01 Executive summary
Il <strong>settore</strong> <strong>del</strong>le <strong>biotecnologie</strong> per la salute è in prima linea nel definire risposte innovative ai bisogni di salute <strong>del</strong>la società moderna rappresentando in molti casi una nuova speranza di cura per patologie diffuse e malattie rare. La seconda edizione <strong>del</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>sulle</strong> <strong>biotecnologie</strong> <strong>del</strong> <strong>settore</strong> farmaceutico ha l’obiettivo di fotografarne l’evoluzione, i principali trend e le nuove sfide oltre a fornire approfondimenti su alcune tematiche rilevanti. La rilevanza <strong>del</strong> <strong>settore</strong> è confermata dal sempre più ampio contributo offerto nella scoperta di nuove cure: le <strong>biotecnologie</strong> hanno assunto un ruolo crescente diventando una <strong>del</strong>le prime leve nell’identificare nuove risposte per malattie precedentemente incurabili e fornendo quindi nuove speranze a chi, in precedenza, non ne aveva. Il <strong>settore</strong> <strong>del</strong> farmaco biotech in Italia si compone di imprese <strong>del</strong> farmaco e di altre aziende biotech. Per le sue caratteristiche si configura come una risorsa per il Paese in termini di investimenti, fatturato ed occupazione, ma soprattutto per la rilevanza <strong>del</strong>la ricerca e <strong>del</strong>l’innovazione rispetto agli altri settori. Il comparto in cui si colloca il <strong>settore</strong> <strong>del</strong> farmaco biotech è quello red biotech, a sua volta incluso nell’ampio <strong>settore</strong> <strong>del</strong>le <strong>biotecnologie</strong> che nel 2011 è risultato composto da 407 imprese (-1,2% rispetto all’anno precedente), con 7.152 milioni di fatturato (+6,3%), 1.832 milioni di investimenti in R&S (+2,9%) e 6.739 addetti in R&S (-0,1%). Il red biotech contribuisce per il 58% al numero di imprese (235 su 407), con risultati importanti in termini di fatturato (95%, ovvero 6.766 milioni), investimenti (92%, ovvero 1.691 milioni), addetti in R&S (81%, ovvero 5.436 unità). I trend sono in crescita per quanto riguarda fatturato e investimenti (rispettivamente 5% e 3,4%), mentre si registra una diminuzione <strong>del</strong> numero di imprese ed una riduzione <strong>del</strong> numero di addetti in R&S (rispettivamente <strong>del</strong> -4,1% e <strong>del</strong> -0,8%). A sua volta il <strong>settore</strong> <strong>del</strong> farmaco biotech determina larga parte <strong>del</strong> red biotech. Il trend pressoché stabile <strong>del</strong> numero di addetti in R&S (4.846 unità rispetto alle precedenti 4.885) è determinato da un lato dal contributo crescente <strong>del</strong>le imprese <strong>del</strong> farmaco (+3,3%) e dall’altro dalla riduzione <strong>del</strong>le altre biotech <strong>del</strong> farmaco (-11,3%). Seppur con un numero di imprese in diminuzione (-4,9%), il fatturato <strong>Rapporto</strong> <strong>sulle</strong> <strong>biotecnologie</strong> <strong>del</strong> <strong>settore</strong> farmaceutico in Italia – 2013 Executive summary 01 (pari a 6.052 milioni) e gli investimenti in R&S (1.410 milioni) sono maggiori rispetto allo scorso anno, rispettivamente <strong>del</strong> 5% e <strong>del</strong> 3,1%. Le 53 imprese <strong>del</strong> farmaco rappresentano la parte preponderante <strong>del</strong> comparto: fatturato pari a 5.627 milioni (93% <strong>del</strong> totale), investimenti in R&S pari a 1.091 milioni (77% <strong>del</strong> totale), 3.627 addetti impiegati in R&S (75%). Le 122 altre biotech <strong>del</strong> farmaco hanno un fatturato attestatosi a 425 milioni, con una riduzione rispetto all’anno precedente dovuta all’uscita di 9 imprese dal <strong>settore</strong>, e con investimenti in R&S pari a 319 milioni. Le aziende <strong>del</strong> farmaco biotech, sia grandi imprese sia PMI, offrono con la loro attività un contributo significativo alla crescita <strong>del</strong> PIL <strong>del</strong>le Regioni nelle quali operano. Il <strong>settore</strong> <strong>del</strong> farmaco biotech è costituito da 114 micro e piccole realtà, 29 medie imprese e 32 grandi aziende. Le micro e piccole imprese sono soggetti importanti perché dedicate soprattutto alla Fase di discovery e in aree terapeutiche di nicchia. In termini di attività industriale, si registra un aumento <strong>del</strong> fatturato complessivo <strong>del</strong> 5,6% (283 milioni) ed una contrazione (-2,7%) <strong>del</strong> numero di addetti in R&S (712 unità). Gli investimenti in R&S sono cresciuti <strong>del</strong> 3,2% attestandosi a 287 milioni (pari al 20,4% <strong>del</strong> totale). La strategia di impresa più adottata si conferma essere quella pipeline centric e la partnership la forma di accordo preferita. L’autofinanziamento e i finanziamenti pubblici rappresentano invece le principali fonti utilizzate per il sostentamento <strong>del</strong>le relative attività. Un trend differente rispetto alle altre tipologie è emerso dall’analisi <strong>del</strong>le medie imprese, che sono risultate in prevalenza filiali di multinazionali (40%): una riduzione degli investimenti in R&S fino a 213 milioni (-1,4%) e un aumento dei fatturati prodotti attestatisi a 479 milioni (+65,7%), quest’ultimo dovuto in larga parte alle elevate performance fatte registrare da un’impresa multinazionale che ha stabilito nel 2011 la sua sede in Italia e da un’altra multinazionale già presente, invece, nel campione <strong>del</strong>lo scorso anno. I 900 dipendenti occupati in R&S rappresentano il 18,6% <strong>del</strong> totale. In prevalenza pipeline centric (45%) e know how centric (37%), utilizzano soprattutto partnership quali strategie di accordo, mentre a livello fonti di finanziamento le scelte risultano eterogenee. 7