RAPINE DA INCUBO - Cinque Quotidiano
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TEL: 06.89763157<br />
L’inglese il 7 luglio all’Auditorium<br />
MORRISSEY<br />
è TORNATO<br />
Le Mura<br />
Rock scombinato<br />
con i L’amo<br />
La band napoletana “L’amo e lui mi<br />
ignora” in scena a Le Mura (Via di Porta<br />
Labicana, 24). Il gruppo, dallo stile noise<br />
pop americano, propone brani brevi e<br />
ricchi di alterazioni cantautorali. I partenopei<br />
sono scombinati, caotici, disorganici, casinisti,<br />
ironici e e goliardici. A cominciare dalla<br />
scelta di alcuni titoli delle canzoni, che<br />
sembrano parlare per loro. da “Aurelio De<br />
Laurentis, musa e maestro” a “Sulla svirilizzazione<br />
di Quagliarella”: provocazioni sul<br />
mondo pallonaro “anema e core” che<br />
hanno però tutto il sapore dell’hardcore a<br />
stelle e strisce. Inizio del live alle 22.<br />
mercoledì 4 aprile 2012 17<br />
Nel 2007, il quotidiano inglese Daily Telegraph l'ha<br />
inserito nella classifica dei cento geni viventi. Nel<br />
2008 è stato annoverato tra i cento più grandi cantanti<br />
di tutti i tempi, in una classifica stilata dalla<br />
rivista Rolling Stone. L’icona del pop d’oltremanica<br />
Morrissey dopo una lunga assenza torna in Italia<br />
con un minitour di cinque date che verrà inaugurato<br />
proprio nella Capitale, il 7 luglio alla Cavea<br />
dell’Auditorium, all’interno della rassegna “Luglio<br />
suona bene 2012”. Leader storico degli Smiths,<br />
gruppo di Manchester che tra i Settanta e gli Ottan-<br />
Ghergo contrasta e stride con i canoni estetici che venivano propagandati dal Regime e<br />
dalle riviste di moda di allora. Le donne di Ghergo sono figure sottili ed eteree, dalle<br />
forme discrete e dal sex appeal appena intuito, all’opposto delle “signorine Grandi<br />
Firme” e delle maggiorate fisiche che di lì a poco avrebbero dominato il cinema. Ghergo<br />
è stato il ritrattista preferito del bel mondo e soprattutto è stato il fotografo dei divi, che<br />
grazie al suo obiettivo diventavano creature ultraterrene di siderale perfezione. Nel suo<br />
studio fotografico di via Condotti, Ghergo creava delle vere e proprie “icone”, con i suoi<br />
ritratti in formato rigorosamente 18x24, le pose ieratiche, il controllo sapiente della<br />
luce. Le figure ritratte non sono più “comuni mortali” e la distanza tra queste divinità e<br />
la gente che guarda le foto diventa insormontabile. Ben prima di Photoshop e delle<br />
immagini manipolate per togliere chili in eccesso o spianare rughe per dare un aspetto<br />
innaturalmente giovane e fresco, Ghergo lavora sia sulla luce sia con il ritocco manuale:<br />
un vero e proprio intervento di chirurgia estetica dissimulato con artifici quasi pittorici<br />
e sapienza d’alchimista e chimico per sfinare la figura e rendere gli occhi ancora più<br />
brillanti. Nato a Montefano, in provincia di Macerata, Ghergo si trasferisce a Roma nel<br />
1929 appena ventottenne e diventa in poco tempo conteso da divi del cinema, personaggi<br />
dell’alta società, della politica e della cultura: tutti desiderosi di farsi fare un ritratto<br />
che diventa così un vero e proprio status symbol. Il gran mondo dell’epoca fa la fila per<br />
I partenopei propongono<br />
testi ironici e provocatori<br />
farsi immortalare e le giovani di buona famiglia si divertono a fare le modelle: Marella<br />
Caracciolo (non ancora moglie dell’Avvocato Agnelli e non ancora scoperta da Richard<br />
Avendon), Consuelo Crespi, Mary Colonna, Josè del Drago, Irene Galitzine. E mentre con<br />
Cinecittà si vuole offuscare il mito della cinematografia d’oltreoceano, le nostre star<br />
entrano in competizione con quelle americane nell’immaginario collettivo e Ghergo si<br />
incarica di non far rimpiangere quelle stelle così brillanti, donando glamour e “divinità”<br />
alle nostre autarchiche dive del cinema. Isa Miranda, Mariella Lotti, Francesca Ferrara<br />
Pignatelli di Strongoli, Leda Glori, Alida Vali, Marina Berti, Assia Noris, Maria Denis, Valentina<br />
Cortese, Clara Calamai, Paola Barbara, Amedeo Nazzari, il duca Marco Visconti, i<br />
fratelli Bulgari, Alcide De Gasperi, Gabriella di Robilant, Domitilla Ruspoli, Giulio<br />
Andreotti, Massimo Girotti e poi le star degli anni Cinquanta come Sophia Loren, Silvana<br />
Pampanini, Gina Lollobrigida, Silvana Mangano, Vittorio Gassman, tutti passano dallo<br />
studio di via Condotti. Ma la mostra al PalaExpo, curata da Claudio Domini e Cristina<br />
Ghergo, riserva uno spazio anche al Ghergo pittore, influenzato dal cubismo picassiano<br />
e dall’esperienza futurista e cinematografica. Con più di 250 fotografie (insieme a otto<br />
dipinti), l’esposizione ricostruisce il percorso artistico di Ghergo, testimone con i suoi<br />
ritratti di un mondo che non c’è più, in un’epoca di trasformazioni come furono i<br />
trent’anni che vanno dal Fascimo agli inizi della Dolce Vita.<br />
Teatro Trastevere<br />
“Dangerous<br />
D’Angelo”<br />
Ultima replica al Teatro Trastevere dello<br />
spettacolo “Dangerous D’Angelo. Nemico<br />
pubblico” di e con Claudia D’Angelo. Un irresistibile<br />
one woman show fatto di quattro<br />
monologhi sulle relazioni sottili e a volte<br />
impossibili tra uomo e donna. Racconti<br />
dolci, sensuali, sognanti, ma soprattutto divertenti,<br />
per aiutare gli uomini a capire un<br />
po’ meglio le donne e per aiutare le donne<br />
a sentirsi un po’ meno sole. In “Dangerous<br />
D’Angelo” le reciproche incomprensioni, l’erotismo,<br />
l’amore, la poesia e l’ironia si intrecciano<br />
in uno spettacolo pieno di energia e<br />
soprattutto intriso di grandi verità.<br />
tà ha dato il là alla scena indie così come la conosciamo<br />
oggi, il cantantautore dal sangue irlandese<br />
e il cuore inglese (“Irish blood english heart”,<br />
dall’album “You are the quarry” del 2004) ha iniziato<br />
la sua carriera solista nel 1988 con l’album<br />
“Viva Hate”, ancora oggi una pietra miliare dell’indie<br />
pop made in Uk. Tutti o quasi i successi che<br />
hanno scandito il suo percorso “solo” torneranno<br />
in vita sul palco capitolino per un concerto che già<br />
si annuncia da tutto esaurito. A proposito, la prevendita<br />
è̀ disponibile da oggi sul circuito Listicket.<br />
Il one woman show indaga<br />
i rapporti tra uomo e donna