Le distanze ultrametriche - Sapienza
Le distanze ultrametriche - Sapienza
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-Modello euclideo edLr<br />
Il luogo geometrico··è rappresentato dalla figura disegnata con tratto continuo: gli<br />
archi di circonferenza (di raggio AB e con centro una in A e l'altra in B) individuano i<br />
punti che con AB lato, formano un triangolo isoscele; ciascuno dei due punti C e C'<br />
forma con AB un triangolo equilatero e le due semirette con origine in C e in Cf,<br />
perpendicolari ad AB, indicano i punti che formano un triangolo isoscele di cui AB è la<br />
base (di lunghezza inferiore ai lati). Per individuare quindi sul piano euclideo un punto in<br />
modo da soddisfare la disuguaglianza ultrametrica rispetto a due assegnati, è necessario<br />
sceglierlo tra quelli delle precedente figura evidenziata.<br />
Per scegliere un quarto punto, sempre mantenendo il vincolo ultrametrico,<br />
supponendo di avere fissato tre punti A, B e C del piano in configurazione ultrametrica,<br />
si considerino a due a due i tre punti A, B e C assegnati e si costruisca per ciascuna<br />
coppia un luogo geometrico costituito dagli archi di circonferenza e le due semirette<br />
come visto sopra (fig. 3).<br />
Figura 3<br />
L'intersezione dei tre luoghi geometrici così individuati è costituita dagli stessi tre<br />
punti iniziali A, n e C. Il quarto punto deve allora necessariamente coincidere con uno di<br />
essi, producendo almeno una coppia di <strong>ultrametriche</strong> con lo stesso valore. Come prevede<br />
il Teorema di Holman, dati 11 = 4 punti "ultrametrici", per avere un insieme di<br />
<strong>ultrametriche</strong> tutte distinte la dimensione minima dello spazio euclideo in cui è possibile<br />
rappresentarli è n-l = 3, e quindi dal piano è necessario passare allo spazio euclideo<br />
tridimensionale; la figura che si ottiene è quella di un tetraedro le cui facce sono dei<br />
triangoli equilateri o isosceli con base inferiore ai lati (fig. 4).<br />
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