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P20 DOSSIER 5771 n. 10 | ottobre <strong>2011</strong> pagine ebraiche<br />
PERSONAGGI TULLIA ZEVI<br />
Una straordinaria testimone del nostro tempo<br />
La scomparsa di Tullia Zevi lascia un grande<br />
vuoto nell’ebraismo italiano. A testimoniarlo<br />
le innumerevoli dimostrazioni di affetto e stima<br />
comparse sui diversi organi di stampa,<br />
ebraici e non. Considerata una delle grandi figure<br />
del Novecento, Tullia Calabi Zevi dedicò<br />
la vita all’impegno politico, alla tutela dei diritti<br />
delle minoranze, battendosi per la riaffermazione<br />
dell’ebraismo come valore della società<br />
italiana. Fu Zevi, prima donna presidente dell’UCEI,<br />
a siglare l’Intesa con lo Stato italiano, il<br />
testo che cristallizza in legge i diritti e la difesa<br />
dell’ebraismo italiano.<br />
Nata il 2 febbraio del 1919 a Milano, è costretta<br />
dalle leggi razziali del 1938 ad emigrare<br />
in Francia per poi scappare oltreoceano,<br />
negli Stati Uniti. A New York, Tullia<br />
inizia a frequentare i circoli antifascisti<br />
e quasi per caso inizia a lavorare<br />
presso una radio locale italoamericana.<br />
Sarà il primo contatto con il<br />
mondo del giornalismo, mondo<br />
del quale diventerà una firma di<br />
zione di quanto la collaborazione<br />
culturale fra le istituzioni e la realtà<br />
dell’ebraismo italiano abbiano assunto<br />
nuova consapevolezze e significativo<br />
impegno”.<br />
Tullia Calabi Zevi, una degli<br />
22esponenti più autorevoli e rispettati<br />
del mondo ebraico italiano,<br />
scompare a Roma a 92 anni. Giornalista<br />
di fama internazionale, Zevi<br />
era stata la prima donna a diventare<br />
presidente dell’UCEI. Nel 1987 aveva<br />
siglato l’Intesa con lo Stato e nel<br />
1992 l’allora presidente della Repubblica,<br />
Oscar Luigi Scalfaro, le aveva<br />
assegnato il titolo di Cavaliere di<br />
Gran Croce, la massima onorificenza<br />
italiana.<br />
Si presenta a Palazzo Chigi il<br />
24programma per il Giorno della<br />
Memoria. Molte le attività previste<br />
in tutta Italia. Alcune, come sottolinea<br />
il sottosegretario Gianni Letta,<br />
sono organizzate sotto l’egida del<br />
coordinamento per le celebrazioni<br />
in ricordo della Shoah. Di particolare<br />
rilievo il progetto di raccolta di materiali<br />
e documenti sulla Shoah destinati<br />
ai musei. L’iniziativa è pubblicizzata<br />
con uno spot in onda sulle<br />
reti nazionali che vede testimonial<br />
d’eccezione quali Piero Angela, Massimo<br />
Ranieri, Giovanni Maria Flick<br />
e Alain Elkann.<br />
I giovani musulmani del Co-<br />
parteciperanno alle cele-<br />
25reis<br />
brazioni della Comunità ebraica di<br />
Torino per il Giorno della Memoria.<br />
In una nota i ragazzi della comunità<br />
religiosa islamica fanno sapere che<br />
prenderanno parte all’iniziativa Il popolo<br />
del silenzio.<br />
“27/01, la memoria non esiste”<br />
e “Pacifici continui a me-<br />
26<br />
ritare il fosforo bianco”. Sono le scritte<br />
firmate dall’organizzazione neofascista<br />
Militia sui muri di Roma.<br />
Manifestazioni in tutta Italia<br />
27per l’undicesima edizione del<br />
Giorno della memoria. A Roma, dopo<br />
la cerimonia ufficiale al Quirinale<br />
davanti al presidente della Repubblica<br />
Napolitano, la Comunità e l’intera<br />
cittadinanza abbraccia i suoi sopravvissuti<br />
al Tempio Maggiore della<br />
capitale. A Milano il pubblico si riunisce<br />
per seguire la conferenza Luoghi<br />
della Memoria e Percorsi di identità,<br />
una riflessione a più voci sul significato<br />
della memoria e del 27 gennaio.<br />
A Torino vivo interesse per<br />
l’opera dell’artista potentino Antonio<br />
Catalano intititolata ll popolo del silenzio:<br />
36 installazioni che richiamano<br />
i 36 giusti della tradizione<br />
ebraica. A Trieste la Comunità ebraica<br />
presenzia assieme alle autorità civili<br />
e militari alla cerimonia alla Risiera<br />
di San Sabba, unico campo di<br />
sterminio operante in Italia.<br />
Quattro architetti italiani per<br />
29il Meis, il Museo nazionale<br />
dell’ebraismo italiano e della Shoah<br />
di Ferrara. Sono Alessandro Cambi,<br />
fama internazionale. Finita la guerra, Tullia torna<br />
in Italia dove sposa l’architetto e critico<br />
d’arte Bruno Zevi. Sono gli anni della sua affermazione<br />
giornalistica. Per Maariv, popolare<br />
giornale israeliano, segue come corrispondente<br />
il processo di Norimberga e nel 1960 il processo<br />
al gerarca fascista Adolf Eichman. Giornalista,<br />
scrittrice, grande intellettuale, Tullia<br />
Zevi non dimentica le sue radici ebraiche e il<br />
suo intenso impegno si traduce nell’elezione<br />
del 1983 alla presidenza dell’Unione delle<br />
Comunità Ebraiche Italiane. “Di Tullia –<br />
ricorda il presidente UCEI Renzo Gattegna<br />
– non dimenticherò mai l'intelligenza,<br />
la cultura, l'umanità e lo<br />
stile. Quelle della Zevi erano qualità<br />
dietro le quali si intuivano la fermezza<br />
e il carattere. Si è spesa molto per il<br />
ricordo e l'istituzione del Giorno<br />
della Memoria per far sì che i<br />
giovani non dimenticassero e<br />
avessero testimonianza di ciò<br />
che è accaduto”.<br />
Paolo Mezzalama, Ludovica Di Falco<br />
e Francesco Marinelli che si aggiudicano<br />
il concorso per la creazione<br />
del museo nell’area delle vecchie<br />
carceri di via Piangipane. Il presidente<br />
della Fondazione del museo<br />
Riccardo Calimani sottolinea: “Sarà<br />
il museo di tutti gli italiani, ebrei e<br />
non ebrei e il frutto di un progetto<br />
a più voci di un gruppo scientifico<br />
altamente qualificato”.<br />
In occasione delle manifesta-<br />
organizzate per il Gior-<br />
30zioni<br />
no della Memoria, la Comunità<br />
ebraica di Firenze dedica al suo<br />
grande maestro Nathan Cassuto una<br />
densa giornata di studi e riflessione<br />
in due sessioni: la prima dedicata<br />
alla vicenda personale di Cassuto e<br />
alle persecuzioni nazifasciste a Firenze,<br />
la seconda al binomio ebraismo-medicina,<br />
entrambi parte integrante<br />
della breve vita del rav Cassuto.<br />
Tra gli interventi, l’intenso ricordo<br />
dei figli del celebre rabbino<br />
capo fiorentino, David e Susanna<br />
Cassuto.<br />
Il ricordo e le parole di Liliana Segre,<br />
memoria vivente della Shoah e sopravvissuta<br />
ad Auschwitz, sono il<br />
filo conduttore e il culmine della cerimonia<br />
celebrata a Milano al binario<br />
21 nelle strutture del Memoriale della<br />
Shoah, nei sotterranei della Stazione<br />
centrale, da dove il 30 gennaio<br />
del 1944 partirono i treni per i campi<br />
di sterminio nazisti.<br />
1<br />
febbraio<br />
Gli ebrei milanesi si riuniscono<br />
nell’assemblea generale degli<br />
iscritti. Punto cardine della discussione<br />
la situazione economica, ancora<br />
difficile ma in miglioramento.<br />
Così Roberto Jarach, presidente della<br />
Comunità meneghina: “Abbiamo<br />
dovuto agire con decisione negli ultimi<br />
mesi perché la situazione era<br />
davvero insostenibile, ma ora, oltre<br />
che sul risanamento, vogliamo puntare<br />
sul miglioramento della Comunità<br />
e dei servizi che offre”.<br />
FERRARA MUSEO NAZIONALE DELL’EBRAISMO E DELLA SHOAH<br />
Il nuovo Meis prende corpo. Con cinque edifici che sembrano libri<br />
Cinque edifici-libro, leggeri e luminosi, racconteranno<br />
la millenaria vicenda della comunità<br />
ebraica italiana nel nuovo Meis, il Museo nazionale<br />
dell’ebraismo italiano e della Shoah che<br />
vedrà la luce a Ferrara. Ad aggiudicarsi la vittoria<br />
al concorso internazionale destinato a disegnare<br />
il volto della struttura è infatti il progetto<br />
dello studio Scape che nell’area dell’ex<br />
carcere di via Piangipane, sede del futuro museo,<br />
disegna un alternarsi di quinte teatrali innervate<br />
da installazioni multimediali e interattive.<br />
Il lavoro è opera di un team tutto italiano, guidato<br />
dallo Studio Arco di Bologna di Mauro<br />
Checcoli , Gianfranco Ottavio Lavaggi e Gabriele<br />
Riguzzi, con gli architetti romani di Scape: Ludovica<br />
Di Falco, Francesco Marinelli, Paolo Mezzalama<br />
e Alessandro Cambi. Quattro professionisti<br />
trentenni, con un curriculum già significativo,<br />
che si avvalgono della consulenza di Michael<br />
Gruber, collaboratore di Richard Meier<br />
(autore, tra l’altro, del Museo dell’Ara Pacis di<br />
Roma e del Museo d’arte contemporanea di Barcellona);<br />
di quella dell’architetto Stefano Massarenti<br />
e dell’apporto di Kulapat Yantrasast, architetto<br />
d’origine tailandese, fra i più innovativi<br />
della sua generazione. La progettazione dell’allestimento<br />
è affidata a Vertov, casa di produzione<br />
da tempo impegnata nella realizzazione<br />
di videoinstallazioni, video allestimenti, eventi<br />
multimediali e drammaturgie visive. La consulenza<br />
sulla parte ebraica è di Ariel Toaff.<br />
“L’ebraismo – spiega Alessandro Cambi a Pagine<br />
Ebraiche – si rivela anche nell’estetica dell’edificio<br />
e ne entra a far parte in modo dominante<br />
e pregnante. L’articolazione a volumi dei cinque<br />
elementi principali in qualche modo ci vuole ricondurre<br />
ai cinque libri della Torah rivelando<br />
all’esterno, alla città, il proprio contenuto attraverso<br />
passi incisi sulle pareti del museo”.<br />
Al concorso prendono parte altri 52 progetti<br />
che vedono in campo firme di rilievo internazionali<br />
che qualche mese dopo saranno al centro<br />
di una grande mostra in occasione della Festa<br />
del libro ebraico a Ferrara.<br />
Dopo l’aggiudicazione del concorso, fervono i<br />
lavori per portare avanti le fasi successive del<br />
progetto. L’obiettivo è infatti di dare il via ai<br />
lavori nel corso dell’anno successivo. Le opere,<br />
se tutto fila secondo le previsioni, dovrebbero<br />
concludersi entro il 2015.<br />
Quello per il nuovo Meis è un intervento edilizio<br />
complesso che va a riqualificare un’area cittadina<br />
di oltre 8 mila metri quadri, un tempo adibita<br />
a carcere. La spesa complessiva dell’opera<br />
è di circa 27 milioni di euro.<br />
www.moked.it