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storie di emigrazione, ovvero quando a emigrare eravamo noi<br />
Ampi stralci tratti dal libro dal titolo “Immigrazione italiana in Guabiruba”<br />
1876: primo insediamento dei<br />
tirolesi a guabiruba - brusque<br />
di Antonio Bernabè<br />
Nel numero di settembre 2008 questa rivista aveva<br />
anticipato ai suoi lettori che il giovane brasiliano<br />
Eder Claudio Celva, discendente di emigrati<br />
di Povo (Trento) stabilitisi nella seconda<br />
metà dell’Ottocento nella Stato di Santa Caterina (Brasile),<br />
ha pubblicato un libro dal titolo “Immigrazione italiana in<br />
Guabiruba”<br />
In questo numero proponiamo ai nostri lettori ampi stralci<br />
- liberamente tradotti - del capitolo che descrive l’insediamento<br />
nelle cittadine di Brusque e Guabiruba di un gruppo di<br />
trentini, avvenuto nel 1875/76.<br />
Ogni lettore potrà farsi la sua personale opinione su quali<br />
siano le differenze (molte) e se ci sia anche qualche somiglianza<br />
tra questa storica emigrazione e l’analogo fenomeno<br />
che investe oggi in maniera drammatica la nostra Italia.<br />
In calce all’articolo si riporta qualche dettaglio riferito in<br />
particolare agli emigranti poèri.<br />
L’anno 1875 fu molto importante per l’emigrazione dai Paesi<br />
europei verso l’America Latina. Si venne a sapere che il governo<br />
brasiliano offriva a prezzi stracciati lotti di terreno e il<br />
viaggio gratuito per nave, anche se di sola andata. Il desiderio<br />
di possedere terra propria, terra di favola con il suolo ricco<br />
d’oro e dove era facile arricchirsi, fu più forte della paura di foreste<br />
infestate da serpenti e animali selvaggi. E così il Brasile e<br />
altre nazioni di là dal mare furono visti da molti italiani e tedeschi<br />
come “fuga” dalla miseria in cui versavano nei loro Paesi:<br />
era la nascita del mito americano.<br />
Partirono in centinaia e fra questi anche un gruppo di 48<br />
p. 62 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
famiglie trentine, alcune delle quali erano originarie del paese<br />
di Povo. La nave sulla quale erano imbarcati i “tirolesi” dopo<br />
una breve fermata in Rio de Janeiro, prese il largo verso sud<br />
poiché quei coloni avrebbero dovuto stabilirsi in Caxias nel<br />
Rio Grande do Sul. Sennonché una forte tempesta costrinse la<br />
nave a cambiare rotta, entrando nel porto di Itajaì. Colà c’erano<br />
dei baraccamenti, nei quali venne data agli italiani ospitalità<br />
per alcuni giorni, finché ripresero il viaggio nelle barche<br />
verso la colonia di Brusque. Partirono da Itajaì Acu, poi presero<br />
un altro ramo del fiume, chiamato Itajaì Mirim. Il viaggio<br />
nelle barche da Itajaì a Brusque (distanza stradale odierna<br />
34 Km - n.d.r.) durava in media sei giorni, i barconi avevano<br />
il fondo piatto, perché il fiume non era molto profondo e i<br />
rematori spingevano una lunga asta sul fondo per far muovere<br />
la barca e trasportarla fino a destinazione. La risalita verso<br />
l’interno da Itajaì a Brusque era faticosa e difficile, in quanto<br />
si procedeva contro corrente. All’arrivo delle barche, gli immigranti<br />
furono accolti dal sorvegliante dei barricamenti e là<br />
furono sistemati; il luogo degli alloggiamenti stava nell’antica<br />
Rua das Carreiras di Brusque (Brusque è attualmente una città<br />
di 100 mila abitanti e là fin dal 1860 si erano insediati coloni di<br />
lingua tedesca - n.d.r).<br />
Da quel momento ciascuna famiglia aspettava con ansia<br />
l’assegnazione della terra tanto desiderata, che ora diventava<br />
veramente di sua proprietà. Furono undici mesi di snervanti<br />
attese, sistemati in baracche precarie, dove tutti vivevano ammucchiati.<br />
La religione era fortemente presente nella vita degli<br />
immigrati e con essa fu superata la promiscuità ed evitati<br />
gli abusi sulle donne. Erano più di mille persone che dormiva-<br />
Il Rio ItaJaì Mirim in piena - Guabiruba - Santa Caterina - Brasile La rigogliosa natura nella vallata del Rio Cristallina - Santa Caterina - Brasile