04.01.2014 Views

N. 8-Venerdì 19 Febbraio 2010 (PDF) - Gazzetta Ufficiale della ...

N. 8-Venerdì 19 Febbraio 2010 (PDF) - Gazzetta Ufficiale della ...

N. 8-Venerdì 19 Febbraio 2010 (PDF) - Gazzetta Ufficiale della ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

70 <strong>19</strong>-2-<strong>2010</strong> - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 8<br />

DISPOSIZIONI E COMUNICATI<br />

CORTE COSTITUZIONALE<br />

Ricorso del Commissario dello Stato per la Regione siciliana<br />

avverso la delibera legislativa approvata dall’Assemblea<br />

regionale siciliana il 17 dicembre 2009, recante: “Interventi<br />

finanziari urgenti per l’anno 2009 e disposizioni per l’occupazione.<br />

Autorizzazione per l’esercizio provvisorio per l’anno<br />

<strong>2010</strong>”.<br />

(Pubblicazione disposta dal presidente <strong>della</strong> Corte costituzionale<br />

a norma dell’art. 24 delle norme integrative del 16<br />

marzo <strong>19</strong>56).<br />

Ricorso n. 109 depositato il 30 dicembre 2009.<br />

L’Assemblea regionale siciliana, nella seduta del 17<br />

dicembre 2009, ha approvato il disegno di legge n. 499 dal<br />

titolo “Interventi finanziari urgenti per l’anno 2009 e<br />

disposizioni per l’occupazione. Autorizzazione per l’esercizio<br />

provvisorio per l’anno <strong>2010</strong>”, pervenuto a questo<br />

Commissario dello Stato per la Regione siciliana, ai sensi<br />

e per gli effetti dell’art. 28 dello Statuto speciale, il 21<br />

dicembre 2009.<br />

L’articolo 3 del suddetto provvedimento legislativo,<br />

che si trascrive, dà adito a censure di costituzionalità per<br />

violazione degli articoli 3, 51, 97 e 117 lett. 1) <strong>della</strong><br />

Costituzione e degli articoli 14 e 17 dello Statuto speciale<br />

per le ragioni che di seguito si espongono:<br />

l’art. 3 “Norme in materia di contratti personale<br />

dell’ARPA” recita come segue:<br />

1. L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente<br />

(ARPA) è autorizzata a rinnovare sino al 31 marzo <strong>2010</strong>,<br />

nell’ambito dei programmi e dei progetti finanziati con<br />

fondi regionali ed extra regionali, i contratti di lavoro a<br />

tempo determinato con il personale selezionato con procedura<br />

di evidenza pubblica, già utilizzato per le finalità di<br />

cui alla misura 1.01 del Programma operativo regionale<br />

(POR) Sicilia 2000-2006. Per le finalità del presente<br />

comma, l’ARPA è altresì autorizzata a stipulare contratti di<br />

lavoro a tempo determinato sino al 31 dicembre 2011, in<br />

numero massimo di 40 unità, previo espletamento di procedure<br />

selettive, con riserva dell’80% dei posti complessivi,<br />

al personale che ha già prestato servizio presso l’ARPA con<br />

contratti di collaborazione coordinata e continuativa<br />

anche a progetto, per un periodo non inferiore a 18 mesi,<br />

in rapporto ai requisiti per l’accesso dall’esterno. Per le<br />

finalità del presente comma, per gli esercizi finanziari <strong>2010</strong><br />

e 2011 è autorizzata la spesa complessiva di 1.000 migliaia<br />

di euro annui. I relativi oneri trovano riscontro nel bilancio<br />

pluriennale <strong>della</strong> Regione per il triennio 2009-2011<br />

nell’U.P.B. 4.2.1.5.2 - accantonamento 1.001.<br />

Codesta Eccellentissima Corte ha più volte affermato<br />

(ex plurimis con sentenze n. 159 del 2005 e n. 81 del 2006)<br />

che “i1 principio del pubblico concorso costituisce la regola<br />

per l’accesso all’impiego alle dipendenze delle amministrazioni<br />

pubbliche, da rispettare allo scopo di assicurare<br />

la loro imparzialità ed efficienza”. Tale principio si è peraltro<br />

consolidato nel senso che le eventuali deroghe sono da<br />

ritenersi ammesse esclusivamente “in presenza di peculiari<br />

e straordinarie situazioni giustificatrici di interesse pubblico<br />

(ex plurimis sentenze n. 34 del 2004 e n. <strong>19</strong>4 del<br />

2002), nell’esercizio di una discrezionalità che trova il suo<br />

limite nella necessità di garantire il buon andamento <strong>della</strong><br />

pubblica amministrazione”.<br />

Codesta Corte ha al riguardo precisato che “la regola<br />

del pubblico concorso può dirsi pienamente rispettata<br />

solo qualora le selezioni non siano caratterizzate da arbitrarie<br />

e irragionevoli forme di restrizioni dei soggetti legittimati<br />

a parteciparvi” (sentenza n. <strong>19</strong>4 del 2002). In particolare<br />

ha, altresì, riconosciuto che l’accesso al concorso<br />

può “essere condizionato al possesso di requisiti fissati in<br />

base alla legge, anche allo scopo di consolidare pregresse<br />

esperienze lavorative maturate nell’ambito dell’amministrazione”.<br />

Ciò, tuttavia, può accadere, secondo quanto acclarato<br />

nella sentenza n. 141 del <strong>19</strong>99 “fino al limite oltre il quale<br />

possa dirsi che l’assunzione nell’amministrazione pubblica,<br />

attraverso norme di privilegio, esclude, o irragionevolmente,<br />

riduce la possibilità di accesso per tutti gli altri<br />

aspiranti con violazione del carattere pubblico del concorso,<br />

secondo quanto prescritto dall’articolo 97, 3° comma,<br />

<strong>della</strong> Costituzione.<br />

Nella recentissima sentenza n. 293 del 13 novembre<br />

2009 codesta Eccellentissima Corte nel ricostruire organicamente<br />

i principi posti dalla consolidata giurisprudenza<br />

nella materia de qua, ha ulteriormente precisato che “la<br />

forma generale ed ordinaria di reclutamento per le pubbliche<br />

amministrazioni è rappresentata da una selezione trasparente,<br />

comparativa, basata esclusivamente sul merito”.<br />

Il concorso pubblico è invero la condizione per assicurare<br />

la piena realizzazione del diritto di partecipazione all’esercizio<br />

delle funzioni pubbliche da parte di tutti i cittadini.<br />

Inoltre, in diretta attuazione degli articoli 3 e 51 <strong>della</strong><br />

Costituzione “il concorso consente ai cittadini di accedere<br />

ai pubblici uffici in condizione di eguaglianza e «senza<br />

altre distinzioni che quelle delle loro virtù e dei loro talenti»<br />

come fu solennemente proclamato dalla Dichiarazione<br />

dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789”.<br />

Alla luce dei menzionati principi costituzionali secondo<br />

gli orientamenti giurisprudenziali richiamati, non ci si<br />

può esimere dal sottoporre la norma contenuta nell’articolo<br />

3 al vaglio di codesta Corte.<br />

Essa infatti prevede l’automatico rinnovo trimestrale<br />

dei contratti di lavoro a tempo determinato con unità di<br />

personale utilizzato dall’Amministrazione regionale per le<br />

finalità di cui alla misura 1.01 del Programma operativo<br />

regionale 2000-2006 nonché la stipula di nuovi contratti di<br />

lavoro, sempre a tempo determinato, per un numero massimo<br />

di 40 unità, previo espletamento di procedure selettive,<br />

con riserva dell’80% dei posti complessivi in favore<br />

del personale che ha prestato servizio presso l’ARPA con<br />

contratti di collaborazione coordinata e continuativa<br />

anche a progetto per un periodo non inferiore a 18 mesi.<br />

Orbene, dai chiarimenti forniti dall’Amministrazione<br />

regionale ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. n. 488/<strong>19</strong>69 risulta<br />

che i destinatari <strong>della</strong> disposizione sono 137 e che gli stessi<br />

non sono attualmente in servizio e che hanno cessato le<br />

loro attività da oltre un anno solare e che tutti sono stati<br />

utilizzati con contratti di collaborazione coordinata e continuativa.<br />

In proposito codesta Corte ha sottolineato nella sentenza<br />

n. 205 del 2006 che “l’aver prestato attività a tempo<br />

determinato alle dipendenze dell’Amministrazione regionale<br />

non può essere considerato ex se, ed in mancanza di<br />

altre particolari e straordinarie ragioni, un valido presupposto<br />

per una riserva di posti”.<br />

COPIA TRATTA DAL SITO UFFICIALE DELLA G.U.R.S.<br />

NON VALIDA PER LA COMMERCIALIZZAZIONE

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!