05 Gavagna.pdf - BOLbusiness
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118 Veronica <strong>Gavagna</strong><br />
Supponiamo dunque che uno prenda in prestito 100 lire concordando<br />
un interesse composto annuo del 20% e che decida poi<br />
di restituire capitale e interesse maturato dopo soli 6 mesi. Il punto<br />
critico è determinare la formula più corretta per il calcolo dell’interesse.<br />
La maggior parte degli “aritmetici” risolve banalmente la<br />
questione osservando che l’interesse di 20 lire su 100 all’anno significa<br />
lira al mese. Dato che 1 lira 5 240 denari,<br />
l’interesse mensile per lira è pari a denari per<br />
lira. Dunque, se l’interesse è di 4 denari per lira al mese, 100 lire<br />
in un mese fruttano 400 denari e in 6 mesi fruttano 2400 denari,<br />
cioè 2400 : 240 5 10 lire.<br />
Tale soluzione viene vivacemente contestata da Pacioli e da<br />
Sfortunati, perché se il patto è di riscuotere l’interesse a capo d’anno,<br />
cioè di calcolare l’interesse composto, non si può ragionare come se<br />
l’interesse fosse semplice32 20<br />
12 3 100 5<br />
. Bisogna calcolare di quale cifra il creditore<br />
dovrà accontentarsi se il capitale1interesse gli viene restituito<br />
dopo 6 mesi anziché dopo un anno: si tratta dunque di un problema<br />
di sconto, che, in un certo senso inverte il problema del “meritare”.<br />
Il primo passo della strategia alternativa proposta da Pacioli<br />
è quello di calcolare – come nel caso precedente – l’interesse mensile,<br />
che è pari a 4 denari per lira. Questo significa che in 6 mesi<br />
1 lira (ovvero 20 soldi) frutta 24 denari, cioè 2 soldi: dopo i primi<br />
6 mesi, dunque, 20 soldi sono diventati 22. Se il creditore ritira il<br />
capitale1interesse 6 mesi prima della scadenza, significa che non<br />
potrà “beneficiare” di quell’accrescimento e quindi dovrà “accontentarsi”<br />
di 20 soldi anziché riceverne 22. A questo punto basta<br />
applicare la regola del tre semplice che traduce la seguente domanda:<br />
“se invece di 22 soldi ritiro subito la somma accontentandomi<br />
di 20 soldi, quanto dovrò accettare invece delle 120 lire pattuite?”<br />
La risposta si ottiene impostando una semplice proporzione<br />
5<br />
3 3 100<br />
5<br />
3 3 100 3 240 5 4<br />
32 “... alla qual conclusione il detto frate Luca & Giovanni Sfortunati caloniando<br />
rispondono che salva loro inteligentia, la cosa non va cosi, digando che<br />
tal openione saria vera nelli meriti fatti simplicemente, ma non in quelli meriti<br />
fatti a capo d’anno”.