EdiltEk - FiEra dEll'Edilizia VarEsE & la FiEra - Varese Mese
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V CuLtura & SPettaCoLi<br />
i MaTia BaZar in ConCerTo a Legnano, aL CasTeLLo di viaLe ToseLLi<br />
silvia Mezzanotte<br />
a tu per tu con <strong>la</strong> “voce” del mitico gruppo<br />
La grande musica italiana<br />
ci fa ancora sognare e<br />
sperare. In questo mese<br />
di settembre grandi artisti ci<br />
vengono a trovare con le tappe<br />
delle loro tournée. Ron sarà<br />
in scena sabato 3 ai Giardini<br />
Estensi di <strong>Varese</strong> (prometto<br />
di intervistarlo per <strong>la</strong> prossima<br />
rubrica), mentre i mitici Matia<br />
Bazar saranno in concerto<br />
domenica 4 al Castello di Legnano<br />
in viale Toselli (inizio<br />
previsto alle ore 21.30), e per<br />
l’occasione ho intervistato l’affascinante cantante Silvia Mezzanotte<br />
ritornata nel gruppo dopo un paio d’album da solista<br />
(“Il viaggio” e “Lunatica”). Cantante dal<strong>la</strong> voce raffinata e<br />
decisamente dotata di tecnica e virtuosismi, con una capacità<br />
interpretativa profonda e ricca di sfumature, Silvia mi ha raccontato<br />
i suoi pensieri di artista e di persona, confidandomi il<br />
desiderio di duettare, tra i vari colleghi, anche con Antonel<strong>la</strong><br />
Ruggiero, <strong>la</strong> voce storica del gruppo.<br />
Silvia con il tuo ritorno nei Matia Bazar con l’album<br />
“Conseguenza logica” quale responsabilità provi oggi nel<br />
dare voce a uno dei gruppi storici del<strong>la</strong> musica italiana?<br />
«Sarò sincera: non ho pensato alle responsabilità, ma al piacere.<br />
Sono un’istintiva, ho obbedito a una decisione che ha<br />
preso me, non il contrario. Il nostro ritrovarci prima come<br />
persone e poi come professionisti mi ha dato una grande forza<br />
vitale, e ho seguito l’onda emotiva del<strong>la</strong> mia anima che voleva<br />
fortemente ritornare a casa… anche per questo è stata una<br />
conseguenza logica».<br />
Qual è il prezzo e il pregio di non tradire mai se stessi? E<br />
cosa pensi del<strong>la</strong> superficialità e volgarità di<strong>la</strong>gante dei<br />
nostri tempi?<br />
«Questo mondo, soprattutto in Italia non è affatto meritocratico.<br />
I nostri giovani sono figli di una decina d’anni di<br />
tv votata al mordi e fuggi, che nel<strong>la</strong> maggior parte dei casi<br />
insegna a valutare se stessi esclusivamente in funzione dell’apparenza,<br />
trascurando totalmente l’essenza… sembra che riflettere<br />
e pensare siano diventate paro<strong>la</strong>cce, e questo ha indotto<br />
gran parte del mondo giovanile a credere che non occorra<br />
leggere, informarsi, approfondire e soprattutto saper fare<br />
qualcosa, ma semplicemente cercare un’occasione, in tutti i<br />
modi possibili, leciti e illeciti. Restare se stessi, non scendere<br />
a compromessi, opporre sempre e solo progetti di qualità al<strong>la</strong><br />
superficialità che di<strong>la</strong>ga è difficile, faticoso e a volte doloroso,<br />
ma è parte del<strong>la</strong> mia natura intrinseca,<br />
non potrei essere diversa. Al<strong>la</strong><br />
fine credo sempre, o quantomeno<br />
spero, che <strong>la</strong> qualità paghi».<br />
Qual è il tuo personale messaggio<br />
d’amore per il tuo pubblico?<br />
«Il mio è un messaggio centrato<br />
sul<strong>la</strong> ricerca di noi stessi. Il mio suggerimento<br />
è rivolto a una vita un<br />
po’ meno stressante, perché siamo<br />
sempre in corsa verso qualcosa di<br />
cui spesso abbiamo perso l’identità.<br />
Proviamo a fermarci, ad ascoltare, a<br />
prenderci un po’ di tempo per respirare! Se incominciamo ad avere<br />
più amore verso noi stessi, sarà più facile rivolgerlo al mondo».<br />
Il brano “A piene mani” vede Piero Cassano e Massimiliano<br />
Pani tra gli autori e i coristi, e Nicolò Fragile agli<br />
arrangiamenti: un pensierino a Mina ti sarà vo<strong>la</strong>to... che<br />
hai omaggiato nel tuo interessante recital “Regine”…<br />
«È <strong>la</strong> canzone più sensuale del disco e me ne sono innamorata al<br />
primo ascolto, pensando poi che è nata per <strong>la</strong> meravigliosa voce<br />
di Mina, mi sono sentita onoratissima. Le mie Regine ancora<br />
vagano di teatro in teatro, nei momenti in cui il gruppo mi <strong>la</strong>scia<br />
libera; è un recital nel quale mi confronto con le voci femminili<br />
più belle del mondo in sette lingue diverse, attraverso 22 canzoni<br />
di grandi donne, le mie regine appunto, rivisitate in chiave jazz,<br />
e lì rivedo <strong>la</strong> mia vita, <strong>la</strong> mia carriera, tra similitudini e diversità,<br />
tra fragilità condivise e <strong>la</strong> grande forza di affrontare se stessi<br />
salendo su un palco per farsi giudicare: è un percorso carmico,<br />
perché attraverso le mie regine ogni volta ritrovo me stessa».<br />
Sarebbe strepitoso un prossimo progetto discografico dei<br />
Matia Bazar in col<strong>la</strong>borazione con altri artisti. Con quali<br />
colleghi, gruppi e autori ti piacerebbe col<strong>la</strong>borare?<br />
«Non ho mai nascosto <strong>la</strong> mia passione per Antonel<strong>la</strong> Ruggiero,<br />
Annie Lennox e attualmente Mario Biondi, ma sono<br />
innamorata anche di Cesare Cremonini, e troverei interessantissimo<br />
un duetto con Malika Ayane, strepitosa voce del<br />
panorama giovanile».<br />
Cosa ci riserva questo tour 2011 dal vivo, che fa tappa<br />
anche a Legnano?<br />
«Un viaggio straordinario tra passato e presente, in cui il<br />
pubblico diventa protagonista insieme a noi, perché qualunque<br />
sia l’età di chi ci ascolta nel cuore c’è sicuramente una<br />
canzone dei Matia Bazar».<br />
Paolo Franzato<br />
V 52 Settembre 2011