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Un incoraggiamento ad un campione e amico - Ilmese.it

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ta, raggi<strong>un</strong>gendo anche i Quarti di Coppa<br />

Uefa (eliminati gli olandesi del V<strong>it</strong>esse,<br />

gli svedesi dell’AIK Solna e gli spagnoli<br />

dell’Atletico Bilbao) e la Semifinale di<br />

Coppa Italia (estromesse Perugia, Cagliari<br />

e Fiorentina). Scala schiera la difesa a 5<br />

con Bucci in porta, Mussi e Di Chiara sulle<br />

fasce, Apolloni, Minotti e Couto difensori<br />

centrali. A centrocampo il tecnico gialloblù<br />

si inventa Brolin davanti alla difesa, a<br />

fare ciò che Zoratto aveva fatto per tanti<br />

anni all’interno del suo modulo. I risultati<br />

sono pos<strong>it</strong>ivamente sorprendenti,<br />

ma proprio mentre lo svedese ha ormai<br />

in mano le redini della squ<strong>ad</strong>ra, a novembre<br />

si infort<strong>un</strong>a gravemente alla caviglia<br />

con la sua Nazionale. Stagione fin<strong>it</strong>a per<br />

lui, con il suo posto in squ<strong>ad</strong>ra ered<strong>it</strong>ato<br />

in maniera egregia da Pin. Dino Baggio e<br />

Crippa completano la mediana, mentre in<br />

avanti l’insost<strong>it</strong>uibile Zola (19 reti a fine<br />

torneo) viene affiancato da <strong>un</strong> Asprilla<br />

poco prolifico (6 reti soltanto), ma con <strong>un</strong><br />

utilissimo Branca (7 reti in campionato)<br />

pronto <strong>ad</strong> entrare per sopperire alle numerose<br />

pause stagionali del colombiano.<br />

Determinanti anche Benarrivo e Sensini,<br />

capace di ricoprire diversi ruoli con risultati<br />

sempre eccellenti. Il 1995 inizia con<br />

il big match tra prima e seconda del torneo.<br />

Al Tardini si sfidano Parma e Juventus,<br />

separate in gr<strong>ad</strong>uatoria da <strong>un</strong> p<strong>un</strong>to<br />

soltanto, in quello che risulterà essere il<br />

duello caratterizzante dell’intera stagione.<br />

L’occasione per i gialloblù è quella di<br />

amarcord Verso il centenario<br />

fare il vuoto alle loro spalle. Ma i ragazzi<br />

di Scala falliscono clamorosamente l’app<strong>un</strong>tamento,<br />

uscendo sconf<strong>it</strong>ti per 3 a<br />

1, complice <strong>un</strong>a giornata non proprio di<br />

grazia di Giovanni Galli che, alla mezz’ora,<br />

sost<strong>it</strong>uisce fra i pali l’infort<strong>un</strong>ato Bucci.<br />

Da quel momento il Parma diventerà<br />

l’eterno secondo, a causa di <strong>un</strong> distacco<br />

dai bianconeri che dalla 25a giornata in<br />

avanti oscillerà tra i 7 e gli 11 p<strong>un</strong>ti. E<br />

sarà proprio il Parma a subire la beffa<br />

di regalare la matematica certezza dello<br />

scudetto alla Juve a due giornate dal termine,<br />

nello scontro diretto perso per 4 a<br />

0 al Delle Alpi. I gialloblù chiudono al secondo<br />

posto, raggi<strong>un</strong>ti all’ultima giornata<br />

dalla Lazio, e con il crescente rammarico<br />

di non aver sfruttato la stagione disgraziata<br />

di Milan, Sampdoria, Roma e Inter,<br />

e di non aver migliorato <strong>un</strong> rendimento<br />

esterno decisamente defic<strong>it</strong>ario (4 v<strong>it</strong>torie,<br />

8 pareggi e 5 sconf<strong>it</strong>te).<br />

Per fort<strong>un</strong>a ci sono le Coppe a gratificare<br />

i gialloblù. Complice <strong>un</strong> cammino favor<strong>it</strong>o<br />

da avversari non trascendentali, i gialloblù<br />

arrivano sia in finale di Coppa Italia<br />

(battuto in semifinale il Foggia allenato<br />

dal parmigianissimo Enrico Catuzzi), che<br />

all’epilogo della Coppa Uefa, eliminando<br />

prima i danesi dell’Odense e poi i tedeschi<br />

del Bayer Leverkusen, guidati dall’accoppiata<br />

Schuster-Voeller, per anni uomini<br />

simbolo della Nazionale tedesca. Il Parma<br />

ottiene <strong>un</strong>a doppia v<strong>it</strong>toria per 2 a 1 in<br />

Germania (reti di Baggio e Asprilla dopo<br />

39<br />

il vantaggio di Paulo Sergio) e per 3 a 0<br />

al Tardini con doppietta di Asprilla e rete<br />

di Zola. Le due finali danno al Parma la<br />

possibil<strong>it</strong>à di prendersi la rivinc<strong>it</strong>a contro<br />

la rivale di <strong>un</strong>’intera stagione. Entrambe<br />

le competizioni, infatti, presentano<br />

il medesimo ultimo atto, Parma contro<br />

Juventus, in <strong>un</strong>a gara che si ripeterà in<br />

quell’annata per ben 7 volte (6 gare ufficiali<br />

più <strong>un</strong>’amichevole estiva).<br />

Il primo trofeo <strong>ad</strong> essere assegnato è la<br />

Coppa Uefa. Il Parma vince l’andata per<br />

1 a 0 con il goal dell’ex Dino Baggio, autore<br />

anche dell’<strong>un</strong>ico goal gialloblù delle<br />

sfide di campionato. Il r<strong>it</strong>orno si gioca a<br />

San Siro. La Juventus opta per emigrare<br />

dal Delle Alpi, nella speranza di r<strong>ad</strong><strong>un</strong>are<br />

quanti più tifosi possibile da tutta Italia.<br />

In effetti lo st<strong>ad</strong>io è per tre quarti bianconero,<br />

ma nemmeno il boato assordante<br />

al goal di Vialli, che pareggia i conti dopo<br />

33 minuti, spaventa i crociati. Il Parma<br />

si fa valere e raggi<strong>un</strong>ge il pareggio al 9°<br />

della ripresa, con Dino Baggio (ancora lui)<br />

bravo a raccogliere di testa <strong>un</strong> perfetto<br />

cross di Mussi. Il p<strong>un</strong>teggio non cambia<br />

e per la prima volta il Parma scrive il suo<br />

nome nell’albo d’oro della Coppa Uefa.<br />

Per la finale di Coppa Italia le forze gialloblù<br />

sono ormai risicate e la Juventus<br />

prevale sia al Delle Alpi (1-0 goal di Porrini)<br />

che al Tardini(2-0 ancora con Porrini<br />

e Ravanelli). Il Parma chiude la stagione<br />

con <strong>un</strong> po’ di amaro in bocca, ma con <strong>un</strong><br />

bilancio pos<strong>it</strong>ivo.<br />

In alto da sinistra: Galli, Dino Baggio, Apolloni, Asprilla, Hervatin, Castellini, Bacchini, Minotti, Couto, Branca, Crippa, Fiore, Bucci. In piedi: Lemme,<br />

Brolin, Di Chiara, Di Palma (prep. portieri), Scala, Carminati (prep. atletico), Sensini, Susic, Pin. Seduti: Bozzetti (massaggiatore), Franchini, Mussi,<br />

Mannari, Caruso, Pedraneschi (presidente), Pastorello (dir. generale), Zola, Benarrivo, Pellegrini, Zanichelli (medico sociale).

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