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SISTEMI DI POST TRATTAMENTO DEI GAS DI SCARICO ... - FedOA

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Questi filtri possono essere poi suddivisi in sistemi a flusso parziale o totale. Nel sistema a flusso<br />

totale, quando il filtro richiede una rigenerazione, tutto il gas di scarico è riscaldato alla temperatura<br />

necessaria per l’ossidazione del particolato accumulato sul filtro. Nel sistema a flusso parziale il<br />

flusso principale, quando è richiesta una rigenerazione, è deviato dal filtro e solo una piccola<br />

quantità di gas di scarico è riscaldata per la rigenerazione. Una modificazione del sistema a flusso<br />

parziale è quella di riscaldare aria per la rigenerazione. In questo caso il gas di scarico bypassa il<br />

filtro, che invece viene rigenerato da un piccola quantità di aria riscaldata ad una determinata<br />

temperatura. I sistemi a flusso parziale, come pure i sistemi ad aria riscaldata, sono più complicati<br />

meccanicamente (valvole, compressori d’aria, etc.) ma richiedono meno energia.<br />

Nelle nuove tecnologie, la temperatura dei gas di scarico può essere incrementata agendo sulla<br />

combustione, per esempio nei sistemi di iniezione common rail si può effettuare una post iniezione.<br />

Altre strategie possono essere: cambiare il tempo di iniezione e la quantità iniettata, uso dell’EGR,<br />

strozzatura dell’aria di ingresso.<br />

Le trappole attive quindi, sono molto più complesse rispetto ai filtri passivi, infatti questi richiedono<br />

hardware più sofisticati, controlli elettronici e sistemi di controllo della rigenerazione. Queste<br />

operazioni possono portare anche ad aumenti dei consumi necessari per la rigenerazione. I filtri<br />

passivi invece, visto la loro semplicità, sono più interessanti. La rigenerazione dei sistemi passivi è<br />

influenzata dall’uso del veicolo, infatti se il motore lavora a bassi carichi (per esempio minimo o<br />

lenti cicli di guida) per un prolungato periodo di tempo, il filtro potrebbe sovraccaricarsi di soot e<br />

dare problemi al motore. In alcuni casi, basta solo aumentare la percentuale di metallo sul supporto<br />

per evitare questi problemi. Un altro esempio potrebbe essere un filtro catalizzato equipaggiato con<br />

un riscaldatore elettrico dove, se la temperatura dei gas è molto alta, il sistema può autorigenerarsi<br />

da solo. Invece quando il carico è basso e quindi, la temperatura dei gas è più bassa, il sistema di<br />

rigenerazione elettrica potrebbe essere richiesto e la temperatura di rigenerazione potrebbe essere<br />

400°C invece dei 600°C con semplici accorgimenti. In questo approccio attivo-passivo, l’aumento<br />

del consumo di combustibile potrebbe essere minimizzato visto che in questo caso viene richiesta<br />

una minore temperatura di rigenerazione e minori stress termici.<br />

3.3 DESCRIZIONE <strong>DEI</strong> FILTRI COMMERCIALIZZATI<br />

Filtri CRT<br />

Il CRT (tecnologia di continua rigenerazione) è il nome commerciale dato ad un filtro passivo per il<br />

particolato, capace di rigenerarsi a temperature sotto i 300°C. Il CRT utilizza un filtro con un flusso<br />

a parete di materiale ceramico dove il particolato viene trattenuto e continuamente ossidato dal<br />

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