Tipologia e struttura degli idrocarburi - Treccani
Tipologia e struttura degli idrocarburi - Treccani
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NATURA E CARATTERISTICHE DEGLI IDROCARBURI<br />
successione di un doppio legame e due legami semplici. L’omologo<br />
della gomma naturale, dalla quale differisce per la presenza<br />
di doppi legami in configurazione trans, è rappresentato<br />
dalla guttaperca. È interessante notare come la sola differenza<br />
di configurazione cis-trans nella <strong>struttura</strong> del polimero<br />
dell’isoprene porti a due composti dalle caratteristiche tanto<br />
differenti. I composti polimerici insaturi più simili alla gomma<br />
naturale sono quelli derivati dalla poliaddizione dell’1,3-butadiene.<br />
Anche in questo caso si ottiene un materiale <strong>struttura</strong>lmente<br />
simile al poliisoprene che prende genericamente il nome<br />
di elastomero.<br />
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gomma naturale<br />
cis-1,4-poliisoprene<br />
guttaperca<br />
trans-1,4-poliisoprene<br />
elastomero<br />
1,3-polibutadiene<br />
Cicloalcheni<br />
I cicloalcheni sono molecole cicliche che hanno al loro<br />
interno uno o più doppi legami. La nomenclatura segue quella<br />
<strong>degli</strong> alcheni lineari con l’aggiunta del prefisso ciclo-. Di<br />
seguito sono illustrate le strutture di alcuni cicloalcheni:<br />
ciclopropene ciclobutene ciclopentene<br />
cicloesene cis-cicloottene trans-cicloottene<br />
I più piccoli tra questi <strong>idrocarburi</strong> esistono solamente nella<br />
forma cis, in quanto un’eventuale <strong>struttura</strong> trans comporterebbe<br />
una tensione d’anello eccessiva. Il primo cicloalchene<br />
che può essere isolato nella forma trans è il cicloottene. È interessante<br />
notare come la molecola del trans-cicloottene sia otticamente<br />
attiva, poiché la sua particolare <strong>struttura</strong> fa sì che le<br />
immagini speculari non siano sovrapponibili. Esistono, quindi,<br />
due enantiomeri distinti del trans-cicloottene senza che nella<br />
molecola sia presente un carbonio chirale. Questa particolarità<br />
è già stata trovata nei composti con doppi legami cumulati.<br />
Come per i dieni lineari, esistono anche sistemi ciclici che<br />
presentano doppi legami coniugati. Esempi di questa classe di<br />
composti sono rappresentati dal ciclobutadiene, dal ciclopentadiene<br />
e dal cicloottatriene:<br />
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Gli alcheni ciclici con solo doppi legami coniugati vengono<br />
anche detti annuleni (v. oltre).<br />
Generalmente i cicloalcheni a più alto peso molecolare con<br />
doppi legami coniugati non sono stabili, trasformandosi nel<br />
tempo in composti con anelli condensati e costituiti da 4, 5 o<br />
6 atomi di carbonio per anello.<br />
Alchini<br />
ciclobutadiene ciclopentadiene cicloottatriene<br />
Struttura<br />
Gli alchini sono <strong>idrocarburi</strong> insaturi nei quali è presente<br />
un triplo legame CC. Gli atomi di carbonio coinvolti nel triplo<br />
legame sono ibridizzati sp, sono legati a un solo altro atomo,<br />
di carbonio o di idrogeno, e formano fra loro angoli di 180°.<br />
Gli alchini possiedono la formula bruta generale C n H 2n2<br />
e vengono indicati con il suffisso -ino. Il primo termine della<br />
serie <strong>degli</strong> alchini, pur essendo identificato secondo la nomenclatura<br />
IUPAC come etino, viene normalmente chiamato acetilene,<br />
ed è di gran lunga il più importante. A temperatura<br />
ambiente esso si trova allo stato gassoso e liquefa a 189 K;<br />
inoltre, essendo un composto instabile, può esplodere facilmente<br />
producendo carbone e idrogeno. Usualmente viene utilizzato<br />
per assegnare il nome agli alchini superiori, considerati<br />
derivati dell’acetilene: seguendo queste regole, per esempio,<br />
il propino viene identificato con il termine di metilacetilene.<br />
Per le sostanze nelle quali il triplo legame si trova all’interno<br />
della molecola, per le molecole ramificate o cicliche, valgono<br />
le regole di nomenclatura illustrate per gli alcheni. Così<br />
come l’acetilene, anche il propino e l’1-butino sono gassosi a<br />
condizioni standard (le temperature di ebollizione sono rispettivamente<br />
250 K e 283 K), mentre (sempre in condizioni standard)<br />
già il 2-butino si presenta liquido, in quanto la sua temperatura<br />
di ebollizione è di 300 K. A partire dagli alchini contenenti<br />
quattro atomi di carbonio sono presenti isomeri di<br />
posizione e di catena mentre, per via del triplo legame, non esistono<br />
stereoisomeri.<br />
1.2.2 Idrocarburi aromatici<br />
Gli <strong>idrocarburi</strong> aromatici sono l’altra grande classe dei composti<br />
formati da carbonio e idrogeno. Il capostipite è il benzene,<br />
scoperto nel 1825 da Michael Faraday appena dopo essere<br />
diventato direttore del laboratorio di chimica della Royal<br />
Institution di Londra. Faraday riuscì a isolarlo dai prodotti di<br />
distillazione di un olio ottenuto come sottoprodotto della fabbricazione<br />
del gas illuminante. La composizione della molecola<br />
di benzene fu individuata in sei atomi di carbonio e sei<br />
di idrogeno ma la disposizione di questi atomi nella molecola<br />
non era chiara. Tale problema rimase aperto fino al 1865,<br />
quando Friedrich August Kekulé von Stradonitz intuì che la<br />
<strong>struttura</strong> doveva essere ciclica con tre doppi legami. Così il<br />
chimico tedesco descrisse come riuscì a individuare la <strong>struttura</strong><br />
del capostipite dei composti aromatici: «Stavo seduto<br />
intento a scrivere il mio trattato, ma il lavoro non progrediva;<br />
i miei pensieri erano altrove. Girai la mia sedia verso il fuoco<br />
16 ENCICLOPEDIA DEGLI IDROCARBURI