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Servizi invernali

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AIi 1. Imposizione del divieto di utilizzo di olio combustibile per gli impianti termici.<br />

Intervento:<br />

Soggetti coinvolti:<br />

Estensione temporale:<br />

Ambito:<br />

Efficacia:<br />

Potenziali emissioni evitabili:<br />

Indicatore di controllo:<br />

Il combustibile più inquinante utilizzato negli impianti termici industriali è l’olio combustibile, diverso dal gasolio. Negli ultimi anni sono state<br />

promosse diverse azioni per ridurre le emissioni da questi impianti, introducendo la “Disciplina delle caratteristiche merceologiche dei combustibili<br />

aventi rilevanza ai fini dell'inquinamento atmosferico nonché delle caratteristiche tecnologiche degli impianti di combustione” tramite il D.P.C.M.<br />

dell’8 marzo 2002 e successivamente il D.Lgs. n. 152/2006. In riferimento all’olio combustibile, il decreto introduce alcune prescrizioni relative alla<br />

qualità del combustibile (limite del tenore di zolfo) ed alle caratteristiche degli impianti termici ed industriali, ma non impone alcuna limitazione per<br />

ciò che riguarda i consumi. In Provincia di Trento si deve segnalare un aumento delle vendite tra il 2000 ed il 2004, in contro-tendenza rispetto<br />

all’andamento nazionale. Nonostante l’introduzione del D.P.C.M. 8 marzo 2002, tale incremento è causa di un recente aumento delle emissioni<br />

dovute alla combustione dell’olio combustibile, che hanno raggiunto livelli simili a quelli del 1995 (TECHNE Consulting, 2006). Dati gli elevati<br />

valori di emissione associati a questo combustibile per tutti gli inquinanti principali e vista la maturità ormai raggiunta dalla tecnologia relativa agli<br />

impianti termici industriali alimentati con combustibili meno inquinanti, si dovrà procedere ad imporre la sostituzione delle installazioni ancora<br />

presenti sul territorio provinciale vietando l’utilizzo dell’olio combustibile nella combustione industriale. Nonostante i consumi di olio combustibile<br />

in applicazioni civili siano ridotti rispetto al settore industriale, data la notevole quantità di inquinanti emessi e la presenza sul mercato di tecnologie<br />

alternative, si dovrà pensare ad un apposito regolamento che ne vieti l’utilizzo anche in questo campo.<br />

Principali inquinanti interessati:<br />

Provincia Autonoma di Trento, industrie e edifici civili con impianti termici alimentati ad olio<br />

combustibile.<br />

SO x , PM 10 , PM 2,5 , NO x .<br />

Provvedimento strutturale di breve termine.<br />

Tutti gli impianti industriali con impianti termici alimentati ad olio combustibile presenti in Provincia di<br />

Trento.<br />

L’attuale ridotto consumo di olio combustibile rispetto al gas metano ed al gasolio in Provincia da una parte limita i vantaggi<br />

conseguibili in termini di riduzione delle emissioni, soprattutto per gli NO x , dall’altra consente di restringere ad un numero<br />

piuttosto ridotto di aziende l’ambito di applicazione del provvedimento, limitando l’obbligo di conversione a pochi impianti.<br />

Per questo, a fronte di un disagio circoscritto si possono ottenere risultati significativi.<br />

PM 10 : 28 t/anno<br />

PM 2,5 : 18 t/anno<br />

NO x : 74 t/anno<br />

SO x : 386 t/anno<br />

I risultati di questa azione sono evidenti soprattutto per gli ossidi di zolfo<br />

(e di conseguenza per il particolato secondario), mentre riduzioni minori<br />

si ottengono per particolato primario ed ossidi di azoto.<br />

Consumo di olio combustibile in Provincia di Trento.<br />

Numero di impianti ad olio combustibile in Provincia di Trento.<br />

AZIONI IMMEDIATE

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