br />
erigere la chiesa richiesta" 45 .<br />
La titolarità non è indicata, ma si tratta della chiesa di <strong>San</strong>t'Andrea 46 . Quando i fedeli<br />
decidono d’imbarcarsi in un’avventura dispendiosa, come una nuova chiesa con servizio<br />
autonomo, rendendosi conto "per la prima volta" che la chiesa parrocchiale è troppo distante,<br />
significa che siamo di fronte ad una congiuntura favorevole, con l’economia in espansione,<br />
con una demografia vivace ed una certa fiducia nel futuro. Le distanze prima filtravano la<br />
pratica religiosa secondo un criterio del possibile e non certo compensate da una maggior<br />
devozione. La devozione come lo zelo suppone un risparmio "energetico" da accantonarsi per<br />
un sacrificio dilazionato. Ma nella società di sussistenza come non si accumula denaro così<br />
non si accantona energia biopsichica: tutto è in permanenza investito. La pratica religiosa<br />
popolare antica era saltuaria, scremata dalla sua praticabilità possibile, senza eroismi e non<br />
creava complessi di inadempienza. I nuovi stati d’animo sgorgheranno dal benessere sia dei<br />
fedeli che dei preti. Di solito si va dal meno al più, magari dal peggio al meglio, certamente<br />
dal semplice al complesso sia fisicamente che psicologicamente. Sognarsi che i fedeli di<br />
quest'epoca soffrano di rimorsi o di complessi di colpa è tanto gratuito quanto supporre che<br />
tengano un conto in banca. Il popolo nel medioevo e più ancora nell’età moderna troverà nella<br />
promozione locale del religioso il proprio momento di affermazione sociale, permettendo quel<br />
tanto di protagonismo che in seguito sfocerà nella laicità democratica.<br />
<strong>San</strong>ta Maria del Monte ♣ Il gastaldo di <strong>San</strong>ta Maria del Monte, il can. Antonio De<br />
Nordis, cita "*in piazza davanti alla chiesa", dove si amministra la giustizia, per l’ora terza,<br />
diversi querelati per atti di violenza commessi nella festa dell’Annunciazione di Maria, il 21<br />
43 AMC Def n. 13, 15-9-1445, p. 18v. "illi duo sismatici de plebe <strong>San</strong>cti Leonardi removeantur". AMC Def n. 13,<br />
15-9-1445, p. 19. "si presbiter Thomas erit sufficiens et habebit litteras".<br />
44 AMC Def n.17, 7-4-1453, p. 89. 7-4-1453, p. 89v.<br />
45 AMC Def n. 17, giovedì 25-7-1454, p. 135v. "Pro cummunitate de Craver et cetera. Constituti nobiles viri ser<br />
Nicolaus de Portis et ser Antonius Johannis Baptiste qui nomine communitatis hominum et personarum de Craver et<br />
aliarum certarum villarum per ipsos nominatarum circumstantium, proposuerunt dicentes quatenus homines et<br />
persone dictarum villarum unanimiter et concorditer, summa devotione motis, et quare sunt bene duo miliaria<br />
longinque a plebe <strong>San</strong>cti Leonardi de Sclavonibus, intendebant cum licentia tamen prefatorum dominorum edificari<br />
facere ecclesiam in dicta villa de Craver ipsamque dotare condecenter et de labore condecenter satisfacere sacerdoti<br />
qui in ea celebrabit et petentes eis concedi ut supra. Quibus auditis, attenta devotione longinquitate et promissionis et<br />
cetera, prefati domini concesserunt ipsam ecclesiam fabricandi".<br />
46 Venuti cita tale doc. in data 1438, ma pare che si tratti proprio di questo da noi riportato (VENUTI 1985, p.<br />
133).<br />
12