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varie sillabe che intercala a brevi pause riprendendo subito dopo con grande rapidità.<br />
Un alimento importante per la sua dieta estiva è costituito dagli acini dell’uva,<br />
da cui deriva la denominazione dialettale: “tordo da ua”. Un’altra preda di<br />
cui egli è ghiotto sono le lumache, il cui guscio viene infranto sbattendolo con<br />
forza contro un sasso (sempre lo stesso) che viene chiamato “fucina del Tordo”.<br />
Contrariamente agli altri uccelli che portano all’interno del loro nido materiale<br />
soffice, sul quale deporre le uova e far nascere i propri piccoli, il Tordo spalma<br />
il suo interno con una mistura di fango e legno marcito intriso di saliva che funziona<br />
da collante. Si ritiene che ciò sia dovuto al fatto che la schiusa delle uova<br />
abbisogna di un alto tasso di umidità, prerogativa, questa, che si ottiene proprio<br />
sostituendo piume e sottilissimi steli con questo rigido e impermeabile rivestimento.<br />
Fino ad una sessantina d’anni fa era d’uso raccogliere i nidi di Pendolino<br />
e conservarli per l’inverno quando venivano usati dai bambini piccoli come<br />
calde pantofole. Il primato per il maggior numero di uova deposte in una covata<br />
spetta alla Starna che ne può covare da 16 a 28.<br />
La fiaba<br />
“Il Gracchio e gli uccelli”<br />
Zeus volendo dare un Re agli Uccelli, fissò loro un appuntamento; essi dovevano<br />
presentarsi al suo cospetto affinché egli potesse scegliere il più bello di tutti<br />
per poterlo far regnare sopra di essi. Allora tutti gli uccelli incominciarono a<br />
lisciarsi le piume e le penne e a farsi più belli. Il Gracchio, nero e brutto resosi<br />
conto che non avrebbe mai potuto competere, pensò di raccogliere tutte le piume<br />
e le penne che erano cadute agli altri uccelli e di attaccarsele al proprio corpo.<br />
Con questo espediente, gli riuscì di essere il più bello di tutti. Il giorno stabilito<br />
tutti gli uccelli sfilarono davanti a Zeus, e fra di essi anche il Gracchio coperto<br />
di piume di ogni colore, e Zeus colpito da tanta bellezza stava già per designarlo<br />
Re. Ma gli altri uccelli si indignarono e gli strapparono ognuno le proprie<br />
piume e le proprie penne; spogliato di ciò che non era suo, il povero Gracchio<br />
ritornò ad essere quello che in realtà era. (Esopo)<br />
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