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ANDROLOGICAL SCIENCES - Jas - Journal of ANDROLOGICAL ...

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XXVII Congresso Nazionale SIA - Fiuggi 2011<br />

plastica della fossetta navicolare, il gruppo 4 da 17 pazienti<br />

sottoposti a uretroplastica dell’uretra peniena e il gruppo 5<br />

da 13 pazienti sottoposti a uretrostomia perineale. Il lichen<br />

sclerosus è stato documentato istologicamente a livello del<br />

meato nel 91,5% dei casi, nella fossa navicolare nell’84,4% e<br />

nell’uretra peniena nel 70,6%. Tutte le biopsie della porzione<br />

uretra bulbare sono risultate negative.<br />

Conclusioni<br />

Il coinvolgimento dell’uretra da parte del lichen sclerosus è<br />

stato documentato su tutta la porzione peniena, anche nella<br />

fossetta navicolare. Non è stato riscontrato alcun segno di<br />

lichen sclerosus nella porzione bulbare.<br />

Lo studio ha avuto finanziamenti: No<br />

P36<br />

TESE/microTESE e tumorectomia testicolare simultanee<br />

in pazienti azoospermici con noduli<br />

testicolari: una nuova opzione terapeutica<br />

D. Dente, C. Leonardo, C. Caliolo, M. Salvitti,<br />

F. Petrucci, G. Franco<br />

Dipartimento di Urologia, Policlinico “Umberto I”, Roma<br />

Introduzione e obiettivi<br />

Recenti lavori hanno evidenziato come nel corso del work-up<br />

per infertilità maschile, particolarmente in caso di azoospermia,<br />

talvolta vengano diagnosticati incidentalmente noduli<br />

testicolari (tendenzialmente ipoecogeni) di piccole dimensioni<br />

(inferiori a 10 mm). La nostra esperienza in proposito è in<br />

accordo con recenti dati della letteratura che riportano un’alta<br />

percentuale (circa 70%) di lesioni benigne (Leydigiomi, iperplasie<br />

Leydigiane, Sclerosi ialina, Sertoliomi), per le quali c’è<br />

un’indicazione all’enucleazione del nodulo con risparmio del<br />

testicolo.<br />

Scopo del lavoro è proporre una nuova opzione terapeutica<br />

in pazienti azoospermici con noduli testicolari che prevede<br />

l’esecuzione di una microTESE per il recupero di spermatozoi<br />

associata ad una simultanea asportazione microchirurgica del<br />

nodulo (tumorectomia).<br />

Materiali e metodi<br />

Dal 2002 al 2011 abbiamo trattato 34 pazienti con noduli testicolari<br />

da 3 a 15 mm di diametro. Di questi 21 diagnosticati<br />

incidentalmente in corso di ecografia scrotale effettuata per<br />

infertilità. 15 di essi erano azoospermici. 6 pazienti (età 25-41),<br />

oggetto del nostro studio, sono stati sottoposti contestualmente<br />

a TESE/microTESE per ricerca e congelamento spermatozoi<br />

e tumorectomia testicolare o orchifunicolectomia.<br />

Risultati<br />

In 4 casi, lesioni benigne (3 leydigiomi ed una iperplasia<br />

delle cellule di Leydig), sottoposti a semplice tumorectomia,<br />

in 2 casi seminoma (estemporanea sospetta per neoplasia<br />

maligna con immediata orchiectomia). C’è stato recupero<br />

di spermatozoi positivo con successivo congelamento in 4<br />

casi (66%), di cui due erano in testicoli con lesioni benigne<br />

(leydigiomi) e due nei due casi con seminoma, nei quali dopo<br />

l’orchiectomia sono stati inviati al laboratorio diversi pezzi di<br />

parenchima lontani dalla lesione.<br />

Discussione<br />

Particolarmente appropriata è l’effettuazione contemporanea<br />

di microTESE e tumorectomia, facendo cadere la linea di incisione<br />

per la microTESE sul piano dove è presente il nodulo<br />

che viene facilmente individuato ed asportato con l’uso del<br />

microscopio operatore. Utile è l’impiego dell’ecografia intraoperatoria<br />

per la localizzazione precisa del nodulo quando non<br />

palpabile e di piccole dimensioni.<br />

30<br />

Conclusioni<br />

In pazienti azoospermici con noduli testicolari sospetti riteniamo<br />

indicata l’effettuazione contestuale di tumorectomia e<br />

TESE/microTESE per congelamento spermatozoi per ottimizzare<br />

il percorso diagnostico-terapeutico ed evitare un doppio<br />

intervento in tempi diversi.<br />

Lo studio ha avuto finanziamenti: No<br />

P37<br />

Iperplasia delle cellule del Leydig in pazienti sottoposti<br />

ad intervento per criptorchidismo monolaterale<br />

in età pediatrica<br />

M. Sulpasso, N. Zampieri, C. Chironi, E. Barbi * ,<br />

F. Antoniazzi **<br />

UO Chirurgia Pediatrica, * Servizio di Ecografia, Clinica Pederzoli,<br />

Peschiera del Garda; ** Clinica Pediatrica, Università<br />

di Verona<br />

Introduzione ed obiettivi<br />

L’iperplasia delle cellule del Leydig è caratterizzata da un<br />

aumento di numero e dimensioni delle cellule del Leydig come<br />

risultato di una iperstimolazione androgenica secondaria<br />

ad una condizione di disfunzione del testicolo criptorchide.<br />

Attualmente non esistono evidenze scientifiche che correlino<br />

l’iperplasia delle cellule del Leydig all’evoluzione verso il<br />

tumore a cellule del Leydig (Leydigioma). L’eccessiva produzione<br />

di testosterone è responsabile della stimolazione delle<br />

cellule del Leydig e della spermatogenesi. L’esame istologico<br />

può mostrare l’attivazione della spermatogenesi all’interno<br />

della massa con assenza nel tessuto circostante. Obiettivo<br />

del lavoro è dimostrare che con una diagnosi ecografica significativa<br />

per tumore benigno del testicolo in età pediatrica, in<br />

paziente sottoposto ad orchidopessi controlaterale, è indicato<br />

un approccio chirurgico conservativo (enucleazione della ne<strong>of</strong>ormazione<br />

ed esame istologico).<br />

Materiali e metodi<br />

Sono giunti alla nostra osservazione tre pazienti rispettivamente<br />

di 5, 7 e 8 anni di età, tutti da noi sottoposti ad orchidopessi<br />

monolaterale alcuni anni prima per criptorchidismo,<br />

con diagnosi di ne<strong>of</strong>ormazione testicolare apparentemente<br />

benigna delle dimensioni di alcuni millimetri sul testicolo<br />

controlaterale. Tutti i pazienti erano stati sottoposti a controlli<br />

ecografici post-operatori per iniziale ipotr<strong>of</strong>ia del testicolo sottoposto<br />

ad orchidopessi. Tutti i pazienti sono stati sottoposti<br />

ad intervento chirurgico di enucleazione della ne<strong>of</strong>ormazione.<br />

Risultati<br />

I pazienti, dopo l’intervento di enucleazione della ne<strong>of</strong>ormazione<br />

testicolare, sono stati sottoposti ad esami clinici ed<br />

ecografici periodici che hanno dimostrato un buon tr<strong>of</strong>ismo<br />

ed un normale sviluppo testicolare.<br />

La diagnosi istologica in tutti i casi è stata iperplasia delle<br />

cellule del Leydig.<br />

Conclusioni<br />

L’iperplasia delle cellule del Leydig deve essere presa in<br />

considerazione nella diagnosi differenziale di lesioni focali<br />

del testicolo. I dati della letteratura dicono che si riscontra<br />

più facilmente nei testicoli controlaterali di pazienti affetti da<br />

criptorchidismo monolaterale. L’iperplasia delle cellule del<br />

Leydig deve essere indagata con ecografia ed eco-Doppler<br />

testicolare ed in alcuni casi può risultare utile anche una<br />

Risonanza Magnetica. L’intervento di enucleazione della ne<strong>of</strong>ormazione<br />

con preservazione del testicolo è il trattamento<br />

raccomandato.<br />

Lo studio ha avuto finanziamenti: No

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