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Servizi invernali

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AC 10. Valutazione delle migliori pratiche di gestione per una riduzione delle<br />

emissioni di ammoniaca dal settore agricolo.<br />

Intervento:<br />

Soggetti coinvolti:<br />

Principali inquinanti interessati:<br />

Efficacia:<br />

Potenziali emissioni evitabili:<br />

Indicatore di controllo:<br />

Un inquinante che può generare problemi di qualità dell’aria se emesso in quantità eccessive è l’ammoniaca (NH 3 ). Oltre ad<br />

essere causa dei fenomeni di acidificazione ed eutrofizzazione che colpiscono boschi, torbiere, prati e laghi, l’ammoniaca porta<br />

alla formazione in atmosfera di particolato secondario che danneggia la salute umana. In Provincia di Trento quasi il 90% delle<br />

emissioni di ammoniaca proviene dal settore agricolo, in gran parte dalle deiezioni animali negli allevamenti ed in misura minore<br />

dalla volatilizzazione in forma di ioni ammonio dell'azoto utilizzato come fertilizzante. Nel documento relativo alla “Strategia<br />

tematica sull’inquinamento atmosferico” emanato dalla Commissione europea nel 2005 vengono stabiliti gli obiettivi da<br />

raggiungere per ottenere una migliore qualità dell’aria. Il coordinamento con la riforma della politica agricola dovrebbe portare ad<br />

una notevole riduzione delle emissioni di ammoniaca dovuta soprattutto al disaccoppiamento tra sostegno finanziario e obbligo di<br />

mantenere quantitativi specifici di animali, all’eliminazione degli incentivi a favore dell’intensificazione e all’obbligo di rispettare<br />

le direttive in materia ambientale per poter beneficiare degli aiuti.<br />

Per ridurre le emissioni a livello locale si dovrà predisporre un piano d’azione che proponga valide soluzioni alternative quali ad<br />

esempio provvedimenti per l’ammodernamento delle aziende agricole oppure regimi agro-ambientali più virtuosi rispetto a quelli<br />

ottemperanti agli obblighi legislativi attuali in materia. La notevole frammentazione delle aziende, per lo più di piccole<br />

dimensioni, rende di fatto assai problematico in Provincia la gestione delle deiezioni zootecniche; per tale motivo si dovrà<br />

incentivare sistemi di trattamento del letame centralizzati (digestione anaerobica e sfruttamento energetico del biogas oppure<br />

compostaggio) da applicare a contesti pluriaziendali (Sicher et al. 2003). L’amministrazione pubblica dovrà inoltre provvedere<br />

alla stipula di accordi con gli istituti di ricerca e le associazioni di categoria per promuovere eventuali attività di ricerca sul ciclo<br />

dell’azoto e sulle sue implicazioni ambientali ed introdurre azioni con l’obiettivo di ridurre il contenuto di azoto nei mangimi<br />

animali e l’utilizzo di fertilizzanti azotati.<br />

Provincia Autonoma di Trento (in particolare il Dipartimento Agricoltura e Alimentazione), istituti di<br />

ricerca ed associazioni di categoria.<br />

NH 3<br />

I maggiori risultati, data la quantità di emissioni, si dovrebbero ottenere con provvedimenti di buona<br />

pratica agricola che riguardino gli allevamenti presenti in Provincia di Trento, mentre più limitata<br />

sembra essere l’influenza delle emissioni dovute alla fertilizzazione.<br />

Questo provvedimento ha l’obiettivo di valutare il potenziale di abbattimento delle emissioni di<br />

ammoniaca dal settore agricolo tramite buone pratiche di gestione.<br />

Attuazione di un programma di valutazione delle migliori pratiche di gestione agricola,<br />

sulla base delle indicazioni della Commissione europea.<br />

AZIONI CONOSCITIVE

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