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PE 042011_Layout 1 - Unione delle comunità ebraiche italiane

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P38 SPORT<br />

n. 4 | aprile 2011 pagine <strong>ebraiche</strong><br />

Baseball<br />

Leonard Buffett<br />

nella Hall of Fame<br />

Grande protagonista del giornalismo<br />

statunitense, con la sua<br />

penna ha descritto frammenti<br />

agonistici assolutamente indimenticabili.<br />

A quasi otto anni<br />

dalla scomparsa, l’ebreo di origine<br />

russa Leonard Koppett entra<br />

finalmente nella prestigiosa<br />

cerchia della International Jewish<br />

Sports Hall of Fame. Nato<br />

a Mosca nel 1923, trascorre infanzia<br />

e adolescenza nel Bronx,<br />

a un isolato<br />

appena dallo<br />

stadio dei mitici<br />

New York<br />

Yankees e<br />

matura un interesse<br />

fatale per il baseball e<br />

lo sport in generale, che lo porterà<br />

a fare di questa passione<br />

il mestiere di una vita. Noto al<br />

grande pubblico per la sua attività<br />

di editorialista e inviato<br />

per New York Times e Herald<br />

Tribune, Koppett è anche autore<br />

di ben 16 libri dedicati, guarda<br />

caso, al mondo dello sport.<br />

I più conosciuti sono Concise History<br />

of Major League Baseball<br />

e The Thinking Fan’s Guide to<br />

Baseball.<br />

Aspettando le Maccabiadi di Vienna<br />

A luglio le Olimpiadi del mondo ebraico europeo riuniranno 2500 atleti da 40 paesi<br />

ú–– Adam Smulevich<br />

Sono i giochi olimpici dell’ebraismo<br />

europeo, una preziosa occasione<br />

agonistica ma anche e<br />

soprattutto di condivisione con migliaia<br />

di correligionari provenienti dai<br />

quattro angoli del vecchio Continente.<br />

A distanza di un quadriennio dal<br />

successo dei Giochi di Roma torna<br />

l’appuntamento con le Maccabiadi<br />

europee. Il testimone passa dalla Città<br />

eterna a Vienna, dove dal 5 al 13 luglio<br />

si svolgerà la tredicesima edizione<br />

della manifestazione.<br />

“A Vienna celebreremo il nostro Bar<br />

Mitzvah”, ironizza il presidente dello<br />

European Maccabi Congress Motti<br />

Tichauer, alludendo alla maggiorità<br />

religiosa ebraica che si consegue proprio<br />

dopo il compimento del tredicesimo<br />

anno di età. Scherzi a parte,<br />

l’evento austriaco ha tutte le carte in<br />

regola per segnare un passaggio fondamentale<br />

nel percorso di consolidamento<br />

continentale della federazione<br />

Maccabi. Nei giorni viennesi è<br />

prevista la presenza di circa 2mila<br />

500 atleti ebrei in rappresentanza di<br />

40 paesi europei oltre che di Stati<br />

Uniti e Israele. Un numero altamente<br />

significativo che supererebbe il record<br />

di duemila presenze fatto registrare<br />

a Roma. Gli eventi targati Maccabi<br />

sono da sempre opportunità uniche<br />

per chi ama la competizione sportiva<br />

u Una suggestiva immagine della prima Maccabiade, tenutasi nel 1932.<br />

www.moked.it<br />

e riconosce un valore imprescindibile<br />

nell’identità ebraica. Ai momenti agonistici<br />

veri e propri si affiancano molteplici<br />

opportunità di arricchimento,<br />

che vanno dal semplice confronto tra<br />

ragazzi portatori di differenti esperienze<br />

culturali a convegni e appuntamenti<br />

dedicati ad approfondire la<br />

storia ebraica locale. Se il tema di<br />

fondo della passata edizione era stato<br />

la straordinaria vicenda del nucleo<br />

ebraico romano, oltre duemila anni<br />

in riva al Tevere che ne sanciscono<br />

il ruolo di più antico centro dell’ebraismo<br />

diasporico, per l’edizione viennese<br />

i ricorsi tirati in ballo sono drammaticamente<br />

più contestualizzati nel<br />

tempo. “Oggi abbiamo la possibilità<br />

di chiudere il cerchio con un passato<br />

doloroso. Personalmente ho sempre<br />

sostenuto la scelta di Vienna” incalza<br />

Tichauer. Nella città dove Theodor<br />

Herzl elaborò il grande sogno del sionismo<br />

ma dove qualche decennio più<br />

tardi trovò terreno assai fertile la dottrina<br />

nazista, le olimpiadi <strong>ebraiche</strong><br />

permetteranno infatti di segnare una<br />

ulteriore e simbolica riconciliazione<br />

con il popolo austriaco. “È la prima<br />

volta – commenta il presidente del<br />

comitato organizzatore Oskar<br />

Deutsch – che i Giochi si svolgeranno<br />

in un paese del Terzo Reich. Dobbiamo<br />

esserne orgogliosi”. L’importanza<br />

del momento è stata colta dalle<br />

istituzioni politiche che hanno dimo-<br />

Vittorio Pavoncello:<br />

“La vittoria è nella partecipazione”<br />

Presidente della federazione italiana e organizzatore della passata edizione dei<br />

Giochi europei, il consigliere UCEI Vittorio Pavoncello indica l’obiettivo<br />

della spedizione azzurra: “Conquistare se possibile <strong>delle</strong> medaglie ma soprattutto<br />

divertirsi e stare insieme”.<br />

Perché per un giovane ebreo italiano è importante venire a Vienna?<br />

Perché potrà respirare l’aria dei giochi olimpici oltre a scambiare idee ed emozioni<br />

con migliaia di fratelli da altri paesi. I Giochi europei sono realmente una<br />

esperienza unica e irripetibile. Il ruolo di ambasciatori dell’Italia ebraica, l’atmosfera<br />

coinvolgente, le suggestioni del villaggio olimpico: per questi ragazzi<br />

tutto sarà indimenticabile.

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