Scarica il PDF - Specchio Economico

TEODORO BUONTEMPO:
REGIONE LAZIO, PRIORITÀ CASE
PER GIOVANI E ANZIANI
«L
a Regione non è più un semplice
ente locale, con i nuovi poteri
conferitile è oggi una specie
di gigante. Ambiente, urbanistica, turismo,
ricerca scientifica, smaltimento dei
rifiuti, gestione delle acque: spetta ad essa
definire e attuare le strategie sulle
principali questioni che riguardano la vita
dei cittadini». Teodoro Buontempo,
assessore alla Casa e alla Tutela dei consumatori
della Regione Lazio, risponde
così alla domanda più immediata: cosa
fa in Via di Capitan Bavastro a Roma,
nuova sede dell’Assessorato, un politico
di livello nazionale e di esperienza pluridecennale,
che per 16 anni dal 1981 al
1997 è stato consigliere comunale in
Campidoglio, per 5 legislature deputato
della Repubblica e per 2 volte segretario
dell’Ufficio di Presidenza della Camera
dei deputati, sotto la presidenza di Pierferdinando
Casini durante il Governo
Berlusconi e di Fausto Bertinotti durante
il Governo Prodi? Perché, dopo una vita
politica intensa, tutta all’interno della destra
(con la minuscola), prima nel Fronte
della Gioventù poi nel Movimento Sociale,
poi ancora in Alleanza Nazionale e
infine, dal luglio 2007, nella Destra (con
la maiuscola), a 64 anni torna ad occuparsi
di questioni «locali»?
Alla prima risposta Buontempo ne aggiunge
una seconda: «Ho assunto questo
nuovo incarico non per fare carriera politica,
ma per risolvere problemi, fra i
quali quello abitativo rimane tuttora particolarmente
grave: da qui a pochissimi
anni la regione Lazio avrà un fabbisogno
abitativo calcolabile in 50 mila
unità di edilizia pubblica e in circa 20
mila di edilizia in housing sociale per i
ceti medi. È mia intenzione, e della
Giunta della quale faccio parte, rispondere
a questa domanda. Qualche risultato
concreto l’abbiamo già ottenuto, e
francamente la gioia di consegnare le
chiavi di nuove abitazioni a persone che
ne hanno davvero bisogno ripaga ampiamente
tutti gli sforzi compiuti. Ma altri
obiettivi, ancora più impegnativi, dovranno
essere raggiunti nei prossimi anni.
Se dovessi constatare che le resistenze
rischiano di prevalere, non esiterò a
trarre le mie conclusioni».
Domanda. Come giudica il primo an-
Teodoro Buontempo, assessore alla Casa
e alla Tutela dei consumatori della Regione Lazio
no di attività della Giunta Polverini?
Risposta. Positivamente. Il primo risultato
raggiunto è stato quello di far
«sentire» ai cittadini che esisteva un governo
regionale, capace di farsi subito
carico del problema più difficile e per
certi aspetti doloroso: il risanamento del
bilancio, che vuol dire prima di tutto il
risanamento del bilancio della sanità.
D. Non è stata un’azione che ha reso
popolare la Giunta Polverini. Era proprio
indispensabile?
R. Comprendo che chi si vede chiudere
una struttura sanitaria vicino casa propria
provi dispiacere e amarezza. Dall’altra
parte, non si può negare che lo
SPEC- 35
a cura di
FRANCESCO
PIPPI
sperpero di denaro pubblico in questo
settore fosse diventato in molti casi insopportabile.
Dal punto di vista sanitario,
i piccoli ospedali non costituiscono
più luoghi di eccellenza nei quali curare
malattie gravi: occorre piuttosto la diffusione
nel territorio di strutture salvavita e
di servizi di trasporto celere per gli ammalati
verso strutture capaci di offrire,
24 ore al giorno, quanto c’è di meglio in
campo sanitario. C’è infine un aspetto
generale da considerare: il risanamento
del bilancio regionale ha consentito al
Lazio di riottenere finanziamenti per
riavviare settori consistenti dell’economia
regionale.