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Libreria Alberto Govi - Libreria Antiquaria Alberto Govi

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livres à figures vénitiens, Firenze-Parigi, 1908, nr. 545. R. Mortimer, Italian 16 th Century Books in the Harvard<br />

College Library, Cambridge, 1974, nr. 146. S. Casali, Gli annali della tipografia veneziana di Francesco Marcolini,<br />

Bologna, 1953, nr. 72. € 6.500,00<br />

9) AMBROGIO DA SIENA (1478-1511). Questa è<br />

la vita del divo et glorioso confessore sancto Nichola da<br />

Tollentino... In fine: Venezia, Bernardino Benali, 7<br />

marzo 1524.<br />

In 8vo (cm 15); legatura recente in piena pelle marron con<br />

titolo in oro lungo il dorso; cc. (46). Il verso del frontespizio è<br />

occupato dal ritratto in legno a piena pagina di San Nicola<br />

da Tolentino, mentre il titolo e l’inizio dell’opera sono al verso.<br />

Ottima copia.<br />

RARA EDIZIONE di questa agiografia che, dopo la prima<br />

edizione veneziana della fine del XV secolo, fu ristampata<br />

anche nel 1511 e nel 1592. San Nicola da Tolentino (1245-<br />

1305) fu canonizzato nel 1446.<br />

Ambrogio da Siena, teologo agostiniano, fu principalmente<br />

attivo nella sua città natale.<br />

Edit16, CNCE1508 (2 copie censite). Prince d’Essling, Les livres<br />

à figures vénitiens, Firenze-Parigi, 1908, nr. 2277. € 2.000,00<br />

10) AMMIRATO, Scipione (1531-1601). Il Rota overo<br />

dell’imprese dialogo… Nel qual si ragiona di molte<br />

imprese di diversi eccellenti autori, et di alcune regole et<br />

avvertimenti intorno questa material, scritto al S.<br />

Vincenzo Carrafa. Napoli, Giovanni Maria Scotto, 1562.<br />

In 8vo (cm 14,4); legatura del XVII secolo in piena pelle con grandi armi impresse in oro al centro dei piatti,<br />

risguardi marmorizzati (angoli e cuffie un po’ danneggiati, spellature varie); pp. 230, (10, di cui le ultime 2<br />

bianche). Due firme di appartenenza sul titolo, una di un certo Palazzi, che potrebbe trattarsi di Giovanni<br />

Andrea Palazzi, autore nel 1575 di un importante trattato sulle imprese. Leggere fioriture e bruniture<br />

sparse, ma nel complesso ottima copia.<br />

RARA PRIMA EDIZIONE, dedicata a Vincenzo Carafa,<br />

di questo importante trattato teorico sull’arte delle<br />

imprese. A Roma nel 1555 Paolo Giovio aveva dato alle<br />

stampe la prima opera dedicata a questo particolare<br />

genere letterario-figurativo, che stava diventando sempre<br />

più diffuso negli ambienti colti e nei salotti nobiliari dei<br />

maggiori centri italiani, ossia il Dialogo dell’imprese<br />

militari e amorose. Il dialogo era stato ristampato con note<br />

e commenti sia da G. Ruscelli (Venezia, G. Ziletti, 1556)<br />

che da L. Domenichi (Venezia, G. Giolito de’ Ferrari,<br />

1556). Il Rota, pur prendendo spunto dalla riflessione<br />

teorica del Giovio, si propone come testo nuovo ed<br />

originale.<br />

L’impresa, che risaliva alla metà del XV secolo, trovò il<br />

suo momento di massima diffusione e popolarità verso<br />

la seconda metà del Cinquecento. Distinguendosi<br />

dall’emblema soprattutto per la necessaria compresenza<br />

e mutua dipendenza di parola e immagine, l’impresa<br />

doveva sottostare a molteplici regole, ma aveva il pregio<br />

di poter essere utilizzata per diverse finalità, prestandosi<br />

sia al gioco letterario sia all’autocelebrazione (cfr. D.<br />

Drysdall, The Emblem according to the Italian‘Impresa’<br />

Theorists, in: “The Emblem in Renaissance and Baroque<br />

Europe. Tradition and Variety”, a cura di A. Adams e<br />

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