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L’Impero dopo Ottaviano<br />
56<br />
Perché fu distrutta Gerusalemme?<br />
La provincia della Palestina, dove avvenivano frequenti ribellioni<br />
della popolazione contro il dominio di Roma, era stata<br />
posta in qualità di provincia imperiale sotto il diretto controllo<br />
dell’imperatore.<br />
Durante l’Impero di Vespasiano il suo governo era stato affidato<br />
al figlio Tito. Questi, nel 70 d.C., quando scoppiò l’en-<br />
TRAIANO E LE ULTIME<br />
CONQUISTE DELL’IMPERO<br />
Alla fine della dinastia flavia, dopo la damnatio memoriae<br />
di Domiziano, il Senato elesse imperatore un suo<br />
rappresentante, Marco Cocceio Nerva. Con Nerva iniziarono<br />
gli imperatori adottivi, cosiddetti perché ciascuno,<br />
prima di morire, avrebbe dovuto adottare il<br />
successore. Nerva adottò Marco Ulpio Traiano, che divenne<br />
imperatore nel 98 d.C. La scelta di Traiano costituì<br />
una grande novità perché per la prima volta<br />
l’imperatore non era un italico, ma proveniva da<br />
una provincia dell’Impero, la Spagna. L’Impero dimostrava<br />
così di essere un territorio unico e compatto,<br />
dove non c’era più alcuna distinzione tra Italia e province.<br />
Con Traiano Roma conobbe il massimo della sua<br />
i Un particolare<br />
della Colonna<br />
Traiana. Al ritorno<br />
dalle sue conquiste<br />
in Oriente, Traiano<br />
fece erigere nel<br />
Foro Romano una<br />
colonna di marmo<br />
di 33 metri di<br />
altezza, nota come<br />
Colonna Traiana,<br />
che rappresentava,<br />
scolpite in<br />
bassorilievo, le fasi<br />
che portarono alla<br />
conquista romana<br />
della Dacia.<br />
LE ANTICHE CIVILTÀ<br />
nesima rivolta contro i Romani, rispose con estrema durezza:<br />
uccise in massa tutti i rivoltosi, poi entrò a Gerusalemme,<br />
la saccheggiò e la distrusse. Molti Ebrei furono<br />
costretti a lasciare la Palestina e a trasferirsi in altre<br />
parti dell’Impero: fu uno dei momenti più drammatici della<br />
diaspora, ossia la dispersione del popolo ebraico.<br />
espansione: in due campagne militari, tra il 101 e il<br />
107 d.C., ridusse a provincia la Dacia, corrispondente<br />
all’attuale Romania, terra ricca di immensi giacimenti di<br />
oro. Tra il 114 e il 116 d.C. sconfisse invece i Parti, occupando<br />
tre nuove province: l’Armenia (nell’attuale<br />
Turchia), la Mesopotamia e l’Assiria.<br />
I successori di Traiano, Adriano e Antonino Pio, abbandonarono<br />
la politica di conquista del loro predecessore<br />
e si preoccuparono di consolidare i confini<br />
dell’Impero. Fu così che per cinquant’anni Roma godette<br />
di un periodo di pace e di prosperità, universalmente<br />
giudicata come il periodo più felice della <strong>storia</strong><br />
di Roma.