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OUTLET - VicenzaPiù

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Gli storici hanno chiamato<br />

la guerra civile di Spagna<br />

la “prova generale” del secondo<br />

confl itto mondiale. Quella che a<br />

Vicenza si sta guerreggiando su<br />

Aim, beninteso sottotraccia, con<br />

segnali decifrabili da pochi nel<br />

più puro malcostume<br />

berico, può considerarsi<br />

la prova<br />

generale della guerra<br />

termonucleare che si<br />

combatterà sul nuovo<br />

piano regolatore<br />

(Pat).<br />

primo piano<br />

Aim, prova generale<br />

Per la guerra totale<br />

La trama oscura dietro la (semi)<br />

rivoluzione di Fazioli vede Variati<br />

assediato da una fronda<br />

in odore di poteri forti<br />

di Alessio Mannino<br />

Lo scenario<br />

Il campo di battaglia<br />

è il restyling<br />

della multiservizi di<br />

San Biagio. Autore,<br />

il presidente Roberto Fazioli, ircocervo<br />

mezzo tecnico e mezzo<br />

politico come ogni buon “esperto”<br />

emiliano, teorico e artefi ce<br />

della via pubblica e localistica<br />

alle utilities. Il modello Soelia,<br />

dal nome dell’ex municipalizzata<br />

di Argenta da lui resa un gioiello<br />

Col global<br />

service<br />

la distribuzione<br />

degli appalti<br />

potrebbe<br />

cambiare<br />

di gestione senza privatizzazioni<br />

né sottomissioni ad aggregazioni<br />

tipo Hera, prevedeva per Aim: il<br />

mantenimento dei servizi in house,<br />

cioè nell’ambito del Comune<br />

azionista unico; la cessione del<br />

patrimonio comunale a San Biagio;<br />

l’inglobamento di Amcps,<br />

braccio operaio del Comune per<br />

la manutenzione dei suoi beni.<br />

Le roboanti dichiarazioni degli<br />

inizi hanno lasciato posto, negli<br />

ultimi mesi e specialmente nelle<br />

ultime settimane, in tempo per<br />

la presentazione del<br />

piano industriale, ad<br />

una sorta di parziale<br />

marcia indietro. La<br />

ragione è politica. Il<br />

sindaco Achille Variati<br />

ha dovuto fare<br />

i conti con una serie<br />

di obiezioni tutt’altro<br />

che peregrine, e<br />

soprattutto piuttosto<br />

convincenti onde<br />

evitare di mettere a<br />

repentaglio la tenuta<br />

della sua maggioranza. Esperti<br />

del Comune, ragioneria, revisori<br />

dei conti lo hanno messo in guardia<br />

sulla patrimonializzazione,<br />

che serve ad Aim per ottenere<br />

maggiore disponibilità di mutui<br />

dalle banche. Il che vuol dire più<br />

esposizione bancaria, cioè mag-<br />

<br />

<br />

<br />

gior debito. Debiti Aim uguale<br />

debiti per il Comune, proprietario<br />

della multiutility e perciò<br />

ancora di salvataggio obbligata.<br />

Patrimonializzare non signifi ca<br />

solo il ritorno delle reti di distribuzione<br />

dell’energia alla casa<br />

madre Aim ma, secondo i piani<br />

di Fazioli, anche le strade, gli immobili,<br />

persino i cimiteri, tutto.<br />

Su questo, una parte del centrosinistra<br />

storce il naso. Fastidio bipartisan,<br />

in realtà. Che sommato<br />

alla fagocitazione di Amcps in un<br />

unico colosso dei lavori cittadini,<br />

fa presto a montare in aperta opposizione.<br />

Internalizzare tutto in<br />

Aim signifi ca rivedere i rapporti<br />

con quel formicaio di aziende e<br />

aziendine appaltatrici a cui Aim<br />

ha fatturato chissà quanti milioni<br />

di euro in questi anni. Ditte<br />

amiche del centrodestra o del<br />

centrosinistra. Col global service<br />

che ha in mente Fazioli certe<br />

consuetudini potrebbero saltare.<br />

Si può discutere se convenga o<br />

meno, alle casse di Aim e in defi<br />

nitiva alla tasche dei vicentini,<br />

sobbarcarsi l’onere di adottare ed<br />

estendere il metodo Amcps, cioè<br />

stabilire soglie di gara ma mantenendo<br />

il controllo su tutte le<br />

opere, sistema di lavoro osteggiato<br />

dagli imprenditori a cui viene<br />

negata una fetta di mercato.<br />

Confi ndustria contro<br />

E difatti l’Associazione Industriali,<br />

centro di potere a cui il<br />

Comune presta ascolto più della<br />

Curia, della Provincia e anche di<br />

Roma messe assieme, non vede<br />

per niente bene un Amcps ridotta<br />

prima a una srl e poi a società<br />

di scopo, Valore Città, che sostanzialmente<br />

lascia le cose così<br />

come stanno. I capitani d’industria<br />

di Palazzo Bonin Longare<br />

vogliono una fusione vera e propria,<br />

con un’Amcps asciugata a<br />

dovere (leggi: meno<br />

personale, nessun<br />

vertice amministrativo,<br />

e soprattutto<br />

competenze ridotte<br />

all’osso). Questo,<br />

sempre per cedere<br />

al mercato buona<br />

parte delle mansioni<br />

oggi svolte<br />

dalla società di viale<br />

Sant’Agostino.<br />

Insomma vogliono<br />

che Aim mangi Am-<br />

cps e la risputi fuori disossata,<br />

in modo che la polpa se la spartiscano<br />

loro.<br />

Ciò è quanto è stato riferito in<br />

un faccia a faccia a Fazioli ricevuto<br />

dal mandamento confindustriale<br />

del capoluogo, presieduto<br />

da Michele Amenduni dell’omo-<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

numero 154 del 20 giugno 2009 pag 4<br />

Gli industriali<br />

vorrebbero<br />

un’Amcps<br />

ridotto<br />

all’osso<br />

nima dinastia dell’acciaio, mattone<br />

e finanza. Un avversario<br />

interno del presidente di Assindustria,<br />

Roberto Zuccato (che<br />

ha tolto ad Amenduni la delega<br />

all’informazione, cioè ai media<br />

posseduti dall’associazione: una<br />

misura punitiva ma nient’affatto<br />

decisiva). Zuccato con Fazioli<br />

ha avuto un colloquio interlocutorio:<br />

mica può mettersi a<br />

difendere la concezione fazioliana<br />

di un’Aim pubblica e chiusa<br />

alla partecipazione privata. La<br />

presidentessa Marcegaglia<br />

l’ha detto:<br />

privatizzare i servizi<br />

o morte. Così dispone<br />

la normativa<br />

europea e la legge<br />

italiana ha recepito,<br />

seppur prorogando,<br />

entro il 2010-2011.<br />

Cioè nell’arco dei<br />

due anni che Fazioli<br />

ha chiesto per<br />

risanare l’azienda e<br />

restituirla chiavi in<br />

mano a Variati.<br />

Fronda a mezzo stampa<br />

Il quale per ora ha problemi più<br />

urgenti. Uno, quello del rapporto<br />

col sottobosco degli appalti<br />

Amcps, Variati lo ha già risolto<br />

così presentando il pacchetto

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