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P12 ECONOMIA<br />

IL COMMENTO<br />

ANNA KAMINSKI<br />

Due squadre di ricercatori, a Boston e Tel<br />

Aviv, hanno unito le loro forze per studiare<br />

un medicinale in grado di riparare i danni vascolari.<br />

Il risultato è una sorta di “vaccino due<br />

in uno”, in grado di prevenire alcuni tipi di<br />

ictus e alcuni tipi di Alzheimer, malattia<br />

spesso associata a danni vascolari all’interno<br />

del cervello, senza contare che la nuova sco-<br />

ú–– Aviram Levy<br />

economista<br />

Dopo avere avuto per alcuni<br />

decenni una moneta debole<br />

che, come ai suoi tempi<br />

la lira italiana, subiva periodicamente<br />

<strong>delle</strong> forti svalutazioni, da alcuni anni<br />

a questa parte Israele ha una valuta<br />

forte, il cui apprezzamento eccessivo<br />

ultimamente sta turbando i sonni<br />

della Banca centrale e del ministero<br />

del Tesoro. Dalla metà del 2007 a<br />

oggi lo shekel si è rivalutato di circa<br />

il 20 per cento nei confronti del dollaro<br />

e dell’euro; di simile entità è stata<br />

la perdita media di competitività<br />

<strong>delle</strong> merci israeliane nei confronti<br />

dei principali partner commerciali,<br />

misurata tenendo conto anche dei<br />

differenziali di inflazione. Per correre<br />

ai ripari e prevenire un ulteriore apprezzamento<br />

del cambio, tra dicembre<br />

e gennaio la Banca centrale ha<br />

imposto una serie di restrizioni agli<br />

afflussi di capitali dall’estero, soprattutto<br />

agli investimenti in shekel a<br />

breve termine effettuati dalle banche<br />

straniere. Ma per quale motivo i capitali<br />

esteri affluiscono così abbon-<br />

Start-up nation<br />

Sono passati diversi anni da quando, nel lontano<br />

1847, un giovane medico ungherese di<br />

nome Ignác Semmelweis scoprì, scandalizzando<br />

il mondo scientifico di allora, quella che oggi<br />

è considerata una <strong>delle</strong> basi più elementari<br />

della pratica medica: la buona igiene negli<br />

ospedali previene la diffusione di molte malattie.<br />

Semmelweis, a capo del reparto di ginecologia<br />

e ostetricia, notò che nell’ospedale<br />

in cui lavorava un numero assurdamente elevato<br />

di nuove madri, pari all’undici per cento,<br />

moriva di febbre puerperale. Notò anche che<br />

il personale medico spesso visitava le puerpere<br />

subito dopo avere praticato un’autopsia su<br />

qualche cadavere. Intuendo che le due cose<br />

potessero essere collegate, ordinò a tutti i<br />

medici di lavarsi bene le mani prima di visitare<br />

una paziente: da allora il tasso di febbre puerperale<br />

diminuì drasticamente. Erano i primi<br />

perta potrebbe essere utilizzata per mitigare<br />

sintomi già presenti nei malati di Alzheimer,<br />

che tendono ad essere più a rischio di ictus. La<br />

ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica<br />

Neurobiology of Aging, è il prodotto del lavoro<br />

congiunto di una squadra del dipartimento di<br />

Neurobiologia dell’Università di Tel Aviv,<br />

guidata da Dan Frankel e di un team del Birgham<br />

Women’s Hospital di Boston, guidata<br />

da Howard Weiner, un docente ad Harvard.<br />

danti, spingendo al rialzo lo shekel?<br />

E perché un eccesso di una cosa<br />

“buona”, come l’afflusso di capitali<br />

esteri, fa male all’economia? E, infine,<br />

le misure adottate dalla Banca centrale<br />

riusciranno a contrastare il fenomeno?<br />

I fattori che hanno favorito gli afflussi<br />

di capitali sono principalmente tre:<br />

l’avanzo dei conti con l’estero, favorito<br />

anche dal boom di esportazioni<br />

high-tech; la crescita sostenuta dell’economia<br />

negli ultimi anni (nel<br />

2010 il Pil è cresciuto del 4,5 per<br />

cento, contro l’1,3 per cento dell’Italia,<br />

per fare un paragone), che offre<br />

passi verso la scoperta della teoria dei germi,<br />

che oggi conoscono anche i bambini.<br />

Ebbene, a più di 150 dalla storica scoperta di<br />

Semmelweis, una piccola start-up israeliana<br />

si è messa in testa di rivoluzionare ancora una<br />

BATTERE L’ALZHEIMER<br />

opportunità di rendimenti elevati<br />

agli investitori esteri; e infine, dall’estate<br />

scorsa, la scoperta di giacimenti<br />

di gas, che inizieranno le estrazioni<br />

dalla fine del 2012.<br />

Di fronte a questi afflussi di capitali<br />

esteri, che stanno interessando anche<br />

molte economie emergenti asiatiche<br />

e dell’America latina, alle autorità<br />

israeliane si pone il dilemma di scegliere<br />

il “male minore” tra due alternative:<br />

lasciare apprezzare fortemente<br />

lo shekel, frenando gli afflussi di<br />

capitali ma penalizzando la competitività<br />

<strong>delle</strong> esportazioni israeliane;<br />

oppure impedire l’apprezzamento<br />

www.moked.it<br />

L’idea è nata quando Frenkel stava testando<br />

gli effetti collaterali di un vaccino antinfluenza<br />

attualmente commercializzato dalla<br />

multinazionale GalaxoSmitheKline. Ebbene, il<br />

professore israeliano si era accorto che tra gli<br />

effetti “collaterali” del vaccino c’era anche<br />

quello di attivare alcuni meccanismi naturali<br />

che combattono i danni vascolari all’interno<br />

del cervello. In altre parole, spiega Frenkel, il<br />

vaccino “attiva un ampio numero di macro-<br />

Se lo shekel corre troppo<br />

del cambio accumulando riserve, col<br />

rischio che l’afflusso di capitali esteri<br />

provochi un surriscaldamento dell’economia<br />

e un’inflazione elevata.<br />

Di fatto le autorità hanno optato per<br />

una combinazione di queste due alternative<br />

(un graduale apprezzamento<br />

dello shekel, rallentato mediante<br />

acquisti di dollari sui mercati valutari).<br />

Le restrizioni che sono state<br />

imposte negli ultimi mesi sono mirate<br />

ad attenuare questi afflussi di<br />

capitali e quindi a rendere meno<br />

pressante il citato dilemma.<br />

Riusciranno questi provvedimenti<br />

della Banca centrale a fermare le<br />

Un software per l’igiene in ospedale<br />

volta gli standard igienici degli ospedali. Che<br />

ancora non sono perfetti, visto che negli Usa<br />

si stima che 100mila persone ogni anno contraggano<br />

malattie all’interno degli ospedali.<br />

Il sistema brevettato da Hyginex, una compa-<br />

n. 4 | aprile 2011 pagine <strong>ebraiche</strong><br />

fagi,” ossia grandi catene proteiche in grado di<br />

“inghiottire” gli antigeni e dunque “ripulire”<br />

gli accumuli di proteine amiloidi responsabili<br />

di alcuni danni vascolari all’interno del cervello.<br />

Frenkel è convinto che sia il primo passo<br />

per trovare e un vaccino e una cura per l’Alzheimer.<br />

Molte case farmaceutiche stanno tenendo<br />

d’occhio il suo lavoro. Specie dagli Stati<br />

Uniti, dove correntemente si stima che, purtroppo,<br />

un cittadino su otto è a rischio.<br />

Gli investitori esteri puntano su Israele e di conseguenza la moneta si rivaluta. Ma così la competitività soffre<br />

New Israel Shenkel<br />

6.071.050<br />

5.936.000<br />

5.800.950<br />

5.665.900<br />

5.530.850<br />

5.395.800<br />

5.260.750<br />

5.125.700<br />

4.990.650<br />

4.855.600<br />

4.720.550<br />

4.585.500<br />

4.450.450<br />

29/01/06<br />

10/04/07<br />

21/07/07<br />

30/10/07<br />

09/02/08<br />

20/05/08<br />

30/08/08<br />

09/12/08<br />

21/12/08<br />

30/06/09<br />

10/10/09<br />

19/01/10<br />

01/05/10<br />

u Il sistema è già in uso al Rambam di Haifa. u Efrat Raichman, il “cervello” di Hyginex.<br />

10/08/10<br />

20/11/10<br />

u Tasso di cambio shekel-euro dal gennaio 2007 a oggi (numero di shekalim per un euro. Fonte: Banca d’Israele).<br />

01/03/10<br />

pressioni al rialzo sullo shekel? Gli<br />

analisti finanziari sono scettici: fintanto<br />

che i tassi ufficiali nelle economie<br />

avanzate come gli Stati Uniti<br />

e l’area dell’euro saranno vicini allo<br />

zero e la crescita di queste economie<br />

rimarrà bassa, i capitali continueranno<br />

a cercare impieghi più redditizi<br />

in Asia o in America latina (anche<br />

il Brasile soffre di apprezzamento<br />

eccessivo del cambio e ha imposto<br />

restrizioni ai capitali esteri). Anzi, gli<br />

analisti prevedono che la tendenza<br />

all’apprezzamento dello shekel continuerà<br />

anche nei prossimi anni e i<br />

più pessimisti paventano per Israele<br />

la cosiddetta “sindrome olandese”:<br />

in Olanda, infatti, dopo la scoperta<br />

di giacimenti di gas negli anni Sessanta<br />

si avviò una lunga fase di apprezzamento<br />

dello scellino che, penalizzando<br />

le esportazioni, contribuì<br />

a una progressiva deindustrializzazione<br />

del paese. Queste previsioni<br />

così pessimistiche sull’evoluzione futura<br />

dello shekel rappresentano tuttavia<br />

una buona notizia per gli investitori<br />

esteri: chi compra azioni,<br />

obbligazioni o immobili in Israele,<br />

può confidare nel fatto che anche se<br />

le cedole saranno basse o il prezzo<br />

dell’immobile rimarrà invariato, egli<br />

potrà sempre contare su un guadagno<br />

in conto capitale derivante dalla<br />

rivalutazione dello shekel.<br />

gnia israeliana con cinque dipendenti fondata<br />

da Efrat Raicham, laureata in elettronica e informatica<br />

al Technion di Holon, ha un obiettivo<br />

semplice: tenere d’occhio l’igiene, e in particolare<br />

il lavaggio <strong>delle</strong> mani, dello staff ospedaliero<br />

attraverso un sistema computerizzato.<br />

Da un lato medici e infermieri indossano un<br />

braccialetto elettronico che non solo ricorda<br />

loro periodicamente di lavarsi le mani, ma anche<br />

memorizza dati utili, come il tempo dedicato<br />

al lavaggio. Dall’altro un network interno<br />

trasmette queste informazioni ai vertici dell’ospedale,<br />

che così sono in grado di controllare<br />

la buona igiene dei loro dipendenti. Il sistema<br />

Hyginex è al momento in uso in alcuni ospedali<br />

israeliani, incluso il prestigioso centro Rambam<br />

di Haifa. Ma adesso la piccola start-up israeliana<br />

si prepara a lanciare il suo prodotto sul<br />

mercato statunitense.

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