Addio Provincia, nel 2013 non si vota - Il Caffè

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34 Altre segnalazioni di antenne sospette sono giunte in redazione. L'inchiesta de Il Caffè ha risvegliato nei cittadini il desiderio di vederci chiaro. «Abbiamo notato, nel centro di Pavona, due antenne radio non previste nel Piano Antenne comunale - dice Alberto De Angelis del Comitato Pavona per la difesa della salute -: una si trova su Via dei Piani di Monte Savello, all’altezza del civico n. 48, e l’altra su Via Roma, all’altezza del civico n. 13, proprio vicino al centro anziani. Oltre al fatto che non figurano nel Piano comunale, ci domandia- mo se rispettano i limiti di emissione previsti dalla legge». «Sono 14 mesi, ossia dal giorno dell’approvazione da parte del Consiglio Comunale di Albano dell’ordinanza n. 61 del 4 agosto 2011, che attendiamo di sapere se le radio-frequenze emesse rientrano o meno nei limiti di emissione previsti dalla legge - ricorda Adriana Salari, che ha una sartoria a Pavona -. Siamo preoccupati anche per la maxi-antenna di telefonia mobile installata oltre un anno e mezzo fa su via del Mare, all'incrocio con via Roma, nel territorio di Castel Gandolfo, ma quelle antenne sono puntate verso Albano». «A marzo 2011 – aggiunge Raffaella Guercia, anche lei del Comitato - l’Assessore all'ambiente di Albano Fiorani, e l'al- ALBANO n. 251 - dall’11 al 24 ottobre 2012 ELETTROSMOG I cittadini ci segnalano altre antenne non presenti nel Piano del Comune di Albano. Quale sarà la prossima? Antennopoli Albano, altri due casi a Pavona VIA DEL MARE Antenna per cellulari in territorio di Castel Gandolfo all’incrocio con via Roma, puntata su Pavona di Albano ALBERTO DE ANGELIS E ADRIANA SALARI Del Comitato Pavona per la difesa della salute, hanno segnalato le antenne “sospette” Pavona, via dei Piani di Monte Savello Nel cerchio antenna radio non prevista dal Piano Antenne comunale, accanto ad un traliccio per cellulari, autorizzato Oltre al fatto che non risultano nel Piano Antenne, chiediamo se rispettano i limiti di emissione RAFFAELLA GUERCIA Membro del Comitato, anche lei segnala A marzo 2011 ci avevano promesso un monitoraggio su tutta Pavona. Nulla di fatto Gravi sforamenti già nel monitoraggio 2007 Il Piano Antenne in vigore ad Albano, fu approvato in Consiglio Comunale nel 2007 a seguito dʼun monitoraggio preliminare (durato un intero anno) dei campi elettromagnetici su tutto il territorio comunale da un tecnico privato. Emersero valori di emissione molto alti, ben oltre il massimo di 6 volt/metri ammessi dalla legge. I casi più gravi in zona Cappuccini, con punte di 18,50 Volt/Metro; di 12,34 a Borgo Garibaldi; di 9,17 a Villa Ferrajoli. Gli esperti hanno una scala con 4 “livelli di attenzione” (da 0 a 4), questi tre casi rientrano nel “Quarto livello dʼAttenzione” (oltre i 6 volt/metro), il più pericoloso per la salute umana. 7, in tutto il territorio comunale, gli sforamenti più gravi, superiori al limite di legge. In dieci casi, inoltre, le misurazioni che rientravano nel Secondo livello di precauzione (V/M da 1,50 a 2). Molti, infine, i casi di sforamento della “soglia di precauzione” (V/M da 1 a 2). lora Sindaco di Castel Gandolfo Maurizio Colacchi promisero in un’assemblea pubblica che avrebbero fatto fare un monitoraggio all'Arpa Lazio sulle emissioni di quel traliccio e su tutta Pavona. Ora è il momento di agire, rispettino gli impegni presi e i cittadini». Finora non s'è visto il monitoraggio né a Pavona né sul resto di Alba- no. Altre antenne non previste dal Piano comunale, di cui abbiamo dato conto finora, ci sono state segnalate al quartiere Musicisti-Miramare e a Monte Savello. Un’altra, prevista ma sopra un manufatto abusivo, è in via della Vignetta. Francesco Buda PAVONA, VIA ROMA Antenna radio non prevista dal Piano Antenne comunale
n. 251 - dall’11 al 24 ottobre 2012 ALBANO - ARICCIA ALBANO La Nobilio accoglie negativamente la richiesta del consigliere Giorgi di togliere il manifesto contro l’inceneritore “Lo striscione sul Comune non si toglie” Può uno striscione lungo qualche metro e appeso ad una finestra del Municipio, dare vita ad un settembre politico strapieno di polemiche? Ad Albano sì, soprattutto se su quel telo, orgogliosamente sventolante su Palazzo Savelli, figura la scritta “No all’inceneritore, si alla salute”: un concetto ribadito ormai da anni da tutte quelle associazioni cittadine, che difendono la salute collettiva dei Castelli Romani. Tutto comincia da un esposto presentato dal consigliere comunale del Pdl Romeo Giorgi, per la rimozione degli striscioni No Inc dai palazzi comunali. L’azione del piddiellino è stata subito denunciata sui social network dall’ex segretaria del Pd Federica Nobilio: «Mi giunge voce piuttosto certa che il consigliere Giorgi avrebbe manifestato disappunto, richiedendone la rimozione, contro i banner esposti dall'amministrazione contro l'inceneritore. Vorrei ricordare che i banner che ARICCIA A Fontana di Papa e via Vallericcia La bonifica delle bombe va avanti Continua l’opera di bonifica di ordigni bellici risalenti alla II Guerra Mondiale presso il terreno dove si sta realizzando il nuovo ospedale dei Castelli. Dopo la scoperta di migliaia di bombe a mano, mitragliatrici, granate, proiettili, fucili, pistole, enormi bombe da aereo, i militari del 6°Reggimento Pionieri di Roma lavorano per bonificare l’intera area. «Sono affiorate centinaia di bombe - dice il capitano Matteo Tuzi, responsabile per il centro Italia del Genio Pionieri Artificieri dell’Esercito -: siamo riusciti a non fermare i lavori edili, costruendo delle enormi buche in sede, dove far brillare gli ordigni in tutta sicurezza». Sono state trovate le scodelle in ferro dei soldati tedeschi nascosti nelle grotte e nei pozzi sotterranei delle zone. Un'altra zona piena di reperti e ordigni bellici è quella di via Vallericcia, dove sempre gli artificieri di Roma-Cecchignola hanno scoperto altre migliaia di bombe inesplose nel sistema fognario e nelle volte sotterranee dell’emissario del lago di Nemi. Nel cantiere di Fontana di Papa si continua a trovare materiale bellico che affiora dai pozzi, dalle cisterne. Luciano Sciurba ALBANO Nella zona tra Pavona e Pomezia La Polizia scopre deposito di auto rubate e clonate La Polizia di Albano, insieme alla Polizia stradale e alla Squadra Scientifica di Velletri ha fatto irruzione in un deposito in aperta campagna nella zona tra Pavona e Pomezia, dove un uomo di 60 anni aveva messo su un'attività di riciclaggio di autovetture. L'uomo, approfittando della posizione defilata della sua proprietà, aveva organizzato una catena di smontaggio e riciclaggio delle autovetture, organizzando l'officina in modo tale da far passare il mezzo dalla zona di smontaggio allo stoccaggio in brevissimo tempo. La perquisizione ha permesso di rinvenire anche una FEDERICA NOBILIO Ex segretaria del Pd di Albano riportano la dicitura “No all’inceneritore, si alla salute”, sono stati frutto della richiesta di associazio- lussuosa Bmw X6 rubata, un furgone Citroen, tre Mercedes Smart, una Fiat Punto, una Lancia Y, un motoveicolo Honda e vari motori. L'autore dell'illecita attività è stato denunciato per riciclaggio. Luciano Sciurba ni di cittadini che l'amministrazione ha accolto e a cui ha scelto di dare seguito. Azione - continua - condivisa da molte persone che anche in forma autonoma hanno esposto alle finestre delle proprie case i banner del No Inc a conferma di quanto la battaglia contro l'ecomostro dei Castelli sia sentita. Qual è l'obiettivo del consigliere Giorgi? Perché non ne approva l'affissione? Vuole rappresentare una posizione politica diversa, a titolo personale o in nome del partito che rappresenta?». Da par suo Giorgi non ha esitato a rendere nota la sua posizione, giustificando l’esposto: «Ho fatto - ha detto a romatoday.it - una segnalazione come consigliere per due striscioni sui palazzi comunali che sono storici, che credo siano vietati perché sono zone altamente vincolate. Ho accolto la richiesta di alcuni cittadini che mi chiedevano il perché di quegli striscioni. Io nell'esposto non ho detto sì o no all'inceneritore, sono strumentalizzazioni». A mettere ulteriore benzina sul fuoco ci hanno pensato poi le dichiara- 35 zioni della stessa Nobilio, dell’esponente Pdl ariccino Pierluigi Fortini e del neosegretario del Pd di Albano centro Angelo Fedeli. Parole di critica a Giorgi sono giunte inoltre dal movimento Cinque Stelle albanense e dal delegato ai Rifiuti di Palazzo Savelli Andreassi: «Penso che - ha detto al Caffè - richiedere se uno striscione, apolitico e non commerciale, sia regolarmente autorizzato o meno equivalga in qualche modo a dire che quello striscione dà fastidio. Ora, senza entrare nel merito delle autorizzazioni, il messaggio contenuto in quello striscione è un messaggio simbolico che unisce la città in una lotta pluriennale contro la costruzione dell'inceneritore. Sindacarne la legittimità significa, a mio avviso, sindacarne il contenuto. E la posizione del consigliere Giorgi lascia interdetti a proposito del suo pensiero sull'inceneritore». Marco Montini
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