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EdiltEk - FiEra dEll'Edilizia VarEsE & la FiEra - Varese Mese

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S ediLtek - fiera deLL’ediLiZia<br />

se si preferisce, <strong>la</strong> piazza virtuale<br />

- dove le imprese possono farsi<br />

conoscere e intessere opportunità<br />

di business. Infine, stiamo <strong>la</strong>vorando<br />

moltissimo sul fronte del<strong>la</strong><br />

formazione professionale, perché<br />

siamo convinti che aggiornamento<br />

e valorizzazione delle competenze<br />

siano e saranno sempre di più in<br />

futuro gli argomenti decisivi per<br />

affermarsi e rimanere sul mercato.<br />

Riteniamo di fare tanto e bene e<br />

pertanto ci siamo posti il problema<br />

di come farlo sapere alle imprese artigiane, soprattutto<br />

a quelle non associate: per questo abbiamo ritenuto<br />

di qualificare e potenziare <strong>la</strong> nostra comunicazione,<br />

cambiando formato e abbellendo il nostro giornale e<br />

sperimentando nuove modalità».<br />

Il fronte del<strong>la</strong> sicurezza nei cantieri impegna in<br />

modo trasversale le organizzazioni di categoria.<br />

Qual è il bi<strong>la</strong>ncio, dal vostro punto di vista, del<strong>la</strong><br />

situazione del Varesotto? Prevenzione, informazione<br />

e formazione fino a che punto sono divenute<br />

“patrimonio d’impresa”?<br />

«Quando affrontiamo il tema del<strong>la</strong> sicurezza in<br />

azienda - e nel caso specifico nei cantieri - ci poniamo<br />

sempre il problema di come creare una cultura del<strong>la</strong><br />

sicurezza per gli imprenditori ma anche per i loro dipendenti.<br />

Oggettivamente molte cose sono cambiate<br />

dall’introduzione del<strong>la</strong> 626 a oggi e sarebbe sufficiente<br />

vedere un cantiere dall’esterno e confrontarlo mentalmente<br />

con quelli di vent’anni fa per apprezzare i<br />

miglioramenti. Altrettanto onestamente quello che<br />

rimane da fare è tanto e non è semplice, in primis per <strong>la</strong><br />

natura stessa dell’organizzazione del <strong>la</strong>voro in edilizia,<br />

dove alberga ancora troppo subappalto e molto <strong>la</strong>voro<br />

nero. La sicurezza si attua principalmente con <strong>la</strong> prevenzione<br />

e in questa logica l’opera del Cpt è altamente<br />

meritoria; anche con <strong>la</strong> repressione, e noi apprezziamo<br />

su questo versante l’attività del Dpl che con i suoi difficili<br />

interventi rego<strong>la</strong> anche il mercato. Ma riteniamo<br />

che altri soggetti - gli enti locali e le stesse associazioni<br />

di categoria - debbano aumentare <strong>la</strong> loro consapevolezza<br />

in materia di sicurezza e debbano assumersi maggiori<br />

e più dirette responsabilità. Noi, nel nostro piccolo,<br />

siamo pronti a fare <strong>la</strong> nostra parte».<br />

Rete Imprese Italia ha recentemente festeggiato il<br />

suo primo compleanno, presentando sette proposte<br />

che, dal punto di vista delle imprese rappresentate,<br />

dovrebbero consentire di migliorare <strong>la</strong> situazione.<br />

Può spiegarcene sinteticamente il contenuto?<br />

«Stiamo ragionando di un documento presentato in<br />

occasione del<strong>la</strong> ricorrenza del primo anniversario di<br />

costituzione di Rete Imprese Italia e, quindi, dei primi<br />

di maggio. Da allora molte cose sono cambiate, il<br />

nostro Paese è stato investito dal<strong>la</strong> specu<strong>la</strong>zione che<br />

ha trovato linfa e ha messo a nudo<br />

le sue tante debolezze strutturali.<br />

E però quelle proposte hanno<br />

una loro validità che prescinde<br />

dal<strong>la</strong> situazione congiunturale. I<br />

sette temi allora individuati per<br />

permettere al Paese di ritornare a<br />

crescere erano e sono <strong>la</strong> semplificazione,<br />

l’innovazione, il <strong>la</strong>voro e<br />

welfare, il Mezzogiorno, l’Europa,<br />

il credito e il fisco. Temi che si<br />

ritiene debbano essere tradotti in<br />

politiche sulle quali fare leva per<br />

<strong>la</strong> crescita e che devono essere praticate subito, con<br />

determinazione e senza tentennamenti. Entrando nel<br />

merito delle proposte, si ritiene importante cambiare<br />

politica fiscale perché senza una riduzione reale del<br />

peso del<strong>la</strong> sua pressione non è possibile crescere. Parimenti,<br />

è doveroso puntare sui giovani per evitare che il<br />

Paese si blocchi e rimanga una comunità che invecchia<br />

senza riuscire a trasferire saperi, competenze e valori.<br />

Poi, viene sottolineata l’importanza di pervenire a<br />

un patto europeo per 23 milioni di piccole imprese,<br />

perché rappresentano oltre il 99% dell’imprenditoria e<br />

danno <strong>la</strong>voro a due terzi del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione del vecchio<br />

continente. Infine, è stato rivolto un nuovo appello al<br />

sistema bancario perché facciano di più e diano fiducia<br />

agli imprenditori, sostenendoli nello sforzo che stanno<br />

compiendo per agganciare <strong>la</strong> ripresa».<br />

Settembre 2011 V 25

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