GIOIA numero 35 - Yumpu

inchiesta
trale: le assunzioni degli insegnanti: 15.000 subito
(tra ordinari e sostegno, dalle materne alle superiori),
148.000 entro un anno per smaltire (quasi)
le graduatorie a esaurimento, più un concorso
per altri 40.000 in primavera. Costo: tre miliardi
di euro, il primo sarebbe coperto per un terzo dal
risparmio sulle supplenze (da quest’anno non servono
più). Tutto vero? I soldi ci sono? Stiamo a
vedere. Intanto la scuola parte. I cuori coraggiosi
che la abitano e/o la amano – presidi, professori,
alunni, innovatori, imprenditori, scrittori – faranno
del loro meglio. Come sempre. Abbiamo chiesto
ad alcuni di loro che scuola vorrebbero. Qui le
proposte concrete, anche a costo zero, per farne un
posto migliore. Subito.
Eraldo Affinati, 58 anni, Roma, professore e
scrittore: Elogio del ripetente (Libellule, Mondadori);
Vita di vita (Mondadori), esce il 9 settembre.
«Io spiego, tu ascolti, ti metto un voto: la finzione
pedagogica, che noia. Con gli studenti bisogna creare
avventure spirituali, accendere una passione, parlare
di Ungaretti davanti alla sua tomba e non dietro
i banchi. Giocarci a pallone. Incontrarli al muretto.
Non per diventare amico, ma per capire chi sono,
da dove vengono, che cosa fanno il pomeriggio,
guardarli negli occhi, sapere che cosa sognano, se
sognano: solo quando conosci i tuoi alunni l’incontro
diventa possibile. Insegnare significa ferirsi, mettersi
in gioco. “La scuola”, diceva Don Milani, “è
un ospedale che cura i malati, non i sani”».
I più bravi del mondo
Pisa 2015 è la sesta edizione del Programme
for international student assessment, l’indagine
promossa dall’Ocse per misurare le competenze
degli studenti in matematica, scienze, lettura
e problem solving. Quest’anno il tema sarà la
literacy (alfabetizzazione) scientifica. Nel 2012
era la matematica. I nostri 15enni si sono piazzati
al 32° posto, un quarto di loro era al di sotto delle
competenze minime, il 10 per cento al top (studenti
del Nordovest, insieme ai cinesi di Shanghai). Primi
in Europa, gli studenti del Liechtenstein, seguiti da
svizzeri e olandesi. Nota: le scuole del sud sono peggio
di quelle del nord. Siamo al 31° posto in scienze, al 26°
in lettura, surclassati da Germania, Francia e Regno
Unito. Consolazione: siamo tra i pochi a migliorare la
performance. La rivincita arriva nel problem solving
(capacità di risolvere i problemi in modo pragmatico):
siamo 15esimi su 44 (in testa Singapore, primi in Europa
i finlandesi): i nostri ragazzi di Liguria, Lombardia,
Piemonte e Valle d’Aosta sono tra i migliori del mondo.
Stefania Milo, 37 anni, Cremona, presidente
nazionale del Gruppo giovani della
Confederazione nazionale dell’artigianato.
«Aprire le porte degli istituti scolastici alle aziende
e viceversa. Costa zero, rende mille. Stage formativi
in estate, con crediti, per gli studenti dei professionali
e dei licei, ma anche incontri nelle scuole con
imprenditori che hanno individuato e realizzato
il loro sogno. Agricoltori e artigiani 2.0, eccellenze
nella tecnologia e nel made in Italy: le associazioni
di categoria offrono esperienze di successo. Ottimo
anche creare concorsi per stimolare la creatività».
Melania G. Mazzucco, 47 anni, Roma, scrittrice,
ultimo romanzo Sei come sei (Einaudi).
«Sapere quanto è necessario del mondo in cui viviamo
(la memoria del passato e la conoscenza del
presente, dei propri doveri e diritti) e la capacità
di mettere in relazione le cose. Questa è per me la
cultura. E può farla solamente una scuola pubblica,
gratuita, aperta all’uguaglianza, spazio di libertà
irripetibile nella vita. Come si costruisce? Finan-
TENdANCEFLOUE/LUzPhOTO