Lituania Il sistema di comunicazione e la logistica ... - Sviluppo Lazio
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INTRODUZIONE<br />
Le Repubbliche baltiche fanno parte <strong>di</strong> una delle aree più interessanti dal punto <strong>di</strong> vista<br />
geopolitico e geo-economico: Estonia, Lettonia e <strong>Lituania</strong> sono nate dal recente<br />
smembramento dell’URSS (1991) e sono tra i <strong>di</strong>eci Paesi protagonisti del<strong>la</strong> recentissima<br />
espansione dell’Unione Europea (1 maggio 2004), in qualità <strong>di</strong> Stati membri con deroga.<br />
L’al<strong>la</strong>rgamento ad est ha come <strong>di</strong>retta conseguenza quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> portare importanti<br />
cambiamenti nel <strong>sistema</strong> economico dell’Unione, ovviamente più drammatici per i nuovi<br />
membri, in quanto si tratta <strong>di</strong> cambiamenti strutturali. Si può ragionevolmente aspettare che<br />
<strong>la</strong> futura crescita del<strong>la</strong> regione baltica faccia raggiungere il livello attuale dell’UE in circa<br />
trent’anni, il che presuppone un periodo intensivo <strong>di</strong> investimenti probabilmente<br />
accompagnati da sconvolgimenti nel<strong>la</strong> struttura inse<strong>di</strong>ativa. Tutte questioni in cui una<br />
pianificazione spaziale sostenibile, e quin<strong>di</strong> proiettata nel futuro, può e deve giocare il<br />
suo ruolo.<br />
E’ da considerare poi che Estonia, Lettonia e <strong>Lituania</strong> si trovano a confrontarsi <strong>di</strong>rettamente<br />
con gli altri Stati appartenenti al<strong>la</strong> regione baltica, con cui hanno re<strong>la</strong>zioni fortemente<br />
squilibrate. In effetti, economicamente, socialmente e culturalmente, gli Stati europei più<br />
piccoli sono tendenzialmente <strong>di</strong>pendenti dai loro vicini più gran<strong>di</strong>, con il rischio <strong>di</strong> una<br />
concentrazione sproporzionata <strong>di</strong> attività economiche al centro del continente. Emerge quin<strong>di</strong><br />
il bisogno, ma è anche una grossa sfida e al tempo stesso un’opportunità, che i Paesi<br />
periferici si rafforzino all’interno, per essere capaci <strong>di</strong> agire in<strong>di</strong>pendentemente nel <strong>sistema</strong><br />
economico globale.<br />
Le attività economiche tendono sempre più ad aprirsi al mercato globale, cercando partner<br />
commerciali in circoli sempre più ampi e facendo sempre meno affidamento sul semplice<br />
contesto statale. Contemporaneamente i soggetti economici cercano <strong>di</strong> inserirsi in ambienti<br />
più prettamente “locali”, che rendano possibili contatti face-to-face e <strong>la</strong> creazione <strong>di</strong> un clima<br />
<strong>di</strong> fiducia, così che le imprese possano scambiarsi i vantaggi delle economie esterne. Queste<br />
ultime <strong>di</strong>pendono dalle re<strong>la</strong>zioni sociali <strong>di</strong> produzione che si costituiscono all’interno del<br />
territorio che le comprende, e trovano <strong>la</strong> loro efficacia nel grado <strong>di</strong> coesione socioculturale<br />
e soprattutto nel<strong>la</strong> consapevolezza presente nel <strong>sistema</strong> locale.<br />
La logica dell’organizzazione spaziale così <strong>di</strong>venta uno strumento cruciale per <strong>la</strong> formazione<br />
<strong>di</strong> un milieu innovativo e <strong>di</strong>namico, in cui si possano combinare sinergicamente varie attività<br />
e competenze. Per ottenere un alto livello <strong>di</strong> interazione è necessario un altrettanto alto<br />
livello <strong>di</strong> sviluppo economico che metta in evidenza a tutti i partner vantaggi reciproci.<br />
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