Marzo 2010 - n. 1 - Anno 20° - Centro Orientamento Educativo
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FINESTRA SUL MONDO<br />
STORIA DI UN FESTIVAL<br />
Don Francesco Pedretti, padre Bellucci, padre<br />
Bruno alla prima edizione del Festival<br />
Il Festival del Cinema Africano nasce<br />
a Milano nel 1991 nell’ambito delle<br />
iniziative che il COE ha promosso<br />
per diffondere in Italia la conoscenza<br />
delle culture e dei popoli dell’Africa. E’<br />
da subito che si afferma anche come<br />
occasione d’incontro e di approfondimento<br />
dei temi e dei linguaggi di nuove<br />
cinematografie, quelle africane e<br />
della diaspora africana nel mondo.<br />
Molti sono gli obiettivi che il COE, attraverso<br />
la realizzazione del Festival,<br />
ha perseguito fin dall’inizio e che nel<br />
corso degli anni si sono riaffermati in<br />
tutta la loro urgenza rendendo sempre<br />
più determinato l’impegno del COE in<br />
questo campo:<br />
- veicolare un’immagine del Sud del<br />
mondo, con i suoi problemi, le sue<br />
aspettative e le sue realtà culturali e<br />
sociali, attraverso il punto di vista dei<br />
registi locali;<br />
- sollecitare nelle scuole l’introduzione<br />
degli audiovisivi come strumenti didattici<br />
per l’educazione all’immagine e<br />
per l’approccio interculturale;<br />
- offrire alle comunità straniere in Italia<br />
un’opportunità d’incontro con la pro-<br />
pria cultura d’origine;<br />
- proporre un’alternativa concreta alla<br />
cultura e all’informazione corrente<br />
dei mass media in rapporto al Sud del<br />
Mondo;<br />
- dare un’opportunità ai registi di entrare<br />
in contatto con le istituzioni europee<br />
di produzione e distribuzione<br />
cinematografica;<br />
- stimolare uno scambio culturale tra<br />
gli artisti, il pubblico, i giornalisti e i<br />
professionisti del settore degli audiovisivi;<br />
- approfondire la conoscenza dei temi<br />
e dei linguaggi delle cinematografie<br />
meno conosciute e mettere in evidenza<br />
le potenzialità della creatività artistica<br />
dei tre continenti.<br />
Per i primi 9 anni il Festival del Cinema<br />
Africano di Milano rimane legato<br />
esclusivamente all’Africa.<br />
La sua proposta cinematografica si rivela<br />
di grande importanza perché, grazie<br />
a una visione dell’Africa e del mondo<br />
proposta da autori africani, il Festival<br />
propone un’alternativa concreta alla<br />
cultura e all’informazione corrente dei<br />
mass-media.<br />
Il film TILAI è il vincitore della prima edizione del Festival<br />
Nel corso degli ultimi anni ‘90 la programmazione<br />
del festival si arricchisce<br />
man mano di nuovi orizzonti geografici<br />
e di nuove sezioni, come la sezione<br />
video che evidenzia l’entrata nell’era<br />
del digitale.<br />
Con la Sezione ”Finestre sul mondo”,<br />
istituita nel 2000, si valicano i confini<br />
dell’Africa aprendo il Festival ad una<br />
dimensione di cinema meticcio dove i<br />
limiti culturali e razziali si fanno sempre<br />
più labili.<br />
Con questa sezione cominciano a comparire<br />
sugli schermi del festival film dai<br />
Caraibi, dal Pacifico, dall’area mediorientale,<br />
dall’Asia e dal Sudamerica. La<br />
ricchezza e la varietà di questa produzione<br />
cinematografica ci spingono,<br />
pochi anni dopo, a riformulare il regolamento<br />
del concorso e a modificare<br />
radicalmente la struttura del festival.<br />
Nel 2003 infatti il il Festival del Cinema<br />
Africano di Milano prende il nome<br />
di Festival del Cinema Africano, d’Asia<br />
e America Latina estendendo la competizione<br />
al cinema dei tre continenti.<br />
Nasce la sezione competitiva di lungometraggi<br />
provenienti da Africa, Asia e<br />
America Latina: Concorso Lungome-<br />
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