Marzo 2010 - n. 1 - Anno 20° - Centro Orientamento Educativo
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LO SVILUPPO UMANO<br />
Alcune idee cardine dall’enciclica di Papa Benedetto XVI<br />
di Gerolamo Fazzini<br />
L’enciclica risponde fondamentalmente<br />
a questa domanda: a quali<br />
condizioni lo sviluppo può dirsi<br />
davvero umano? La risposta di Bendetto<br />
XVI è: quando si basa sulla carità<br />
vera (declinata laicamente in gratuità e<br />
fraternità). In questo senso è una ripresa<br />
e una riattualizzazione della Populorum<br />
Progressio, che non a caso viene<br />
definita la Rerum Novarum dei nostri<br />
giorni.<br />
Un’idea-guida della Caritas in veritate è<br />
questa: o lo sviluppo è di tutto l’uomo<br />
oppure non è tale. Ciò significa tener<br />
presente sia l’integrità della persona<br />
dalla nascita al concepimento (e questo<br />
spiega perché in un’enciclica sociale<br />
si parli di diritto alla vita, di bioetica,<br />
ecc.) sia la totalità delle dimensioni della<br />
persona: relazionale, sociale, economica,<br />
politica ma anche religiosa (di<br />
qui il riferimento alla libertà religiosa,<br />
a prima vista “estemporaneo”).<br />
Dentro questa grande riflessione che<br />
ricalca Paolo VI, ci sono accenti nuovi,<br />
specie laddove si parla delle povertà<br />
spirituali del nostro tempo. Il Papa<br />
non lo esplicita, ma è come se dicesse:<br />
“Non di solo Pil vive l’uomo”.<br />
Questo tema è di forte attualità, basti<br />
pensare al filone di riflessione su economia<br />
e felicità o al ripensamento dei<br />
parametri del ben-essere (cfr. la Com-<br />
missione Fitoussi-<br />
Stiglitz-Sen in Francia)…<br />
Il Papa benedice lo<br />
sviluppo (in questo<br />
senso distanziandosi<br />
da Latouche e da altri<br />
critici dello sviluppo<br />
in quanto tale), ma<br />
non a qualunque costo,<br />
tant’è che chiede<br />
nuovi stili di vita.<br />
Ancora: lo sviluppo<br />
può (e deve) servirsi<br />
della tecnica, ma il<br />
primato è dell’uomo.<br />
La questione sociale<br />
è questione antropologica, si legge al<br />
n. 35; anche in questo caso il Papa non<br />
disprezza la tecnica (apre agli Ogm),<br />
ma la vuole finalizzata al bene comune.<br />
Il Papa sottolinea, poi, che lo sviluppo<br />
dev’essere di tutti gli uomini. Lo sviluppo<br />
integrale implica, infatti, la fraternità<br />
universale, altrimenti non solo non<br />
è morale, ma non funziona: si ritorce<br />
cioè contro gli stessi ricchi (basti vedere<br />
le conseguenze delle migrazioni<br />
forzate). Fraternità universale, infine,<br />
vuol dire ripensare i meccanismi di<br />
partecipazione economica e politica,<br />
dai livelli locali fino all’Onu.<br />
Il Papa insiste: la globalizzazione non<br />
è da demonizzare tout court, ma certo<br />
questa globalizzazione non funziona,<br />
perché mette al centro l’economia<br />
e non l’uomo. Qui si innesta la parte<br />
forse più originale dell’enciclica che introduce<br />
parole insolite, ovvero gratuità<br />
(valore infinito della persona) e fraternità<br />
(un passo oltre la mera uguaglianza).<br />
Occhio alle illusioni della globalizzazione,<br />
sembra dire Benedetto XVI: ci<br />
ha reso vicini ma non fratelli. Tradotto:<br />
abbiamo internet e skype, ma la gente<br />
continua a morire di fame. Un appello<br />
alla responsabilità che deve scuotere<br />
tutti, credenti in primis.<br />
GIOIA PER LA VITA<br />
CHE NASCE<br />
Insieme ai genitori siamo contenti<br />
di comunicarvi la nascita di:<br />
ANGELO di Anna ROCCO<br />
e Riccardo SEBASTIANI<br />
GIULIA di Simona BALESTRA<br />
e Luca BONAFÈ<br />
DELIA di Louise Carole NGUE<br />
e Jerome ROUSSELIN<br />
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