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Lituania Il sistema di comunicazione e la logistica ... - Sviluppo Lazio

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3.7. I CORRIDOI PANEUROPEI<br />

All’interno delle reti TEN-T nasce il concetto <strong>di</strong> corridoio paneuropeo con una forte<br />

connotazione <strong>di</strong> carattere geopolitico. Dopo il crollo del muro <strong>di</strong> Berlino, <strong>la</strong> frattura provocata<br />

dal<strong>la</strong> dominazione del comunismo sovietico poteva essere superata solo attraverso <strong>la</strong><br />

creazione <strong>di</strong> robusti meccanismi <strong>di</strong> <strong>comunicazione</strong> tra l'Europa occidentale e l'Europa<br />

orientale, in una prospettiva euroasiatica. Questi meccanismi erano fondati sul<strong>la</strong><br />

multimodalità delle vie <strong>di</strong> <strong>comunicazione</strong> (ferrovie, strade, porti, terminali per container,<br />

autostrade telematiche, gasdotti e oleodotti) e <strong>di</strong> ciò che viene trasportato (merci, persone,<br />

idee, fonti energetiche e bits).<br />

Per impulso e sotto <strong>la</strong> guida delle istituzioni comunitarie, <strong>la</strong> prima conferenza paneuropea sui<br />

trasporti <strong>di</strong> Praga (1991) ha gettato le basi del progetto nelle sue linee generali; <strong>la</strong> seconda<br />

conferenza <strong>di</strong> Creta (1994) ha definito i primi nove corridoi; <strong>la</strong> terza conferenza <strong>di</strong> Helsinki<br />

(1997) ha in<strong>di</strong>viduato il decimo corridoio. Inoltre, a Helsinki sono state decise estensioni ai<br />

progetti iniziali, su <strong>di</strong> uno schema a rete, per collegare al tracciato dei corridoi veri e propri le<br />

aree che gravitano attorno agli assi <strong>di</strong> <strong>comunicazione</strong>. La via Baltica (corridoio 1); i<br />

collegamenti tra Germania, Ucraina e Russia, attraverso <strong>la</strong> Polonia (corridoi 2 e 3); i corridoi<br />

balcanici, che partono dal<strong>la</strong> Germania (corridoio 4, fino ad Istanbul), dall’Austria (corridoio<br />

10) e dall’Italia (corridoio 5, con vari settori paralleli, anche fino a Kiev); il congiungimento<br />

tra i corridoi 1, 2, 3 e 5, attraverso <strong>la</strong> Polonia, <strong>la</strong> Repubblica ceca e <strong>la</strong> Slovacchia (corridoio<br />

6); <strong>la</strong> via fluviale del Danubio, sempre attraverso l’area balcanica, dal<strong>la</strong> Germania al Mar<br />

Nero (corridoio 7); le ramificazioni, dall’Europa settentrionale, Russia compresa, ai paesi<br />

balcanici (corridoio 9).<br />

Tracciati Ovest-Est, dunque, ma soprattutto Nord-Sud, che sul<strong>la</strong> carta formano un<br />

reticolo denso e perfettamente integrato, con intersezioni ripetute che fungono da punto <strong>di</strong><br />

scambio, tuttavia con ostacoli <strong>di</strong> natura amministrativa (i confini tra Stati non membri<br />

dell’UE), <strong>di</strong> natura geografica, <strong>di</strong> natura storico-economica (<strong>la</strong> profonda arretratezza delle<br />

dotazioni iniziali <strong>di</strong> alcuni paesi).<br />

Gli Stati coinvolti in ogni singolo corridoio firmano un Protocollo d’intesa, formano un<br />

Comitato d’in<strong>di</strong>rizzo, in<strong>di</strong>viduano un paese guida che ha il compito <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare tutte le<br />

iniziative tese al<strong>la</strong> realizzazione dei progetti concordati. Si tratta <strong>di</strong> progetti che riaprono<br />

<strong>di</strong>rettrici <strong>di</strong> <strong>comunicazione</strong> rese inservibili dal<strong>la</strong> Guerra fredda e partono da infrastrutture già<br />

esistenti, progetti che per <strong>la</strong> maggior parte sono partiti dal nul<strong>la</strong> e sono ancora alle fasi<br />

preliminari <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. Soprattutto sono programmi che, oltre che dai finanziamenti europei,<br />

<strong>di</strong>pendono dalle capacità dei singoli Stati <strong>di</strong> mobilitare risorse e <strong>di</strong> creare <strong>la</strong> cornice politicoamministrativa<br />

necessaria ad attirare gli investimenti, anche privati. I corridoi paneuropei<br />

hanno dunque <strong>la</strong> funzione <strong>di</strong> ripristinate i collegamenti tra Est e Ovest in quanto tasselli più<br />

vistosi del più ampio ed ambizioso progetto re<strong>la</strong>tivo al network paneuropeo dei trasporti.<br />

Corridoio I - 995 km (445 km stradali; 550 km ferroviari)<br />

Helsinki Fin<strong>la</strong>n<strong>di</strong>a<br />

Tallinn Estonia<br />

Riga Lettonia<br />

Kaunas<br />

K<strong>la</strong>ipeda<br />

Varsavia<br />

Gdansk<br />

<strong>Lituania</strong><br />

Polonia<br />

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