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in ricordo di...<br />
armando pedrotti<br />
14 maggio <strong>2009</strong><br />
Nel trigesimo della sua dipartita,<br />
vogliamo ricordare Armando<br />
con affettuoso rimpianto, rivolgendoci<br />
a quelle persone che in un<br />
modo o nell’altro si sono fatte presenza<br />
al nostro dolore.<br />
Eravate in tanti e da queste pagine<br />
rivolgiamo a voi il nostro grazie che viene<br />
dal profondo del cuore. Noi familiari<br />
tutti, abbiamo sentito il vostro calore<br />
umano. Non lo dimenticheremo mai,<br />
come non vogliamo e non possiamo dimenticare<br />
i momenti più belli di Armando:<br />
quando con passo sicuro scalava<br />
le nostre belle montagne; nel rientro<br />
a casa non dimenticava mai di raccogliere<br />
un mazzolino di fiori per la sua<br />
Madonnina!<br />
Quando partiva per la settimana<br />
bianca insieme ad una folta compagnia<br />
p. 72 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
di parenti e amici e volava, volava instancabilmente<br />
da mattina a sera sulle<br />
piste innevate, tornando a casa con tanta<br />
gioia nel cuore. In tutti i suoi impegni<br />
di contadino, di trattorista, di scalaio,<br />
di boscaiolo non pensava mai alla<br />
fatica, ma al piacere di veder nascere,<br />
crescere le sue pianticelle, vedere ultimato<br />
il lavoro intrapreso, sapere che<br />
durante le lunghe invernate la legna<br />
raccolta crepitava nel fuoco espandendo<br />
il suo calore in tutto l’ambiente.<br />
Il suo rifugio per un sereno riposo<br />
era il Monte Chegul dove trovava l’amicizia<br />
degli “stolani” e una polenta fumante<br />
e invitante. Non mancava mai<br />
alla festa della “SAT” di cui è stato socio<br />
fondatore, premiato ad ottobre per il suo<br />
mezzo secolo di fedeltà. Socializzava con<br />
tutti, poèri e non, in modo particolare<br />
con le nuove famiglie di Villa Maria, spe-<br />
cie con i bambini che lo chiamavano “il<br />
nonno Armando”.<br />
Sono tanti e poi tanti i ricordi che riaffiorano<br />
alla mente, ma ci fermiamo<br />
qui, salutandoci tutti con sincera amicizia<br />
e ringraziando <strong>Tuttapovo</strong> per averci<br />
tanto gentilmente ospitati.<br />
Cordialmente.<br />
Renata Pedrotti e famigliari<br />
Se ne è andato silenziosamente Armando<br />
Pedrotti, uno dei fondatori della Sezione<br />
SAT di Povo; dopo aver provato la soddisfazione<br />
di essere insignito del distintivo<br />
dell’appartenenza alla SAT, alla sua SAT di Povo<br />
per 50 anni. Un riconoscimento ricevuto in occasione<br />
del Congresso della SAT a Pinè nel 2008.<br />
Con Armando se ne va uno degli ultimo contadini<br />
- artigiani del Sobborgo. Le sue scale costruite<br />
con amore e grande professionalità, costituiscono<br />
ancora un esempio di antica sapienza artigiana<br />
difficilmente imitabili. La Sezione SAT lo vuole<br />
comunque ricordare come alpinista, come sciatore<br />
che, finché le forze lo hanno retto, non si è mai<br />
tirato indietro.<br />
Non lo vuole dimenticare nella sua disponibilità<br />
nell’accoglienza nel suo “stol” al Chegul per<br />
qualunque avesse l’ opportunità di passare e nemmeno,<br />
in occasione della Festa della Sezione SAT,<br />
la messa a disposizione come deposito per le provviste.<br />
Sempre presente alle assemblee della Sezione,<br />
con i suoi suggerimenti, a volte originali ma,<br />
sempre, dentro la logica della montagna, è stato<br />
un esempio di coerenza satina. Nel mentre la Sezione<br />
SAT di Povo rivolge le condoglianze alla famiglia,<br />
assicura che, certamente, Armando non<br />
sarà dimenticato dalla grande famiglia della SAT<br />
di Povo e nemmeno dalla sua Povo.<br />
Il direttivo della Sezione SAT - Povo a cui si<br />
aggiunge la redazione di <strong>Tuttapovo</strong>.