NOTIZIARIO - Ofmna.org

Figlio in suo potere".
È questa verità che ci rende liberi da ogni
forma di schiavitù, di peccato; che permette a ciascu-
no di noi di non rimanere rinchiuso nella tomba del
proprio egoismo e delle proprie paure, ma ad
"alzarsi" e a riprendere di nuovo il cammino spedita-
mente lungo le strade di Dio verso la Vita senza fine,
verso l'alba del giorno senza tramonto.
...Per essere "lievito nuovo"...
"Se siete risorti con Cristo cercate le cose di las-
sù"! Le parole di S. Paolo ci esortano a non fuggire dal
mondo, a non assumere un atteggiamento alienato
rispetto alla storia, alle nostre responsabilità e ai no-
stri impegni, ma ad una piena e radicale trasforma-
zione per condividere la stessa missione di Gesù, se-
guendo le sue stesse orme e facendo nostra la logica
del chicco di grano. "Togliete il levito vecchio per essere
pasta nuova... Celebriamo, dunque, la festa non con il lievi-
to vecchio, né con il lievito di malizia e di perversità, ma
con azzimi di sincerità e di verità”. Non si può vivere la
festa della Resurrezione di Cristo, se non facciamo
pulizia da tutto ciò che corrompe la vita nuova dei
risorti. Siamo chiamati a vivere uno stile nuovo nei
rapporti con i fratelli, con la storia, con il mondo.
L'annuncio della Risurrezione di Gesù non è destina-
to a restare nell'ambito della liturgia, circoscritto e
relegato ad un momento cultuale, è un evento capace
di trasfigurare la nostra esistenza:
ci strappa da una vita disorientata e ci rende cer-
ti di avere una direzione, un senso; con Cristo,
infatti, anche noi risorgeremo ad una vita nuova
ed un giorno condivideremo completamente la
sua vittoria sul peccato e sulla morte;
ci libera dall'egoismo e ci dà la possibilità di a-
prirci alla misericordia e alla fraternità;
ANNO XVI NUMERO 3 – MARZO 2012
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ci dona la certezza che non saranno la cattive-
ria, l'arroganza, la menzogna o la violenza a
pronunciare l'ultima parola della nostra esi-
stenza e della storia, ma l'amore, la bontà, la
generosità che giunge fino al sacrificio di sé.
Celebrare la Pasqua di Cristo significa di
fatto, cari fratelli, proclamare la possibilità di vivere
in modo nuovo, grazie a Lui, assieme a Lui.
La speranza deve essere fondamento della
nostra esistenza feriale, lievito buono che riesce a far
fermentare tutta la massa.
La morte e resurrezione di Gesù Cristo, in-
fatti, ci hanno resi lievito buono nella pasta della
storia: invochiamo lo Spirito del Risorto perché ci
renda capaci di togliere dal nostro animo ogni du-
rezza, ogni egoismo, ogni peccato e ci dia un cuore
nuovo e gioioso, capace di pulsare al suo ritmo.
Carissimi fratelli, disponiamoci ad accoglie-
re l'amore del nuovo giorno, per essere nelle nostre
fraternità, lì dove il Signore ci ha posti, nella storia
che siamo chiamati a vivere, e nei luoghi in cui ope-
riamo, annunciatori e portatori del "novum" di Dio.
S. Chiara che continua nel nostro oggi, attra-
verso le Sorelle del Secondo Ordine, a far risuonare
il "nuovo cantico dell'Amore" e la Vergine Maria
"nuova Eva" ci guidino e ci sostengano nella nostra
vocazione e missione evangelizzatrice, aiutandoci a
restituire, in novità di vita, il dono del Vangelo.
Santa Pasqua
di Resurrezione