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Perché la filosofia del diritto oggi - Docente.unicas.it

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I doveri <strong>del</strong> giurista, le cr<strong>it</strong>iche <strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>filosofia</strong> <strong>del</strong> <strong>dir<strong>it</strong>to</strong><br />

prendendendo le mosse da un primo uomo – Socrate – che davanti ad<br />

una pletora di giudici decide di difendersi e dare le sue motivazioni<br />

non confuse con l’opera <strong>del</strong><strong>la</strong> sofistica, né tantomeno con un mondo<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> v<strong>it</strong>a presocratico dove <strong>la</strong> fenomenologia è di ordine v<strong>it</strong>alistico.<br />

Socrate, l’uomo che discorre di un sapere che non si sa, che non fugge<br />

di fronte ad una legal<strong>it</strong>à ingiusta, fa ancora riflettere <strong>oggi</strong> il filosofo<br />

<strong>del</strong> <strong>dir<strong>it</strong>to</strong> ed il giurista sul<strong>la</strong> possibil<strong>it</strong>à di ist<strong>it</strong>uire una legal<strong>it</strong>à<br />

imperfetta <strong>del</strong> sapere parziale, per cui si possa affermare che l’homo<br />

juridicus non può dominare <strong>la</strong> libertà <strong>del</strong><strong>la</strong> paro<strong>la</strong>, ma ha il dovere di<br />

non porre in essere – in nome di una legal<strong>it</strong>à convenzionale – il<br />

dominio <strong>del</strong>l’altro, di non imporre un principio annichilente. Nel<br />

linguaggio giuridico questo può avvenire attraverso un discorso<br />

preconfezionato che non <strong>la</strong>scia nul<strong>la</strong> al<strong>la</strong> libertà ermeneutica, ma <strong>la</strong><br />

riduce ad ermeneutica funzionale: atti di violenza rivolti ad ottenere il<br />

completo dominio <strong>del</strong>l’uomo, <strong>del</strong> soggetto par<strong>la</strong>nte. Il <strong>dir<strong>it</strong>to</strong> – al pari<br />

<strong>del</strong> linguaggio – sfugge a questo ricatto nel tentativo di non <strong>la</strong>sciarsi<br />

dominare; appena una rappresaglia giuridica si manifesta in un<br />

determinato punto <strong>del</strong> globo terrestre, si sollevano innumerevoli lenti<br />

interrogativi sul<strong>la</strong> possibil<strong>it</strong>à che essa collimi con l’ingiustizia; è una<br />

sorta di tornaconto che fa affermare al mondo di attori normativi che<br />

<strong>la</strong> presa di coscienza è nei confronti di una dimensione giuridica che<br />

non può essere esclusivo appannaggio dei tecnici <strong>del</strong> <strong>dir<strong>it</strong>to</strong> o di un<br />

él<strong>it</strong>e economicamente rilevante chiusa in un’enc<strong>la</strong>ve retico<strong>la</strong>re. Il<br />

<strong>dir<strong>it</strong>to</strong>, come il linguaggio, è indisponibile, rappresenta il primo reale<br />

motivo di differenziazione <strong>del</strong>l’essere; il <strong>dir<strong>it</strong>to</strong> pos<strong>it</strong>ivo, da parte sua,<br />

non può considerarsi il riso beffardo <strong>del</strong> legis<strong>la</strong>tore più furbo nel<strong>la</strong><br />

contingenza, avido di una realtà che per alcuni è dorata e per altri<br />

rappresenta una meta irraggiungibile. Il <strong>dir<strong>it</strong>to</strong> – con le sue forme, <strong>la</strong><br />

compless<strong>it</strong>à, i simboli, le l<strong>it</strong>urgie, le procedure – mette in scena<br />

l’uomo attraverso l’uomo, proporziona le parti <strong>del</strong><strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione<br />

giuridica e allo stesso tempo ha il dovere di garantire le generazioni<br />

future da qualsiasi presa di posizione egemone.<br />

Così come le parole degli uomini non sono solo ciò che sono, il<br />

<strong>dir<strong>it</strong>to</strong> non è solo ciò che viene detto nelle norme, non può essere il<br />

risultato di un oltraggio al<strong>la</strong> persona, al principio di uguaglianza e le<br />

parole degli uomini – a differenza dei suoni – sollec<strong>it</strong>ano l'opera<br />

<strong>del</strong>l'interpretazione che possiede le proprietà <strong>del</strong>l'opera d'arte, così<br />

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