San Leonardo degli Slavi - Dott. Faustino Nazzi

d’Azzida, compresa la cappella di San Leonardo, non esclusa la destra del fiume che faceva
capo a San Giovanni-San Silvestro d’Antro con storie autonome. Quando poi il capitolo, a
metà del secolo XIII, si accorse che la pieve di San Pietro era site in sclavons-collocata tra gli
schiavoni, mentre quella di San Leonardo era esplicitamente detta sclaborum-degli slavi,
trovò naturale intitolare l'intero quartese delle Valli a San Leonardo.
Pre Gregorio Pirich, oriundo di San Leonardo, è nominato alla cura di Santa Maria del
Monte al posto di pre Martino Pago. Pirich avrà un seguito nelle valli. Anche lui aveva un
figlio, Mattias Pirich, prima monigo di Santa Maria del Monte, poi prete e vicario di San
Pietro. Morirà annegato nel Natisone 99 .
Si ripete la zuffa devota al Santuario. "*Compiuto nel castello di Santa Maria del Monte di
fronte al rev. signore Giacomo Portulano gastaldo. Si è presentato di persona Juri figlio di
Pietro di Oborza, decano della villa di Jainich, della giurisdizione del rev. capitolo di
Cividale e denunciò allo stesso gastaldo che sabato scorso nella ricorrenza della festa di san
Lorenzo, durante la sagra di Jainich, vide Andrea Bledich di Cosne ferito sopra l’occhio
destro con spargimento di sangue e capì che a ferirlo era stato Urbano Mataligh di Seuza.
Inoltre nella stessa circostanza vide pre Bartolomeo di San Leonardo percuotere con un
pugno Andrea Bledich di Altana sul naso con spargimento di sangue e indicò come testimoni
pre Giorgio vicario di Santa Maria del Monte e Giacomo fu Mattia Profeta di Oborza".
Compito del decano paesano, qui di Iainich, nominato dal capitolo nei territorio di sua
giurisdizione feudale, aveva l'obbligo di denunciare al gastaldo capitolare ogni fatto
delittuoso. Se non lo faceva veniva punito giudizialmente. Non ci sorprende ormai la
partecipazione alle risse dei preti con la stessa disinvoltura e violenza dei laici. Spesso anche i
preti bestemmiavano, senza che ne seguisse gran scandalo. Non era ancora invalso il principio
del buon esempio nel basso clero; il suo status economico non costituiva ancora una
discriminante decisiva. Entro pochi giorni il can. Giovanni Portulano, gastaldo di Santa Maria
del Monte, procede al giudizio ed alla condanna dei due accusati: pre Bartolomeo Lazzari
officiante in San Leonardo e Urbano Matalich di Seuza per l’interruzione della festa di Jainich
"*con espressioni ingiuriose e comportamenti delittuosi come nella denuncia". Comparve
pure pre Andrea Lazzari, vicario di San Leonardo, come teste a dire che non c'era bisogno di
altre testimonianze in quanto "*è evidente come suo fratello percosse con un pugno Andrea fu
Giovanni di Altana ed Urbano percosse Andrea di Cosna con una lieve ferita sanguinante,
rimettendosi alla discrezionalità del gastaldo per la sentenza". Furono condannati ad una
multa di due marche ciascuno 100 .
99 AMC Def n. 27, 19-2-1547, p. 100. Registro della Confraternita di Santa Maria del Monte, elenchi dei
confratelli dal 1547 in poi. AMC Def n. 37, 8-6-1622, p. 333.
100 AMC Def n. 14, 15-8-1549. "Actum in castro Sanctae Mariae de Monte coram reverendo domino Jacob
Portulano gastaldione. Constitutus personaliter Jurius filius Petri de Aborza decanus villae de Jainich, iurisdictionis
reverendi capituli Civitatensis, denuntiavit eidem domino gastaldioni quod die sabbati nunc proxime praeteriti in die
sancti Laurentii quo sub die fit festum de Jainich, vidit Andream Bledich de Cisgna vulneratum super oculum
dexterum cum sanguinis effusione et intellexit quod Urbanus Matalich de Seuza ipsum vulneraverat. Item eodem die
vidit presbiterum Bartholomeum de Sancto Leonardo pugno percutientem Andream Bledich de Altana in naribus cum
sanguinis effusione et nominavit in testes venerabilem presbiterum Georgium, vicarium Sanctae Mariae de Monte et
Jacob quondam Mathiae Prophetae de Aborza". AMC Def n. 14, 17-8-1549. "in dictis iniuriosis et factis prout in
denuntia…patet quod eius frater pugno percussit Andream quondam Juvan de Altana et quod Urbanus cum sanguine
se cum modico vulnere percussit Andream de Cosna, remittendo se in domino gastaldione circa condemnationem". -
Sentenza criminale del gastaldo, provveditore, consiglio e comunità di Cividale "contra et adversus Passich de Crustò
furem. Contra quem per nos et officium nostrum processum fuit et ut in eo. Mathias cupiens minare aliena factura in
nocte dominica quae fuit nona instans, surrepta quadam clave in domo Cerne Sterzai de Cernizza et acepta mutuo uno
sacho a Michaele Deselich de Cisgna accessit ad canipam ecclesiae Sancti Antonii de Birgagnacci et exinde furto
exportavit in dicto sacho certam quantitatem frumenti quod vendidit supradicto Michaeli et pecunias omnes
crapulando consumpsit. Quibus consumptis iterum in nocte mercurii subsequentis reversus est ad dictam canipam et
furatus est certam summam pecuniarum et aliam quantitatem frumenti quod attulit ad domum Mathiae Fraschigh
eique illud vendidit et pecunias omnes similiter voratus est. Super quibus detentus per Paulum Terlichar de Mersio
Superiori et ad eius denuntiam de mandato nostro conductus in fortiis et constitutus, voluntarie et de plano confessus
est commisisse dictum furtum et alia, videlicet alias quadam nocte furatus esse unum aedum e stabulo Hermacorae de
la Braida. Item tria pisinalia fabae e domo Johannis de Chrustò. Item unam Pacronanam de domo Thomasii de
Dobonetto et diversa alia prout in processu latius continetur. Ideo nos gastaldio, provisor consilii et communitas
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