Badante, una professione di congiunzione - Caritas Diocesana ...
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<strong>Badante</strong>, <strong>una</strong> <strong>professione</strong> <strong>di</strong> <strong>congiunzione</strong><br />
mezzi agricoli per lavorarla; la scuola e la sanità sono <strong>di</strong>ventate a pagamento e i<br />
prezzi sono lievitati!” (3RS).<br />
“In Moldavia lavoravo come ragioniera in <strong>una</strong> <strong>di</strong>tta che esportava anche all’estero,<br />
era grossa e si occupava <strong>di</strong> imballaggio, ma dalla sera alla mattina ha chiuso... Gli<br />
stipen<strong>di</strong> erano bassi e non potevano garantire un normale tenore <strong>di</strong> vita” (6RS).<br />
“Ho dovuto lasciare il mio Paese (la Moldavia) per sopravvivere: vivevamo a casa<br />
dei genitori <strong>di</strong> mio marito, ma ci hanno cacciati. In più, per problemi economici,<br />
lavoravamo la terra ma non riuscivamo a mangiare!” (2FR).<br />
■ Dall’Ucraina:<br />
“Sono venuta qua per far stu<strong>di</strong>are i miei figli, la con<strong>di</strong>zione economica nel mio<br />
Paese (l’Ucraina) era troppo <strong>di</strong>fficile!” (6DM).<br />
“...l’Ucraina è in crisi economica, con lavoro che c’è anche, ma stipen<strong>di</strong> troppo<br />
bassi che non ce la fai a mantenerti. Tutta colpa della rottura con l’Unione Sovie-<br />
tica perché ci hanno rubato tutto, molti sono <strong>di</strong>ventati dei barboni!” (9RS).<br />
“Sono venuta in Italia perché là (in Ucraina) c’era crisi totale: sette mesi senza sti-<br />
pen<strong>di</strong>o e no sol<strong>di</strong> per mangiare!” (1FR).<br />
■ Dalla Romania:<br />
“Sono venuta in Italia perché devo comperarmi <strong>una</strong> casa in Romania e anche<br />
per pagare le cure sanitarie per mio padre... Sono emigrata con il mio fidanzato<br />
nel 2002, poi sono ritornata là per sposarmi e poi sono ritornata qua con mio<br />
marito. Non ho permesso <strong>di</strong> soggiorno; è da 4 anni che sono qua ma torno a ca-<br />
sa ogni 6 mesi e resto là 3 mesi” (1AC).<br />
“Nel mio Paese non avevo più un lavoro: ho lavorato per 16 anni in <strong>una</strong> fabbrica<br />
tessile ma poi ha fallito e sono rimasta senza lavoro” (5AC).<br />
Alcune <strong>di</strong> loro affermano poi <strong>di</strong> essere giunte in Italia con un permesso turistico ma<br />
con l’intento già <strong>di</strong> soffermarsi certamente per un periodo più lungo <strong>di</strong> quanto previ-<br />
sto dal permesso stesso. Racconta <strong>una</strong> donna moldava:<br />
“Sono arrivata in Italia con un permesso <strong>di</strong> 3 mesi, poi non lo ho rinnovato perché non<br />
ero a conoscenza che scadeva... Ora ho fatto domanda e sono in attesa <strong>di</strong> un nuovo<br />
permesso. Sono arrivata il 21/4/2004. Sono <strong>una</strong> pe<strong>di</strong>atra laureata in me<strong>di</strong>cina, cono-