L'unione di qualità vincenti - Elvox
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L’architettura esterna<br />
54<br />
L’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong>rezionale<br />
Nella fase <strong>di</strong> definizione architettonica delle viste prospettiche si è cercato <strong>di</strong> coniugare<br />
i concetti <strong>di</strong> snellezza e trasparenza, armonizzandoli con la rigorosa regolarità<br />
e tra<strong>di</strong>zione che il cotto trasmette, tutto contenuto all’interno dalla grande<br />
struttura della vela <strong>di</strong> copertura. Pur rispondendo ai canoni <strong>di</strong> una rigorosa simmetria<br />
i <strong>di</strong>versi elementi principali che la compongono sono utilizzati secondo inclinazioni,<br />
andamenti verticali, superfici e volumi tra loro <strong>di</strong>versi, che gradatamente<br />
si sovrappongono e che forniscono quinte molteplici e multiformi, <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferente<br />
effetto al mo<strong>di</strong>ficarsi dell’angolazione del punto <strong>di</strong> osservazione. Paradossalmente<br />
non è la vista frontale quella più ricca <strong>di</strong> maggiore connotazione<br />
estetica, ma quelle parzialmente laterali, ove il gioco delle colonne inclinate esalta<br />
l’andamento della facciata monolitica e produce un contrasto con la verticalità<br />
della facciata centrale, dei pilastri terminali e mette in maggior risalto l’andamento<br />
curvilineo della vela superiore e i suoi sbalzi esterni.<br />
La trasparenza della facciata principale era per noi una caratteristica imprescin<strong>di</strong>bile,<br />
ma la sua leggerezza non doveva fa perdere peso all’architettura d’assieme,<br />
ecco perché l’interruzione della curvatura e dell’inclinazione al centro, ecco<br />
perché il cambio <strong>di</strong> trasparenza in quella zona. La zona centrale, ad angolo trapezio,<br />
è uno dei segni forti del prospetto principale, insieme allo slancio <strong>di</strong>namico<br />
che la curvatura della vela dà verso l’alto, sorretta dai pilastri troncoconici che<br />
emergono dai sottostanti specchi d’acqua. Il vetro è sicuramente protagonista non<br />
solo per la leggerezza che dona e come espe<strong>di</strong>ente per sottrarre gli elementi superflui,<br />
ma anche perché, essendo <strong>di</strong> tipo monolitico, crea una visione speciale:<br />
sembra sorreggersi da solo quasi per una magia della tecnica.<br />
Anche gli altri elementi trasparenti, “i fori finestra tra<strong>di</strong>zionali”, sono trattati in<br />
modo inusuale, infatti alla vista esterna appare solo il vetro, nessun profilo metallico,<br />
un effetto reso possibile da una specifica soluzione che ha consentito <strong>di</strong><br />
realizzare delle imbotti perimetrali in cotto, che incorniciano e nascondono perfettamente<br />
i profili senza intaccarne il loro funzionamento.<br />
L’e<strong>di</strong>ficio è concepito con tre vincoli <strong>di</strong>mensionali che hanno imposto una realizzazione<br />
particolarmente precisa e <strong>di</strong> conseguenza laboriosa. Le <strong>di</strong>mensioni della<br />
tavella in cotto rigato (250x500 mm) mai tagliata sul prospetto principale ha imposto<br />
sia la larghezza delle semiali che l’altezza <strong>di</strong> interpiano, così pure la lar-