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Sadi Carnot - fisica/mente

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http://www.<strong>fisica</strong><strong>mente</strong>.net/<br />

Joseph Balck<br />

vario tipo. Esso, oltre a produrci la sensazione tattile di temperatura, produce il cambiamento di<br />

stato dei corpi. Ciascun corpo possiede una quantità finita di calorico e noi avvertiamo<br />

sensazioni diverse toccando i corpi a seconda del calorico che è in essi, così, ad esempio, la sua<br />

minore o maggiore concentrazione, è responsabile della diversa temperatura dei corpi e delle<br />

nostre sensazioni di caldo e freddo. Se poi strofiniamo un corpo (attrito) con le mani, aumenta la<br />

sensazione di caldo perché spremiamo del calorico dall'oggetto strofinato. Mettendo a contatto<br />

due corpi a temperature differenti, il calorico passa da quello in cui era più concentrato all’altro<br />

fino all' equilibrio dato da una concentrazione di fluido calorico intermedia. Il calorico, inoltre,<br />

oltre ad essere in quantità costante nell'universo, si conserva nei suoi passaggi in differenti<br />

fenomeni fisici. Questa teoria era più completa di quella del flogisto e, pur non negando quella<br />

teoria, la inglobò.<br />

Ogni buon matematico e fisico della seconda metà del Settecento si cimentò nel descrivere o<br />

inventare modelli per il calorico che comunque doveva essere considerato come imponderabile<br />

ed estrema<strong>mente</strong> elastico (nel caso dei gas era il responsabile della repulsione tra molecole). La<br />

maturazione della teoria avvenne con i lavori di Laplace (1749 - 1824), Poisson (1781 - 1840) e<br />

Lavoisier (1743 - 1794).<br />

Il modello del calorico di Laplace fu sviluppato nel suo Traité de Mécanique Céleste (1799 -<br />

1825). Nella sua descrizione meccanicistica del mondo (i fenomeni terrestri come i fenomeni<br />

celesti) trovò posto anche il calorico trattato matematica<strong>mente</strong> come gli altri fluidi (liquidi e gas).<br />

Il calore era concepito analitica<strong>mente</strong> come una funzione dello stato del corpo e la temperatura<br />

del sistema era ridotta ad un parametro della funzione di stato. Mediante il principio di<br />

conservazione del calorico e supponendo che anche se non si è in grado di conoscere il calore<br />

totale di un corpo, si può conoscere la sua variazione, definita da un differenziale esatto. Tale<br />

modello prevede che ogni molecola di una data sostanza sia circondata da un'atmosfera di<br />

calorico. La materia risulta quindi<br />

http://www.<strong>fisica</strong><strong>mente</strong>.net/ (10 of 39)22/02/2009 17.02.11

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