Lituania Il sistema di comunicazione e la logistica ... - Sviluppo Lazio
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3.5 ENERGIA<br />
<strong>Il</strong> mercato energetico è molto cambiato durante gli ultimi anni. <strong>Il</strong> processo <strong>di</strong><br />
derego<strong>la</strong>mentazione dei mercati nazionali ri<strong>la</strong>ncia l’importanza del commercio <strong>di</strong> elettricità e<br />
gas all’interno del nuovo mercato unico; <strong>la</strong> partecipazione all’interscambio fa <strong>di</strong>minuire <strong>la</strong><br />
<strong>di</strong>pendenza da un singolo fornitore e aiuta ad ottimizzare l’uso delle comuni risorse<br />
energetiche. La decentralizzazione e <strong>la</strong> liberalizzazione del mercato elettrico probabilmente<br />
intensificherà l’utilizzo <strong>di</strong> carburanti locali e, <strong>di</strong> conseguenza, richiederà misure più specifiche<br />
<strong>di</strong> pianificazione territoriale.<br />
La domanda energetica è in continua crescita e aumenterà del 20% nei prossimi trent’anni,<br />
così come l’uso <strong>di</strong> energia rinnovabile (probabilmente del 70%), <strong>di</strong> gas naturale (del 100%) e<br />
si ridurrà invece l’utilizzo <strong>di</strong> soli<strong>di</strong> fossili del 60%.<br />
Secondo lo scenario preparato dall’Agenda 21, <strong>la</strong> strategia per lo sviluppo del settore<br />
energetico nei paesi baltici riguarda il risparmio <strong>di</strong> energia attraverso <strong>la</strong> cooperazione<br />
internazionale attorno al Mar Baltico, con partico<strong>la</strong>re riguardo al<strong>la</strong> produzione e al<br />
commercio del<strong>la</strong> risorsa. La produzione combinata <strong>di</strong> calore ed elettricità (CPH) può far<br />
risparmiare circa il 20-30% <strong>di</strong> energia; poiché <strong>la</strong> domanda <strong>di</strong> elettricità durante l’estate non<br />
può essere sod<strong>di</strong>sfatta con il CPH, e in inverno <strong>la</strong> produzione <strong>di</strong> CPH eccede <strong>la</strong> domanda,<br />
questo significa far funzionare il CPH e l’energia idrica a fasi alterne: il CPH in inverno e<br />
l’energia idrica nei mesi estivi. Questa strategia non solo mira al risparmio energetico, ma<br />
riduce anche i rischi <strong>di</strong> carenza <strong>di</strong> acqua nei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> ari<strong>di</strong>tà. <strong>Il</strong> prerequisito tecnico<br />
principale per questa metodologia è <strong>la</strong> possibilità <strong>di</strong> scambiare elettricità in grosse quantità<br />
tra i Paesi del Nord (energia idrica) e gli Stati Baltici (CPH).<br />
Nel febbraio del 2000 Estonia, Lettonia e <strong>Lituania</strong> hanno deciso <strong>di</strong> istituire un mercato<br />
comune dell’elettricità e <strong>di</strong> stabilire collegamenti tra i tre paesi attraverso una rete <strong>di</strong><br />
trasporti; si tratta <strong>di</strong> un’importante misura per il mercato interno dell’energia. Nel maggio<br />
2000, inoltre, i governi dell’Estonia e del<strong>la</strong> Lettonia hanno firmato un accordo <strong>di</strong><br />
cooperazione fra Esti Energia e Latvenergo, le due compagnie statali operanti nel settore.<br />
ESTONIA<br />
Nonostante gli sforzi fatti nel settore energetico, l'Estonia resta fortemente tributaria del suo<br />
principale combustibile locale, gli scisti bituminosi, che sono strettamente legati al<strong>la</strong><br />
situazione del<strong>la</strong> sicurezza dell'approvvigionamento <strong>di</strong> energia. il governo estone ha<br />
adottato, nel marzo 2001, <strong>la</strong> legge re<strong>la</strong>tiva agli stock minimi combustibili, che fissa le norme<br />
per <strong>di</strong>sciplinare <strong>la</strong> costituzione degli stock petroliferi richiesti dall'acquis comunitario e<br />
stabilisce un calendario per raggiungere il livello minimo nel 2010.<br />
Per il mercato interno dell'energia, <strong>la</strong> ristrutturazione del settore degli scisti bituminosi<br />
continua, ma il processo <strong>di</strong> privatizzazione del settore del<strong>la</strong> produzione dell'elettricità, a<br />
partire da questa sostanza, rischia <strong>di</strong> generare contrad<strong>di</strong>zioni in materia <strong>di</strong> apertura <strong>di</strong><br />
mercato nel<strong>la</strong> legis<strong>la</strong>zione comunitaria. Un ulteriore problema è costituito dal<strong>la</strong> percentuale<br />
elevata <strong>di</strong> carburanti illeciti sul mercato dei combustibili liqui<strong>di</strong>.<br />
L'Estonia ha ottenuto un periodo <strong>di</strong> transizione, che scadrà al<strong>la</strong> fine del 2008, per applicare le<br />
<strong>di</strong>sposizioni europee sull'apertura del mercato. Si rende opportuno potenziare l'Ispettorato<br />
del mercato dell'energia, in partico<strong>la</strong>re per quanto riguarda <strong>la</strong> sua in<strong>di</strong>pendenza, tenuto<br />
conto del conflitto <strong>di</strong> interessi che potrebbe insorgere per il fatto che lo Stato è proprietario<br />
dell'Esti Energy e che l'Ispettorato <strong>di</strong>pende dal ministero delle Finanze.<br />
Anche se il Paese non produce energia servendosi <strong>di</strong> fonti <strong>di</strong> energia nucleare, i suoi impianti<br />
suscitano tuttavia preoccupazioni sul piano ra<strong>di</strong>ologico. Possiede due impianti <strong>di</strong> deposito <strong>di</strong><br />
residui ra<strong>di</strong>oattivi, uno è stato spostato e l'altro chiuso; esistono piani <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> questi<br />
residui verso Pal<strong>di</strong>ski. L'Estonia è quin<strong>di</strong> sempre interessata alle misure re<strong>la</strong>tive al<strong>la</strong> sicurezza<br />
nucleare e dovrebbe tenere conto delle raccomandazioni pertinenti del<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione del<br />
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