studio di impatto ambientale - Valutazioneambientale.Regione ...
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affreschi cinquecenteschi.<br />
PATERNO<br />
Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>ambientale</strong> - Istanza <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> idrocarburi “Monte Cavallo”<br />
P a g i n a | 26<br />
Il paese sorge nella fertile pianura della Valle dell'Agri.<br />
Originariamente la popolazione era sparsa nel luogo dove oggi sorge la chiesa Madre de<strong>di</strong>cata a San<br />
Giovanni Evangelista, mentre nelle campagne circostanti erano sparse le case dei conta<strong>di</strong>ni sud<strong>di</strong>vise in 12<br />
frazioni.<br />
In seguito alle continue invasioni, gli abitanti si aggregarono a quelli <strong>di</strong> Marsiconuovo ed il territorio ne<br />
<strong>di</strong>venne frazione fino al 1973, anno dal quale il comune fu autonomo.<br />
Il nome <strong>di</strong> Paterno ha avuto origine dal termine "Paternicum" che significa terra dei padri.<br />
In località Piazzolla si trova la chiesa <strong>di</strong> San Bartolomeo, <strong>di</strong> proprietà dei Rautiis <strong>di</strong> Tramutola, che è<br />
collegata ad una cappella privata dove sono conservati <strong>di</strong>pinti del 600.<br />
L'attività più praticata dalla popolazione è l'agricoltura, <strong>di</strong> cui nota è soprattutto la produzione <strong>di</strong> fagioli.<br />
A pochi chilometri dall'abitato si trova il Santuario <strong>di</strong> Santa Maria <strong>di</strong> Costantinopoli che conserva notevoli<br />
affreschi cinquecenteschi.<br />
TRAMUTOLA<br />
Il paese <strong>di</strong> origine romana fu anticamente "pagus" <strong>di</strong> Grumentum.<br />
Nel X sec. venne <strong>di</strong>strutto dai Saraceni e ripopolato successivamente dai Benedettini <strong>di</strong> Cava dei Tirreni.<br />
I monaci favorirono la coltura del gelso e l'allevamento del baco da seta che con il lino e la canapa<br />
svilupparono una notevole produzione tessile, per secoli base principale dell'economia del paese.<br />
Le vie del paese sono costellate da portali e loggiati <strong>di</strong> antichi palazzi nobiliari.<br />
Di interesse artistico sono la chiesa madre della Madonna dei Miracoli, nel cui interno è conservato un<br />
polittico del 1569 <strong>di</strong> Antonio Stabile, la chiesa del Rosario, con portale ligneo del 1671 opera <strong>di</strong> Linardo<br />
Laraia, decorato con Angeli e altri motivi ornamentali.<br />
Un'immagine caratteristica del paese è rappresentata dall'antico lavatoio in pietra, in cui le donne si<br />
inginocchiavano fino a pochi anni fa per lavare i panni.<br />
Le attività principali praticate nel paese sono quelle agricole e zootecniche.<br />
1.6.11 Vincoli archeologici <strong>Regione</strong> Campania<br />
La Provincia <strong>di</strong> Salerno, come il resto della Campania, possiede uno straor<strong>di</strong>nario e vasto patrimonio<br />
culturale. Fanno parte <strong>di</strong> questo sistema i beni culturali (testimonianze artistiche, storiche, archeologiche,<br />
bibliografiche <strong>di</strong> antiche civiltà e culture) e i beni paesaggistici (immobili ed aree a valore storico, culturali,<br />
naturali del territorio). Il PTR della <strong>Regione</strong> Campania in<strong>di</strong>vidua sei tipologie <strong>di</strong> beni <strong>di</strong> interesse regionale:<br />
siti archeologici;<br />
rete stradale d’epoca romana;<br />
centuriazioni;<br />
centri e agglomerati storici;<br />
rete stradale storica;<br />
beni storico-architettonici extraurbani.<br />
Dalla consultazione delle Tavole 1.13 e 1.14 del PTCP della Provincia <strong>di</strong> Salerno è emerso che nell’area in<br />
istanza sono presenti numerosi beni storico-archeologici. Le maggiori aree <strong>di</strong> interesse sono concentrate<br />
nei pressi dei Comuni <strong>di</strong> Atena Lucana, Padula e Sala consilina, come riportato nella seguente tabella: