Untitled - Portale Ambiente della Provincia di Alessandria

LA GRANULOMETRIA
Procedimento per determinarla
Prendere una manciata di suolo e setacciarla per eliminare eventuali resti organici (foglie, rametti ecc.).
Con una paletta si versa la terra in un cilindro graduato con 100 ml di acqua distillata e con una
bacchetta di vetro si agita la sospensione per circa dieci minuti, poi la si fa riposare per altri venti.
L’osservazione viene effettuata alcuni giorni dopo, permettendo alla forza di gravità di agire.
Con il passare del tempo le particelle si sedimentano, disponendosi su più livelli; le particelle più
grandi si depositano per prime e quelle più fini per ultime.
Dopo qualche giorno è facile riconoscere dal basso verso l’alto diversi livelli:
• ciottoli;
• sabbia grossolana;
• sabbia fine;
• limo;
• argille
• detriti vegetali e humus galleggianti.
Prendere nota degli spessori dei livelli e calcolarne la percentuale rispetto all’altezza complessiva della
colonna di sedimenti nel cilindro.
Utilizzando il triangolo della tessitura si può classificare il suolo in base alla sua granulometria.
Vediamo un esempio: un terreno risulta composto dal 13% di argilla, 17% di limo, 70% di sabbia.
Dal 13% di argilla si traccia la parallela alla base del triangolo e dal 17% di limo si traccia la parallela
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