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Badante, una professione di congiunzione - Caritas Diocesana ...

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<strong>Badante</strong>, <strong>una</strong> <strong>professione</strong> <strong>di</strong> <strong>congiunzione</strong><br />

hanno aiutata a venire a Vicenza <strong>di</strong> nuovo. Per un mese ho lavorato 4 ore al gior-<br />

no da <strong>una</strong> signora, ma mio marito niente, non trova nessun lavoro” (2FR).<br />

■ Reti etniche e stipen<strong>di</strong> più elevati:<br />

“Alcuni amici connazionali mi hanno trovato un lavoro a Vicenza, nel Sud pagano<br />

meno e mi trattavano come un animale” (4FR).<br />

“Lo stipen<strong>di</strong>o è più alto qui che al Sud e poi ho avuto contatti qua con qualcuno<br />

del mio Paese...” (1FR).<br />

■ Migrazioni <strong>di</strong> gruppo o familiari:<br />

È visibile, infine, come in alcuni casi (6 su 58) il percorso migratorio stesso sia iniziato<br />

assieme ad altre donne connazionali o familiari e sia cioè <strong>di</strong> tipo “gruppale”, quasi a<br />

con<strong>di</strong>videre un “destino comune”. L’attivazione <strong>di</strong> circuiti migratori viene pertanto<br />

supportata da legami <strong>di</strong> amicizia, <strong>di</strong> parentela, o ancora <strong>di</strong> conoscenza tra connazio-<br />

nali, che appunto legano coloro che scelgono <strong>di</strong> migrare, quelli che sono già arrivati,<br />

ma anche coloro che rimangono nel Paese d’origine.<br />

“Avevo qua mia sorella che mi ha trovato dove vivere. Siamo qua in 4 sorelle: io<br />

sono arrivata per seconda assieme ad un’altra sorella” (11FR).<br />

“Sono venuta con <strong>una</strong> mia amica, mi aspettavano qui. Dieci giorni per il lavoro,<br />

subito dove dormire. Poi dovevamo andare a Roma, ma la mia amica è andata<br />

via. Io avevo un’altra amica qua e sono rimasta” (6FR).<br />

“Sono arrivata subito qui a Vicenza nel 2000 perché qui avevo amici, poi mi ha rag-<br />

giunta anche mia figlia con la sua famiglia” (5CG).<br />

Un frequente scollamento tra <strong>professione</strong> nel Paese<br />

d’origine e <strong>professione</strong> attuale<br />

Per quanto concerne l’esperienza lavorativa nel Paese d’origine, la quasi totalità delle<br />

interpellate (56 su 58) riferisce <strong>di</strong> aver avuto <strong>una</strong> occupazione nel proprio Paese. Seb-<br />

bene la varietà delle categorie professionali si configuri abbastanza ampia (Tab. 15), si<br />

riscontra come nella maggior parte dei casi (35 su 56) si tratti <strong>di</strong> occupazioni <strong>di</strong> concet-<br />

to e l’impiegata sia la <strong>professione</strong> prevalente. Una precedente esperienza in ambito as-<br />

sistenziale viene invece riferita da 7 donne, <strong>di</strong> cui 4 infermiere professionali e 3 me<strong>di</strong>ci.

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