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Efficienza energetica e politica ambientale La sfida dell'innovazione ...

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10 IL GIORNALE dell’INGEGNERE N. 1 - 15 Gennaio 2010<br />

FOCUS/<br />

Gas, petrolio e una bilancia commerciale in deficit<br />

Tra i partner commerciali<br />

preferiti dall’Italia<br />

l’Africa occupa un<br />

posto di un certo rilievo come<br />

fornitore. Mentre come<br />

mercato di sbocco delle nostre<br />

esportazioni scala, inevitabilmente,<br />

verso il fondo<br />

della classifica. E questo per<br />

un chiaro motivo: i nostri acquisti<br />

all’interno del Continente<br />

Nero… riguardano essenzialmente<br />

il nero petrolio<br />

(e il gas naturale). Materie<br />

prime energetiche, quindi, di<br />

cui il nostro Paese ha un disperato<br />

bisogno e che, nel<br />

2008, sono state pure interessate<br />

da un picco delle<br />

quotazioni, prima dell’esplosione<br />

della crisi nella sua<br />

massima virulenza. Molto<br />

meno appetibile - almeno<br />

per le economie locali - e<br />

dunque meno acquistato,<br />

sembra essere il made in<br />

Italy di qualità. Da qui la forte<br />

differenza nel peso specifico<br />

dell’Africa come nostro<br />

partner commerciale: assorbe<br />

solo il 4,9 per cento delle<br />

nostre esportazioni ma copre<br />

il 10,2 per cento delle<br />

nostre importazioni.<br />

Sfogliando i rapporti di Ice<br />

(Istituto per il commercio<br />

estero) ed Istat si scoprono<br />

maggiori dettagli. “Nel 2008<br />

– spiegano gli esperti dell’Ice<br />

- il deficit commerciale dell’Italia<br />

con l’Africa si è ampliato,<br />

soprattutto a causa<br />

della crescita del saldo negativo<br />

con i Paesi dell’Africa<br />

settentrionale, che ha riguardato<br />

in particolare Algeria<br />

e Libia. Le importazioni<br />

complessive sono aumentate<br />

di oltre il 20 per<br />

cento rispetto al 2007. Gli<br />

INFRASTRUTTURE “EUROPA-AFRICA”<br />

acquisti da Algeria (più 41<br />

per cento), Egitto (più 23 per<br />

cento), Libia (più 24 per cento)<br />

e Sud Africa (più 19 per<br />

cento) hanno contribuito significativamente<br />

a questo incremento.<br />

Ad essi va sommato<br />

l’ottimo risultato delle<br />

importazioni dalla Nigeria<br />

(più 8 per cento), che si inserisce<br />

in un trend di crescita<br />

iniziato nel 2003. Questi<br />

flussi riflettono gli acquisti di<br />

materie prime dall’area: Libia<br />

e Algeria si confermano, anche<br />

nel 2008, prima e seconda<br />

fonte di prodotti energetici<br />

per l’Italia”.<br />

È comunque significativo anche<br />

il trend delle esportazioni,<br />

lievitate sensibilmente<br />

nel corso del 2008, rispetto<br />

all’anno prima: più 23 per<br />

cento considerando l’area nel<br />

suo complesso, con una netta<br />

prevalenza dei Paesi che<br />

si affacciano al Mediterraneo<br />

Libia e Algeria<br />

si confermano,<br />

anche nel 2008,<br />

prima e seconda<br />

fonte di prodotti<br />

energetici<br />

per il nostro<br />

Paese<br />

Con la sola<br />

esclusione<br />

del Giappone,<br />

l’Asia continua<br />

a strappare<br />

quote<br />

di mercato<br />

alle nazioni<br />

occidentali<br />

foto: Sergio Russo<br />

IL COMMERCIO ESTERO DELL'ITALIA PER AREE GEOGRAFICHE (valore %, anno 2008)<br />

Arre geografiche<br />

Unione Europea<br />

Europa non UE<br />

Africa settentrionale<br />

Altri Paesi Africa<br />

America settentrionale<br />

America centro e sud<br />

Medio Oriente<br />

Asia centro e sud<br />

Asia orientale<br />

Resto del mondo<br />

peso %<br />

58,5<br />

11,3<br />

3,6<br />

1,3<br />

7,0<br />

3,3<br />

5,1<br />

1,3<br />

6,1<br />

2,5<br />

100<br />

(più 32 per cento) e con Algeria<br />

e Libia entrambe in<br />

crescita addirittura del 63 per<br />

cento. Meno significativi, invece,<br />

i dati relativi alle esportazioni<br />

negli altri Paesi africani,<br />

a conferma di come<br />

l’Africa per l’Italia dei commerci<br />

sia soprattutto il<br />

Maghreb.<br />

Interessante anche rapportare<br />

la presenza dell’Italia nel<br />

Continente africano a quella<br />

dei suoi principali competitor<br />

commerciali. “Sempre in<br />

relazione all’Africa settentrionale<br />

– prosegue l’Ice - è<br />

stato positivo il trend delle<br />

esportazioni di Germania e<br />

Spagna, meno però dell’andamento<br />

che ha contraddistinto<br />

l’Italia; mentre è restata<br />

invariata la quota del<br />

Regno Unito ed è lievemente<br />

diminuita quella francese.<br />

<strong>La</strong> situazione cambia radicalmente<br />

se si guarda all’A-<br />

In Africa si vende un’auto...<br />

ogni cento telefoni<br />

cellulari. È questa una delle<br />

tante contraddizioni (almeno<br />

secondo i parametri<br />

nostrani) del Continente Nero.<br />

Lo scorso anno sono stati,<br />

infatti, venduti oltre 130<br />

milioni di cellulari in Africa<br />

(compreso il Medio Oriente).<br />

Un valore di assoluto rilievo<br />

su scala mondiale se<br />

confrontato con i meno di<br />

190 milioni dell’Europa Occidentale,<br />

con i 480 milioni<br />

dell’Asia e del Pacifico, con i<br />

“soli” 120 milioni dell’America<br />

<strong>La</strong>tina.<br />

Di tutt’altro tenore il mercato<br />

dell’auto. Nel 2007 risultano<br />

vendute oltre 70 milioni di<br />

auto nel mondo: 23 milioni<br />

sono state immatricolate in<br />

Europa, 21,4 in Asia (ma già<br />

nel 2008 c’è stato il sorpasso<br />

nei confronti del Vecchio<br />

Continente), 19,4 negli Stati<br />

Uniti e in Canada, 4,4 milioni<br />

nell’America <strong>La</strong>tina. Chiudono<br />

la classifica il Medio<br />

Oriente con 2,4 milioni e l’Africa<br />

con soli 1,4 milioni. Un<br />

intero continente, quindi,<br />

mette su strada (molte) meno<br />

macchine di una singola nazione<br />

come l’Italia!<br />

Pressoché inesistente è ad<br />

oggi anche l’industria locale<br />

di settore. Secondo le statistiche<br />

internazionali dell’Organization<br />

of Motor Vehicle<br />

Manufacturers, organismo<br />

che ha appena compiuto i 90<br />

anni di vita, la produzione di<br />

auto è limitata a 72.500 unità/anno<br />

in Egitto e a 321 mila<br />

vetture/anno in Sud Africa.<br />

Nel complesso meno di<br />

400 mila quattro ruote ri-<br />

Esportazioni Importazioni<br />

var. % dei valori '07/'08 peso % var. % dei valori '07/'08<br />

-3,7<br />

9,7<br />

32,4<br />

3,4<br />

-5,0<br />

1,7<br />

10,8<br />

5,7<br />

1,1<br />

-<br />

frica sub-sahariana: l’Asia<br />

orientale continua a strappare<br />

quote ai Paesi occidentali,<br />

grazie ad un aumento<br />

che continua ininterrotto da<br />

almeno un decennio e che<br />

riguarda (con l’esclusione del<br />

Giappone) tutte le economie<br />

che ne fanno parte, in particolare<br />

quella cinese”.<br />

È interessante valutare anche<br />

i numeri relativi ai primi<br />

mesi del 2009. “I dati dei<br />

primi mesi del 2009 (rispetto<br />

allo stesso periodo del 2008)<br />

– concludono gli esperti dell’Ice<br />

- mostrano, anche in<br />

Africa, una riduzione dei<br />

flussi. A differenza di altre<br />

aree però, le esportazioni<br />

verso l’Africa settentrionale<br />

hanno resistito maggiormente<br />

(contenendo la perdita<br />

entro i 6 punti percentuali),<br />

mentre le importazioni<br />

hanno subito una brusca<br />

battuta d’arresto (meno 27<br />

spetto al complessivo mondiale<br />

di 52,6 milioni; neppure<br />

l’1 per cento.<br />

Altrettanto evidente il gap se<br />

si considerano i veicoli com-<br />

54,0<br />

11,2<br />

8,3<br />

1,9<br />

3,6<br />

2,9<br />

5,1<br />

2,0<br />

10,4<br />

0,6<br />

100<br />

-5,3<br />

6,1<br />

24,8<br />

7,4<br />

7,5<br />

1,7<br />

20,1<br />

8,7<br />

3,8<br />

-<br />

per cento per l’Africa settentrionale<br />

e meno 46 per<br />

cento per gli altri Paesi africani).<br />

Un ultimo interessante dato<br />

riguarda gli investimenti italiani<br />

in Africa. Nel corso del<br />

2008 si registra una chiusura<br />

progressiva dei rubinetti. Le<br />

ragioni vanno ricercate soprattutto<br />

nella contrazione<br />

delle quotazioni delle materie<br />

prime (in particolare<br />

energetiche) e nel sempre<br />

più difficile accesso al credito<br />

che hanno limitato la partenza<br />

di grandi progetti, specie<br />

nel comparto<br />

dell’oil&gas. Tra le nazioni<br />

che sembrano avere sofferto<br />

di più della contrazione<br />

di flussi finanziari dall’Italia<br />

ci sono l’Angola, l’Egitto<br />

(che tuttavia rimane la destinazione<br />

privilegiata degli<br />

investimenti italiani in Africa)<br />

e la Libia.<br />

Mercato dell’auto fermo al palo<br />

È boom invece per i cellulari<br />

In Africa, nel 2007,<br />

risultano vendute<br />

solamente 1,4<br />

milioni di auto<br />

contro gli oltre 70<br />

milioni del resto del<br />

mondo. Per i veicoli<br />

commerciali si<br />

producono 284 mila<br />

camion rispetto ai<br />

18 milioni del<br />

mercato mondiale.<br />

foto: CIAT<br />

merciali. <strong>La</strong> capacità produttiva<br />

è di poco al di sopra delle<br />

42 mila unità/anno in Egitto<br />

(valore comunque in forte<br />

crescita rispetto all’anno precedente)<br />

e di 242 mila unità<br />

scarse in Sud Africa. Totale:<br />

284 mila camion rispetto a<br />

una produzione mondiale<br />

che sfiora i 18 milioni di unità.<br />

Infine gli autobus. Se su<br />

scala planetaria la produzione<br />

annua si assesta appena al di<br />

sotto delle 600 mila unità il<br />

contributo delle catene di<br />

montaggio africane si ferma a<br />

meno di 3.200 bus prodotti<br />

in Egitto e a meno di 1.400<br />

costruiti in Sud Africa.<br />

Difficile pensare a un prossimo<br />

imminente boom della<br />

mobilità interna con una<br />

struttura produttiva ad oggi<br />

ancora così debole e localizzata<br />

in due sole nazioni.

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