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F47 PE febbraio 2010 INTERNO

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Dentro i cortili<br />

La vita, tra inizio e compimento<br />

Buona riuscita degli incontri riservati alle ultime classi dei licei sul tema della vita<br />

Anche quest’anno, la proposta di riflessione<br />

rivolta alle classi dei maturandi del<br />

S.Ambrogio ha coinvolto e colpito tutti gli<br />

studenti. L’argomento scelto — la vita<br />

nelle sue due fasi di nascita e morte — è<br />

certamente di difficile discussione e i ragazzi<br />

si sono trovati ad affrontare tematiche<br />

basilari per chiunque voglia dare un<br />

senso alla propria vita. Certo, non tutti<br />

sono partiti con cuore aperto...<br />

C’era ad esempio chi pensava ai soliti incontri<br />

di taglio moralistico (“tutta teoria<br />

e, poi, dei sentimenti chi si cura?”) ed è sceso<br />

nella sala Sant’Ambrogio — che ha<br />

ospitato i tre momenti — con aria diffidente.<br />

O chi non aspettava che di lanciare<br />

la sua provocazione, sperando di confrontarsi<br />

su argomenti difficili con gli esperti.<br />

Alcuni, partiti con idee chiare in testa, le<br />

hanno cambiate completamente, altri invece,<br />

confusi, hanno forse trovato un ordine<br />

al groviglio delle loro riflessioni partorite<br />

negli anni di vita adolescenziale. Di<br />

certo, nessuno avrebbe pensato di assistere<br />

ad una condivisione così intensa di<br />

esperienze vissute: i due medici si sono<br />

raccontati semplicemente, senza pretese,<br />

umanamente e così hanno conquistato la<br />

partecipazione dei ragazzi.<br />

Il primo incontro, sul tema della nascita, ha<br />

visto protagonista Agostino Mangia, ginecologo<br />

ed esperto in ostetricia. Dopo una<br />

rapida presentazione del processo biologico<br />

di concepimento, egli ha parlato dell’importanza<br />

dell’istinto alla procreazione, che supera<br />

la dimensione propriamente animale,<br />

volta alla sopravvivenza della specie e si trasforma<br />

invece in un vero e proprio dono, la<br />

vita; dono completamente gratuito, perché<br />

quello materno è un amore che viene da<br />

dentro, la volontà di partecipare al ciclo naturale<br />

di riproduzione e di ringraziare<br />

dell’opportunità di vivere che ci è stata concessa.<br />

Impegno certo gravoso, ma anche<br />

stupendo, se carico d’affetto.<br />

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