Equazioni differenziali - Istituto per le Applicazioni del Calcolo
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2.2 Soluzioni: il caso a tempi continui 25<br />
Esistenza ed unicità loca<strong>le</strong><br />
L’analisi <strong>per</strong> il caso a tempi continui è più diffici<strong>le</strong>. Prima di tutto non abbaimo un<br />
algoritmo ricorsivo <strong>per</strong> calcolare la soluzione. Inoltre è molto più complicato garantire<br />
esistenza ed unicità di soluzioni globali (classiche o deboli). Si veda l’Esempio 2.2.7.<br />
Vediamo ora due teoremi molto importanti. Il primo teorema stabilisce un risultato<br />
genera<strong>le</strong> <strong>per</strong> l’esistenza di soluzioni locali. Durante la trattazione, un intorno di<br />
(t 0 , x 0 ) sarà sempre inteso come prodotto di due<br />
(<br />
intorni<br />
)<br />
sferici, i.e. I (t<br />
( 0 , x<br />
) 0 ) =<br />
I 1 (t 0 ) × I 2 (x 0 ). Useremo anche la notazione I 1 t<br />
+<br />
0 (rispettivamente I1 t<br />
−<br />
0 ) <strong>per</strong><br />
indicare un intorno destro (rispettivamente sinistro) di t 0 e la notazione I ( t + 0 , x )<br />
0<br />
(rispettivamente I ( t − 0 , x ( ) ( )<br />
0)<br />
) <strong>per</strong> indicare I1 t<br />
+<br />
0 × I2 (x 0 ) (rispettivamente I 1 t<br />
−<br />
0 ×<br />
I 2 (x 0 )). Per concludere, assegneremo una volta <strong>per</strong> tutte gli istanti inizia<strong>le</strong> e fina<strong>le</strong><br />
−∞ ≤ T 0 ≤ T ≤ +∞ e porremo T = [T 0 , T ] ∩ R.<br />
Teorema 2.2.9 (Peano). Sia X ⊆ R n , f :T × X → R n , sia (t 0 , x 0 ) ∈ T × X. Se<br />
esiste un intorno di (t 0 , x 0 ), che chiamiamo I (t 0 , x 0 ) ⊆ T×X ta<strong>le</strong> che f è continua su<br />
I, allora esiste una soluzione loca<strong>le</strong> x di (2.4). Se prendiamo I ( t + 0 , x ) ( )<br />
0 o I t<br />
−<br />
0 , x 0<br />
allora otteniamo solo soluzioni locali a destra o a sinistra.<br />
Dimostrazione 2.2.10. La dimostrazione di questo teorema è piuttosto comp<strong>le</strong>ssa e<br />
fa uso di argomenti di compattezza su spazi di funzioni appropriati. Nel caso potesse<br />
interessare, si può guardare ad esempio [7, Section 3.1].<br />
In questo teorema si assume che x 0 ∈ IntX. Se x 0 ∈ F rX, i.e. x 0 si trovo sul bordo<br />
di X, valgono ancora alcuni risultati di esistenza. Abbiamo ad esempio il corollario<br />
seguente che sarà uti<strong>le</strong> <strong>per</strong> lo studio <strong>del</strong>l’esempio di Peano ed altri simili che vedremo<br />
più avanti.<br />
Corollario 2.2.11. Sia X un intervallo rea<strong>le</strong>, f : T × X → R, sia (t 0 , x 0 ) ∈ T × X.<br />
Sia x 0 ∈ F rX. Se esiste un intorno di ( t + 0 , ) ( x+ 0 (respectively t<br />
−<br />
0 , x − )<br />
0 ), che chiamiamo<br />
I ( t + 0 , ) ( x+ 0 ⊆ T × X (rispettivamente I t<br />
−<br />
0 , x − )<br />
0 ⊆ T × X) ta<strong>le</strong> che f è continua<br />
e non-negativa (rispettivamente non-positiva) su I, allora esiste una soluzione loca<strong>le</strong><br />
a destra (rispettivamente a sinistra) x di (2.4).<br />
Passiamo ora al ben noto teorema di esistenza ed unicità loca<strong>le</strong>. Prima di enunciarlo,<br />
abbiamo bisogno di introdurre la seguente definizione.<br />
Definizione 2.2.12. Una funzione h : X → Y , X, Y spazi metrici (di solito, ma non<br />
necessariamente sottoinsiemi di R n ) è Lipschitziana su X se esiste una costante<br />
M > 0 ta<strong>le</strong> che<br />
d Y (h (x 1 ) − h (x 2 )) ≤ Md X (x 1 − x 2 ) , ∀x 1 , x 2 ∈ X.<br />
h è localmente Lipschitziana su X se <strong>per</strong> ogni x ∈X esiste un intorno che lo contiene<br />
dove h è Lipschitziana.<br />
Una funzione f : A × X → Y , A ⊆ R, X, Y spazi metrici, è Lipschitziana in x,<br />
uniformemente rispetto a t ∈ A se esiste una costante M > 0 ta<strong>le</strong> che<br />
d Y (f (t, x 1 ) − f (t, x 2 )) ≤ Md X (x 1 − x 2 ) , ∀t ∈ A, ∀x 1 , x 2 ∈ X.