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ANDROLOGICAL SCIENCES - Jas - Journal of ANDROLOGICAL ...

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XXVII Congresso Nazionale SIA - Fiuggi 2011<br />

sottoposti al ad anestesia sub aracnoidea e cessata la fase<br />

acuta dolorosa si è proceduto nel primo caso alla rimozione<br />

praticando due incisioni con una pinza tipo tronchese fornita<br />

dai colleghi ortopedici, nel secondo caso è stato reso necessario,<br />

data l’inadeguatezza del materiale reperibile a disposizione<br />

in sala, l’intervento dei vigili del fuoco e l’utilizzo di una<br />

sega circolare elettrica. I pazienti furono dimessi dopo circa<br />

48 ore, e, a distanza di circa 1 mese entrambi avevano ripreso<br />

una funzionalità erettile soddisfacente.<br />

Conclusioni<br />

Da una revisione della letteratura si evince che i dispositivi più<br />

comunemente utilizzati per causare incarcerazione dei genitali<br />

esterni sono anelli metallici, mentre le lesioni del pene di entità<br />

inferiore sono sostenute da dispositivi non metallici. I pazienti<br />

che presentano una risoluzione del problema dopo 48 ore<br />

sono più propensi a sostenere le lesioni di grado più elevato<br />

rispetto a coloro che cercano un trattamento più tempestivo.<br />

Dunque, l’incarceramento del pene rappresenta una emergenza<br />

urologica importante e la rimozione di tali dispositivi<br />

con un intervento rapido preserva i pazienti da conseguenze<br />

cliniche potenzialmente gravi.<br />

Lo studio ha avuto finanziamenti: No<br />

Case 8<br />

Associazione fra androgeni serici e morbo di La<br />

Peyronie<br />

G. Cavallini, G. Biagiotti * , C. Lo Giudice **<br />

Andros Italia, Sede di Ferrara, * Sede di Perugia, ** Sede di<br />

Vicenza<br />

P23<br />

Efficacia e tollerabilità dell’etilefrina a tre diversi<br />

dosaggi nella prevenzione delle erezioni prolungate<br />

in pazienti sottoposti ad eco-color-doppler<br />

penieno con farmacostimolazione intracavernosa<br />

con PGE1: nostra esperienza su 750 pazienti<br />

M. Spilotros, F. Palumbo, A. Vavallo, M. Tedeschi,<br />

G. Lucarelli, S. Palazzo, P. Ditonno, M. Battaglia,<br />

F.P. Selvaggi, C. Bettocchi<br />

Dipartimento delle emergenze e dei trapianti d’organo (DETO),<br />

Università di Bari, Sezione di Urologia, Andrologia e Trapianto<br />

di rene<br />

44<br />

Introduzione<br />

Scopo di questo lavoro è confrontare il livello androgenico fra<br />

pazienti con morbo di La Peyronie (PD) e soggetti di controllo<br />

(C) mediante una ricerca prospettica.<br />

Materiali e metodi<br />

Durata dello studio: dal 2 gennaio 2007 al 28 febbraio 2010. PD<br />

è stato diagnosticato con anamnesi, esame obbiettivo, ecodoppler<br />

basale e dinamico (iniezione intracavernosa di Alprostadil<br />

10 mcg) del pene. Criteri di esclusione: disfunzione erettile (diagnosticata<br />

con colloquio semistrutturato), epatopatie, diabete/<br />

ipertensione non trattati o scompensati, terapia con inibitori<br />

delle 5 alfa redattasi, con ormoni esogeni, con antimicotici o<br />

con LH-RH agonisti. C sono stati stata arruolati fra soggetti<br />

sottopostisi autonomamente a check-up andrologico di età similare,<br />

senza deficit erettivo. In tutto sono stai arruolati 106 PD<br />

(età media 54,3 ± 4,6 anni) e 99 C (53,3 ± 5,6 anni). In ciascuno<br />

sono stati eseguite le seguenti misurazioni: BMI, ormone follicolo<br />

stimolante (FSH), ormone luteinizzante (LH), albumina, sex<br />

hormone binding globulin (SHBG), prolattina (PRL), testosterone<br />

totale (tT), testosterone biodisponibile (bT). Le differenze sono<br />

state analizzate mediante analisi della varianza.<br />

Risultati<br />

LH (5,8 ± 2,4 IU/l vs. 2,3 ± 0,6 IU/l) e SHBG (45,0 ± 16,3 nmol/l<br />

vs. 32,3 ± 12,2 nmol/l) erano significativamente più alti in PD<br />

che in C; al contrario tT (9,6 ± 5,6 nmol/l vs. 12,4 ± 6,6 nmol/l)<br />

e bT (4,6 ± 1,9 nmol/l vs. 7,7 ± 3,9 nmol/l) erano significativamente<br />

più alti in C che in PD. Non risultarono altre differenze<br />

significative fra i parametri esaminati: BMI, FSH, PRL.<br />

Conclusioni<br />

I nostri dati indicano che PD hanno livelli androgenici inferiori a C.<br />

Lo studio ha avuto finanziamenti: No<br />

elenco abstract non pubblicati<br />

<strong>Journal</strong> <strong>of</strong> Andrological Sciences 2011;18:44<br />

non verranno riportati i testi del seguente abstract in quanto gli Autori<br />

non hanno concesso il copyright alla SiA

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