San Leonardo degli Slavi - Dott. Faustino Nazzi

il visitatore apostolico nel patriarcato aquileiese, Cesare de Nores, vescovo di Parenzo,
"*prossimamente da queste parti... tenuto conto in particolare che il visitatore apostolico non
s’interessò gran che di provvedere nell’altro processo istruito contro lo stesso pre Paolo".
Pare strana l’indifferenza del visitatore per il caso Vogrich, ma allora non c’era parrocchia
che non contasse un vicario problematico. Citiamo solo la negligenza del custode della
collegiata di Cividale, pre Rizzani, di nomina patriarcale, che conserva "*l’eucaristia
macchiata e tarlata nella sua coppa dov’è conservata" 147 .
A San Leonardo il presunto socio, pre Francesco fu ser Andrea, continua a fare l’abusivo:
"*Gli fu ingiunto… di non ingerirsi nel celebrare nella cura di San Leonardo degli Slavi e
chiese filiali in nessun modo, sotto pena di sospensione a divinis". Il capitolo non sa che pesci
pigliare: "*Visto che pre Cristoforo Cedermaz, cappellano di Prepotto, non mantenne la
promessa di venire a San Leonardo, perché questa cura non rimanga senza il servizio
indispensabile, fu deciso di rintracciare un qualche sacerdote che attenda a quella cura, se è
possibile, e per ora si procuri perché uno dei mansionari si porti a servire in quella cura,
finché non si venga a capo di un vicario effettivo". I canonici incaricati, "*non essendo
riusciti a rintracciare alcun prete locale, mandarono pre Andrea de Nicolucis, mansionario
di questa chiesa e gli diedero in sostegno 8 soldi" 148 .
Chi non si rassegna è pre Paolo Vogrich che si presenta in capitolo a chiedere copia della
sentenza di rimozione e del sequestro fatto "*del suo vino in San Leonardo". Si dice pronto a
pagare tutti i suoi creditori "integraliter". I canonici gli concedono copia della sentenza di
rimozione dietro pagamento, perché prenda atto della motivazione. Per quel che concerne il
sequestro s’incaricano due canonici a valutare "*quanto gli spetti di diritto della porzione di
vino sequestrato di sua spettanza con la quale deve soddisfare i suoi creditori, cioè il
tesoriere capitolare ed altri" 149 .
Si presentano a Cividale presso l'abitazione del cancelliere su richiesta del vic. Paolo
Vogrig, originario "de Sancto Petro contrata sclavorum", i rappresentanti della villa di San
Leonardo "*per definire la questione di diritto: Igino Scozai abitante nella villa suddetta per
dovere del suo ufficio, nonché Pietro Cicigoi, Antonio Cocevera decano grande della
suddetta contrada, ancora per dovere del loro ufficio, quali deputati su loro dichiarazione.
Riferirono come nella natività di Maria del mese di settembre scorso, mentre lo stesso pre
Paolo richiedeva l'indizione della vicinanza come riunione dell'intera contrada suddetta per
testimoniare come lui nel suo ministero sacerdotale si sia comportato da buon cattolico,
senza dare scandalo ad alcuno, tutti i camerari dell'intera contrada di San Leonardo,
dov'erano riuniti, valutata ogni cosa e ad onor del vero, chiesero che attraverso i suddetti
deputati di fronte al nostro capitolo si stenda una pubblica fede di come pre Paolo nel suo
ministero per quanto riguarda la loro contrada si sia comportato da buon sacerdote,
cattolico ed esemplare, tanto che nessuno della contrada può sinceramente lamentarsi,
ordinando e decidendo di dargli la vendemmia ecc. Allora i presenti decisero di dargli come
147 AMC Def n. 32, 25-10-1584 p. 66v. "nuperrime venturus in has partes... stante maxime quo reverendus visitator
apostolicus non curavit in alio processu contra eundem presbiterum Paulum formato provideri". AMC Def n. 32, 4-
10-1584, p. 65v. "sanctisimum sacramentum eucaristiae maculatum et tineatum in eius cuppa ubi servatur". SOCOL
1986, p. 84.
148 AMC Def n. 32, 10-11-1584, p. 67v. "Mandatum... ut non audeat se ingerere in celebrandum in cura Sancti
Leonardi de Sclabonibus et annexis modo aliquo, sub poena suspensionis a divinis". AMC Def n. 32, 21-11-1584, p.
68v. "Stante quod venerabililis presbiter Christophorus Cedermaccus, capellanus villae Prapotti, non curavit
comparere (ut promisit)... quod reperiatur, si possibile est, aliquis sacerdos qui ipsi curae incumbat... et quatenus non
possit aliquis sacerdos reperiri, quod pro nunc procurent quod unus ex mansionariis se conferat ad deserviendum ipsi
curae, donec provideatur de vicario curato". AMC Def n. 32, 23-11-1584, p. 69. "cum non invenerunt sacerdotes
forenses, miserunt presbiterum Andream de Nicoluciis, mansionarium huius ecclesiae eique dederunt in suffragium 8
solidos".
149 AMC Def n. 32, 1-12-1584, p. 69. "de eius vino in praefato loco Sancti Leonardi... quantum de jure veniat ipsi
presbitero Paulo de portione vini sequestrati ei tangenti cum quo debeant satisfieri dominos creditores, scilicet
dominum thesaurarium et alios".
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