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Addio Provincia, nel 2013 non si vota - Il Caffè

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2<br />

Roberto Les<strong>si</strong>o<br />

Un gran polverone dopo il quale ci ritroveremo<br />

davanti, fra qualche mese,<br />

e con gli occhi di nuovo arrossati,<br />

la stessa identica scena. Vale a dire:<br />

lo stesso numero di Con<strong>si</strong>glieri regionali<br />

attuali (70 + il Pre<strong>si</strong>dente della<br />

Regione), lo stesso numero di assessori<br />

(16 + 1) e le commis<strong>si</strong>oni<br />

con<strong>si</strong>liari moltiplicatrici di stipendi e<br />

rimbor<strong>si</strong>. Questo è quello che accadrà,<br />

aldilà della mas<strong>si</strong>ccia campagna<br />

mediatica che annunciava con<strong>si</strong>stenti<br />

tagli ai costi della politica regionale,<br />

a seguito delle dimis<strong>si</strong>oni di Renata<br />

Polverini da Pre<strong>si</strong>dente della Regione<br />

Lazio. Insomma, tutto cambia<br />

affinché tutto resti come prima.<br />

MA QUALI TAGLI:<br />

RESTANO 70 CONSIGLIERI!<br />

<strong>Il</strong> Pre<strong>si</strong>dente uscente Polverini, <strong>non</strong>ostante<br />

i richiami del ministro dell'Interno<br />

Cancellieri, ha fatto capire<br />

che <strong>non</strong> c'è fretta di andare a nuove<br />

elezioni. Si tratta di una banale repli-<br />

ca di quanto avvenuto con le dimis<strong>si</strong>oni<br />

di Piero Marrazzo, avvenute a<br />

novembre 2009 (<strong>si</strong> doveva <strong>vota</strong>re entro<br />

gennaio-febbraio 2010) e invece<br />

le elezioni poi <strong>si</strong> sono svolte a fine<br />

marzo in<strong>si</strong>eme a quelle delle altre<br />

Regioni.<br />

Ma in primavera, sorpresa, i con<strong>si</strong>glieri<br />

da eleggere saranno 70 (+1) e<br />

<strong>non</strong> i 50 sbandierati dalla moralizza-<br />

SCANDALO REGIONE LAZIO n. 251 - dall’11 al 24 ottobre 2012<br />

Hanno tanto sbandierato i tagli delle poltrone, ma alle pros<strong>si</strong>me elezioni ci saranno ancora 70 con<strong>si</strong>glieri e 16 assessori<br />

Regione...e continuano a prenderci in giro<br />

Ci sarebbe ancora il<br />

modo di tagliare. Ma la<br />

(ex) maggioranza fugge<br />

Referendum: stop ai vitalizi e mas<strong>si</strong>mo<br />

3.000 € di stipendio ai con<strong>si</strong>glieri<br />

La Federazione della Sinistra del Lazio ha depo<strong>si</strong>tato presso la Corte dʼAppello<br />

di Roma 53.000 firme per chiedere un referendum sullʼabrogazione dei vitalizi e<br />

sulla riduzione dello stipendio dei Con<strong>si</strong>glieri regionali. «La raccolta delle firme<br />

era partita già da maggio - dichiara il con<strong>si</strong>gliere regionale Ivano Peduzzi - in tempi<br />

in cui ancora <strong>non</strong> era scoppiato lo scandalo. Chiediamo che lo stipendio dei<br />

Con<strong>si</strong>glieri <strong>si</strong>a ridotto a 3.000 euro al mese, secondo noi più che sufficienti. Non<br />

<strong>si</strong>amo però dʼaccordo con la riduzione del numero dei con<strong>si</strong>glieri, che porterebbe<br />

ad una riduzione della rappresentanza del territorio. Con la nostra proposta la Regione<br />

spenderebbe in stipendi 210.000 euro al mese, invece con la riduzione a<br />

50 con<strong>si</strong>glieri ma ad 8.000 euro al mese, <strong>si</strong> spenderebbero 400.000 euro. Chiediamo<br />

anche lʼabolizione dei vitalizi a con<strong>si</strong>glieri e assessori. Purtroppo per i vitalizi<br />

già assegnati <strong>non</strong> era pos<strong>si</strong>bile chiederne lʼabolizione con un referendum»<br />

trice Polverini<br />

Basta leggere la trascrizione integrale<br />

dell’ultima seduta del Con<strong>si</strong>glio regionale<br />

prima dello scioglimento<br />

(quella di venerdì 21 settembre<br />

2012) per capire quale incredibile<br />

polverone è stato creato per occultare<br />

la realtà. Martedì 18 settembre la<br />

Giunta regionale ha approvato un disegno<br />

di legge (n. 388/2012) che, tra<br />

IVANO PEDUZZI<br />

Con<strong>si</strong>gliere della Federazione<br />

di Sinistra<br />

l’altro, porta il numero dei Con<strong>si</strong>glieri<br />

regionali da 70 a 50; ha ridotto a 10<br />

il numero degli assessori (che, come<br />

detto, in precedenza erano 16) e ha<br />

istituito l’obbligo di un Collegio di<br />

revisori per la validazione del bilancio<br />

della Regione stessa.<br />

Ma in realtà nulla di questo risulta<br />

approvato in via definitiva. E’ stata la<br />

stessa Renata Polverini, in fase di introduzione<br />

del dibattivo di quella seduta,<br />

a chiarire che queste tre nuove<br />

norme sono indicate <strong>nel</strong>lo Statuto<br />

della Regione e per tale motivo,<br />

al fine della sua applicazione<br />

definitiva, era ed è necessaria<br />

una procedu-<br />

ra che richiede una<br />

doppia <strong>vota</strong>zione<br />

da parte dello<br />

stesso Con<strong>si</strong>glio<br />

regionale. Così<br />

hanno pensato<br />

bene di <strong>non</strong> <strong>vota</strong>re<br />

neanche la prima,<br />

vista che l’aria<br />

dello scioglimento in<br />

arrivo era ormai chiara<br />

e percepibile a tutti.<br />

IL GOVERNO SPINGE SUI<br />

TAGLI, MA IL LAZIO RESISTE<br />

<strong>Il</strong> Governo Monti ha emanato un decreto<br />

sulla riduzione dei costi della<br />

politica, che limiterebbe anche il numero<br />

dei con<strong>si</strong>glieri regionali e i loro<br />

compen<strong>si</strong>, ma questo <strong>non</strong> può essere<br />

applicato alla Regione Lazio, poiché<br />

la Costituzione prevede che un tale<br />

decreto debba essere approvato dai<br />

Con<strong>si</strong>gli regionali dalle <strong>si</strong>ngole Regioni<br />

che hanno 6 me<strong>si</strong> di tempo per<br />

<strong>vota</strong>rlo.<br />

Tecnicamente sarebbe ancora pos<strong>si</strong>bile,<br />

perché la pre<strong>si</strong>dente Polverini ,<br />

dimis<strong>si</strong>onaria ma ancora operativa,<br />

potrebbe costituire un’appo<strong>si</strong>ta commis<strong>si</strong>one<br />

che dia un’immediato parere<br />

favorevole, quindi convocare il<br />

Con<strong>si</strong>glio regionale adducendo urgenti<br />

motivi (che, visto il parere del<br />

Governo, sarebbero giustificati) che<br />

potrebbe <strong>vota</strong>re i tagli secondo le<br />

<strong>Il</strong><br />

governo Monti<br />

cerca di applicare<br />

i tagli anche al<br />

Lazio, ma la casta<br />

della Regione<br />

re<strong>si</strong>ste<br />

modalità previste dallo statuto regionale<br />

che prevede due distinte <strong>vota</strong>zioni<br />

che approvino il decreto con<br />

una maggioranza minima di due terzi<br />

dei con<strong>si</strong>glieri: subito in prima lettura<br />

e, dopo 2 me<strong>si</strong>, in seconda lettura<br />

per l’approvazione definitiva. Se ci<br />

fosse la volontà politica, tutto potrebbe<br />

essere fatto entro i tempi richiesti<br />

per andare alle nuove elezioni<br />

con la riduzione dei con<strong>si</strong>glieri. Ma<br />

vista la levatura morale dimostrata<br />

dalla maggior parte dei con<strong>si</strong>glieri c’è<br />

poco da sperare. Sarebbe come<br />

dire loro: “Votate questa legge<br />

che vi dimezza i compen<strong>si</strong>,<br />

vi aumenta i controlli<br />

sui soldi che gestite e<br />

soprattutto vi riduce<br />

fortemente le pos<strong>si</strong>bilità<br />

di essere rieletti”.<br />

Mica sono<br />

scemi i con<strong>si</strong>glieri!<br />

LA POLITICA DEL-<br />

LA "CONCORDIA"<br />

Quando saremo chiamati<br />

a <strong>vota</strong>re quindi, dovremmo<br />

eleggere di nuovo<br />

70 con<strong>si</strong>glieri (+ il Pre<strong>si</strong>dente<br />

della Regione), tra i quali ce ne<br />

saranno 14 eletti attraverso il co<strong>si</strong>ddetto<br />

listino, probabilmente la stessa<br />

gente contigua agli stes<strong>si</strong> apparati di<br />

potere politico che hanno fin qui manovrato<br />

la barca che sta affondando<br />

a causa della loro incapacità ed imperizia<br />

di manovra. Una sorta di traspo<strong>si</strong>zione<br />

politica dell’episodio della<br />

nave da crociera “Concordia” che<br />

giace semi affondata sui fondali<br />

dell’isola del Giglio. La nave affonda<br />

a causa dei miei sbagli? L’importante<br />

è che, grazie ai miei poteri di comando,<br />

mi metta in salvo io per primo:<br />

per tutti gli altri, che contavano su di<br />

me, <strong>si</strong> vedrà.<br />

“Chi amministra ha minestra” diceva<br />

un vecchio proverbio romano. E ad<br />

amministrare le pros<strong>si</strong>me elezioni<br />

(regionali, politiche e locali) saranno<br />

di nuovo i componenti della stessa<br />

casta.

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