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Sadi Carnot - fisica/mente

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http://www.<strong>fisica</strong><strong>mente</strong>.net/<br />

solo dal salto di temperatura non dipendendo, ad esempio, dal fluido operativo. Inoltre vuol dire<br />

che <strong>Carnot</strong> assume q come funzione di stato). Passando dall'isoterma t alla t + dt la u si<br />

incrementa diventando u + du = F(t + dt). La differenza di questa espressione con la precedente<br />

per u, fornisce:<br />

du = F'(t).dt<br />

che rappresenta evidente<strong>mente</strong> il lavoro prodotto dalla caduta di una unità di calore da t + dt a t.<br />

Se allora abbiamo la quantità di calore q invece di una sua unità, l'espressione precedente diventa:<br />

q.du = q.F'(t).dt.<br />

A questo punto osserviamo che avevamo già trovato un'espressione che ci dava il lavoro che si<br />

origina dalla caduta di q da t + dt a t, ed era δL. Sarà allora:<br />

q.du = δL<br />

da cui, ricordando quanto già ricavato, per q si trova:<br />

<strong>Carnot</strong> passa ora a calcolarsi il calore specifico a volume costante del suo fluido operativo,<br />

l'aria. Se s è la quantità di calore necessaria per portare l'aria dal volume di un litro e dalla<br />

temperatura di 0°C, al volume V ed alla temperatura t, allora la differenza tra s e q (che<br />

indichiamo con U) rappresenta la quantità di calore necessaria per portare la temperatura di un<br />

litro d'aria da 0° a t ed è funzione della sola t. Ponendo T = P/267.F'(t), si ha:<br />

s = q + U = T logV + U<br />

e, differenziando rispetto a t, otteniamo il calore specifico a volume costante dell'aria:<br />

ds/dt = T'.logV + U'<br />

e se, come nelle ipotesi iniziali, il calore specifico a volume costante, cioè ds/dt, è costante al<br />

variare della temperatura, allora le due quantità T' ed U' presenti nella relazione precedente<br />

dovranno essere indipendenti da t. Inoltre, se il calore specifico è a volume costante, vuol dire<br />

che esso non varia al variare del volume (che invece può variare al variare della temperatura). Da<br />

quanto detto, <strong>Carnot</strong> ricava la seguente conclusione:<br />

Se si suppone il calore specifico costante a tutte le temperature [...], la quantità ds/<br />

dt sarà indipendente da t ; e, al fine di soddisfare l'ultima equazione scritta per due<br />

valori particolari di V, sarà necessario che T' ed U' siano indipendenti da t: avremo<br />

dunque T' = C, quantità costante.<br />

Essendo T = C, si possono moltiplicare ambedue i membri per dt ed integrare. Si trova:<br />

T'.dt = C.dt → T = C.t + C 1<br />

dove C 1 è una costante. Ricordando ora quanto avevamo posto, e cioè T = P/267.F'(t), abbiamo<br />

che:<br />

http://www.<strong>fisica</strong><strong>mente</strong>.net/ (26 of 39)22/02/2009 17.02.11

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