Un incoraggiamento ad un campione e amico - Ilmese.it
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m<strong>un</strong>que indimenticabili, scorrono costantemente<br />
davanti ai nostri occhi,<br />
come <strong>un</strong> film visto migliaia di volte, ma<br />
che non ci si stanca mai di rivedere.<br />
Dalla delusione per le storiche rimonte<br />
juventine al Tardini (dal 2 a 0 per<br />
il Parma al 2 a 2 finale nei campionati<br />
97/98 e 2007/08), alla gioia per<br />
le due storiche v<strong>it</strong>torie gialloblù del<br />
98/99, grazie a <strong>un</strong>a rete di Dino Baggio<br />
in casa (prima v<strong>it</strong>toria in campionato<br />
del Parma di Malesani) ed all’entusiasmante<br />
4 a 2 notturno del r<strong>it</strong>orno,<br />
con la tripletta di Crespo che costò a<br />
Lippi le dimissioni da allenatore bianconero.<br />
Dall’incubo Del Piero, con le<br />
sue 13 reti realizzate ai gialloblù, alle<br />
v<strong>it</strong>torie di misura sanc<strong>it</strong>e da <strong>un</strong>a p<strong>un</strong>izione<br />
di Chiesa nel 96/97 (complice<br />
<strong>un</strong> intervento non proprio impeccabile<br />
di Peruzzi) e da <strong>un</strong>a prodezza da fuori<br />
area di Sabri Lamouchi nel campionato<br />
2001/02. Dall’impotenza del 4 a 0 di<br />
Torino che consegnò il matematico scudetto<br />
1994/95 alla Juventus, all’incontenibile<br />
delirio del Tardini per il “goal<br />
defin<strong>it</strong>ivo” letteralmente inventato da<br />
Hernan Crespo nella stagione 99/2000,<br />
che regalò al 92’ il pareggio ai gialloblù,<br />
costretti in 9 contro 11 per gran<br />
parte della part<strong>it</strong>a ed ormai certi della<br />
sconf<strong>it</strong>ta. Scontri senza esclusione di<br />
colpi, come l’inattesa conquista della<br />
Coppa Italia 2001/02 da parte del Parma<br />
di Carmignani, grazie <strong>ad</strong> <strong>un</strong> goal a<br />
tempo sc<strong>ad</strong>uto di Nakata al Delle Alpi<br />
(v<strong>it</strong>toria dei bianconeri per 2 a 1) e <strong>ad</strong><br />
<strong>un</strong>a rete lampo di J<strong>un</strong>ior nelll’incontro<br />
di r<strong>it</strong>orno, e la vendetta juventina nella<br />
successiva Supercoppa Italiana, disputata<br />
nell’insol<strong>it</strong>a cornice libica di <strong>un</strong>a<br />
Tripoli ancora totalmente sottomessa<br />
al potere di Gheddafi. Dopo il crack<br />
della Parmalat, le sfide sono diventate<br />
decisamente meno equilibrate, con <strong>un</strong>a<br />
Juventus sempre proiettata ai massimi<br />
livelli ed <strong>un</strong> Parma quasi stabilmente<br />
relegato a lottare per non retrocedere,<br />
ma non per questo incapace di togliersi<br />
soddisfazioni memorabili. Come <strong>ad</strong><br />
esempio la v<strong>it</strong>toria dei crociati di Colomba<br />
nello scorso campionato, grazie<br />
a <strong>un</strong> tiro di Giovinco carico d’effetto,<br />
che spezzò la maledizione di sei scontri<br />
diretti al Tardini senza i tre p<strong>un</strong>ti, e<br />
le due v<strong>it</strong>torie esterne consecutive del<br />
Parma di Guidolin (3-2 con doppietta<br />
di Lanzafame e goal di Biabiany) e del<br />
Parma di Marino (4-1), con Giovinco<br />
mattatore, autore di <strong>un</strong>a doppietta.<br />
amarcord Verso il centenario<br />
Non si può parlare di Juventus, senza<br />
parlare di arb<strong>it</strong>ri, protagonisti, loro<br />
malgr<strong>ad</strong>o, di alc<strong>un</strong>e discutibili decisioni<br />
passate ormai alla storia, durante<br />
queste gare. <strong>Un</strong> rigore assai dubbio assegnato<br />
da Collina alla Juventus (pres<strong>un</strong>to<br />
fallo di Cannavaro su Vieri) tolse<br />
al Parma ogni speranza di rincorrere il<br />
sogno scudetto nel campionato 96/97.<br />
Al più famoso fischietto <strong>it</strong>aliano, seguirono<br />
poi a ruota i vari De Santis nel<br />
99/2000 (annullamento del goal del pareggio<br />
di Cannavaro per “fallo di confusione”,<br />
in pieno periodo Calciopoli),<br />
Ceccarini e Farina, rei di aver espulso<br />
dal terreno del Tardini due uomini per<br />
parte il primo (Zidane e Torricelli, Melli<br />
e Chiesa) nel 96/97 e due gialloblù<br />
il secondo (Torrisi e Dino Baggio, che<br />
uscì mimando con le d<strong>it</strong>a il gesto dei<br />
soldi), nella storica part<strong>it</strong>a pareggiata<br />
da Crespo al 92°. E infine Cassarà che al<br />
delle Alpi non vide <strong>un</strong> fallo di mani di<br />
Del Piero al 95°, nell’azione del pareggio<br />
della Juventus, sotto di 2 reti fino<br />
a poco prima, che mandò su tutte le<br />
furie l’allora Direttore Tecnico gialloblù<br />
Arrigo Sacchi.<br />
Nonostante la forte rival<strong>it</strong>à, sono numerosi<br />
anche gli intrecci di mercato<br />
41<br />
fra le due società. Dino Baggio, <strong>ad</strong><br />
esempio, fu “scippato” dal Parma alla<br />
Juventus durante i Mondiali di USA 94.<br />
Gli acquisti di Buffon e Thuram, che<br />
percorsero la direzione opposta, fruttarono<br />
due fuoriclasse alla Juventus e<br />
<strong>un</strong>a cifra molto vicina ai 200 miliardi di<br />
Lire al Parma. Marco Di Vaio, due giorni<br />
dopo aver segnato la rete della bandiera<br />
nella Supercoppa Italiana in Libia,<br />
vinta dalla Juve per 2 a 1, lasciò il Parma<br />
per approdare all’ombra della Mole.<br />
E poi ancora Fabio Cannavaro e Pippo<br />
Inzaghi che, a distanza di tempo, vestirono<br />
entrambe le maglie, Ancelotti<br />
e Ranieri che dalla panchina del Parma<br />
scivolarono su quella bianconera, fino<br />
<strong>ad</strong> arrivare ai giorni nostri con l’approdo<br />
in crociato di alc<strong>un</strong>i dei giovani<br />
più promettenti del vivaio juventino<br />
di qualche anno prima, come Mirante,<br />
Lanzafame e Giovinco o di ex juventini<br />
più o meno illustri come Bojinov, Amoruso,<br />
Brighi e Blasi.<br />
Tutto questo è Parma-Juventus. Immagini,<br />
sentimenti, aneddoti, emozioni,<br />
lacrime che si rinnovano di anno<br />
in anno, in <strong>un</strong> duello infin<strong>it</strong>o, dove la<br />
v<strong>it</strong>toria ha da sempre <strong>un</strong> sapore irresistibile.